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lunedì 15 febbraio 2021

Eventuale editoriale


Per questo San Valentino che è caduto di domenica, noi che amiamo la Viola siamo stati costretti a passarlo insieme a lei. E grazie a Matteo Renzi, ogni volta che la Viola prenderà gol da un Quagliarella subentrato mi ricorderò di lui. Adesso la convinzione di chi manco eravamo in lotta per la salvezza, trasformatosi partita dopo partita in un sorrisetto impastato di sambuca, mi ricorda quelli che con la 500 Abarth sgassano al semaforo pensando di avere una Formula Uno. Accontentarsi di una sconfitta immeritata, poi, mi sembra come accontentarsi di giocare a calcio prendendo a pedate un barattolo. Siamo scarsi e basta, senza attacco, senza allenatore, senza società, senza anima. La Fiorentina, noi, Tom Waits, un J&B scarsissimo come Kouame, una domenica di sole freddo, una tristezza equilibrata, un commento lasciato a mezzo che è meglio. Strane congiunzioni astrali che capitano e non sai che fartene. Penso ai Cosmos, e allora rivolgo le mie speranze alle giornate che si allungano così tra pochi mesi la mia ombra approfitterà di un tramonto per staccarsi dalla mia fede Viola evitando l’umiliazione della retrocessione, o dell’ennesimo biscotto. Neanche fosse tofu, anche ieri ho assaggiato e non sentivo nessun sapore, nemmeno quello dell’amarezza, pensavo quindi che fosse Covid e invece era la Fiorentina. Non ci rimane che la fortuna di avere partners a chilometro zero perché non conta essere innamorati il 14 febbraio conta essere già salvi il 2 novembre. Un San Valentino con sullo sfondo non lo strabismo di Venere ma purtroppo quello di Dragowski. Se ci salviamo ci rimarrà la vittoria a Torino con la Juve, un campionato dalle stelle allo scialle, sennò la vastità del “ma vaffanculo” è circoscrivibile? Lo chiedo per eventuale editoriale.

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