.

.

giovedì 4 febbraio 2021

Il garage della vecchietta


Dopo i pregiudicati russi è tempo di Draghi queen. Erano pronti a fare il governo con i Ciampolillo, Giggino, gli scappati di casa, i filibustieri, ex olgettine, paranoici con l’apriscatole e altri noti figuri, ma Draghi non lo votano. Per me vanno bene 30 anni di governi tecnici con ministri in grisaglia e senza Facebook, ministre in tailleur color topo e senza Twitter. Però competenti, chini sui dossier, che sanno fare gli interessi degli italiani e perché no, recitare una poesia. A questo punto Firenze capitale del mondo e Pontassieve capitale di Firenze. Ci sta anche che alla fine Draghi rifiuti l’incarico per andare a fare il rider a 4000 euro netti al mese. Ed è bastato nominare Draghi che subito è arrivato il tanto atteso transfer di Kokorin, anche se per essere precisi sarebbe più un estradizione. Il M5S da partito di maggioranza con il 35% a rischio implosione, scissione, e altre parole che finiscono in ONE (no ceppicone). Mentre l’agenda la detta un partito che ha preso il 2%. C’è gente che stava sulla riva del fiume e alla fine vedrà passare se stesso. E il Conte-ter potrebbe essere durato meno di Cutrone. Adesso dopo il tampone anale non ci resta che il rinnovo di Prandelli. Comunque, e chiudo perché oggi non voglio pensare che Vlahovic lotta con il fuorigioco così come Kouame lotta con il pallone, vorrei piuttosto rivolgermi a tutti quei presidenti che hanno tentato di mettere mano allo stadio, per dirgli che anche noi poveri mortali abbiamo i nostri intoppi, ed è a forza di raccontare i nostri cazzi che ci rendiamo conto di aver tutti comprato un'auto da una vecchietta che non la usava mai, e che praticamente è stata sempre in garage. O aveva tante auto oppure siamo tutti un po’ ceppiconi.

Nessun commento:

Posta un commento