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sabato 10 ottobre 2020

Da un'altra angolazione


Ieri a pranzo ho mangiato le salsicce di Scarpaccia alla griglia accompagnate a un fiaschetto di vino, dopo la piscina mi coglie un certo languorino, e poi la Scarpaccia d’oro come auspicio che possa vincerla Vlahovic. Dopo la piscina sto così in pace col mondo che mi piglia sempre il bisogno di Democrazia Cristiana. Forse è per questo che vivo bene malgrado la volgarità grondante ‘nduja. O forse perché chi mi cerca non lo fa tra i gesti eroici, mi scruta tra le abitudini di quelli quotidiani, magari un po’ noiosi eppure felici, e può trovarmi a mangiare il lampredotto. Anzi, spero proprio che per colpa della conferenza stampa degli orrori, di non scordarci la modella di Gucci. Da Pradè mi sarei aspettato parole di buonsenso tipo “Parcheggiare bene parcheggiare tutti”. Non bastava il calo dei turisti, a Roma hanno dovuto mettere la mascherina anche davanti alla bocca della verità. Se ci sarà un secondo lockdown tornerà fuori la novella dell’incremento di separazioni, mentre la prima vera causa dei divorzi è il matrimonio. E c’è addirittura chi legge Pirandello senza mascherina. Non cambiano solo le proprietà, gli ADAS nelle auto, gli obiettivi stagionali, un tempo la cosa bella dell’inverno erano le mani in mezzo alle cosce, oggi rimangono le bruciate. Oggi a un ti amo devi rispondere che c’è il distanziamento sociale. Non vorrei pensare alla Fiorentina questo fine settimana, ma è tutto così triste con questa seconda ondata, che mi ricorda la Fiorentina. Ricordo invece con nostalgia il parabrezza sempre splendente del Ciao blu della Beatrice dalle poppe grosse. La buona notizia, capitolo Campione d’Inverno a parte, è che non bisogna organizzarci per Capodanno.

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