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mercoledì 28 ottobre 2020

Mero interesse personale


Per via di quella cosa che spiegherò alla fine, chiuso il bar dopo le diciotto, ho ovviato per il cornetto acustico, e subito mi è sembrato un dippicciemme con un forte accento dell’Est. In aiuto è arrivato per fortuna l’olio nuovo. Ho saputo di un mio amico sorpreso al ristorante alle 18:10 che ha dovuto finire il tiramisù in questura. Sono dilaniato dal non voler essere Conte e neanche al posto nostro. Posso dire che la mia pazienza ha chiuso alle 18:00. Sconfitto nel tempo libero, con una parentesi Viola di vittoria triste, sconfitto di nuovo dalla Rita. Una sconfitta che brucia. Sono andato a far la spesa portando a casa esattamente quanto da lei indicato su apposito appunto, senza alcuna dimenticanza. Ha guardato la merce, poi il mio volto sorridente, e ha detto “io ci avrei messo la metà del tempo”. Tornando al peggiore tra i due poteva essere imposto il coprifuoco anche all’arbitro Giacomelli. Il Bambi, incattivito da un no-mask e dal suo ghigno sprezzante dopo che aveva usato il dispenser dell’Amukina, facendolo passare pure per bischero dato che quella roba sarebbe stata inutile e avrebbe arricchito le multinazionali dell’etanolo, ha sorriso comprensivo e si è sputato sulle mani. Improvvisamente al no-mask è scomparso il ghigno sprezzante. Uscendo dal bar il Bambi ha promesso coprifuoco e fiamme. Poi mi ha spiegato il paradosso di chi è costretto a vestirsi con ciò che ha saccheggiato da Gucci, elettori di Casapound che vanno in giro come Achille Lauro. Purtroppo non sento il sapore della partita Viola in Coppa Italia, il Covid ci sta uccidendo anche la passione. Mettici i rutti e la conduzione pane e salame industriale di Beppe. Alla base di tutta questa retorica e qualunquismo che connota solo la mia avversione a Conte legata sostanzialmente alla chiusura delle piscine, c'è che sono una persona semplice, e se sento scartocciare mi viene fame.

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