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lunedì 12 ottobre 2020

Era la centoventesima


Tra i pensieri dei miei soliti 3000 a un certo punto se n’è fatto strada uno in cui gli esperti sostenitori di tesi che ci piacciono sono più autorevoli degli altri. Poi pensieri evidentemente frutto della stanchezza, forse, dopo 100 vasche si può credere anche che l’intelligenza sia per chi ha le poppe piccole. Così negli ultimi 500 metri c'è anche il tempo di chiedersi se si è delle brave persone, e quello di considerare che le persone cattive non si preoccupano di essere migliori. Poi bisogna stare attenti a non perdere il conto, e dopo aver toccato ed essere ripartito ho potuto prendere atto che allo stop del calcetto nel nuovo DPCM, la Juve risponderà presentandosi lo stesso sul campo. Più si appannano gli occhialini e più i pensieri diventano intensi, meno distrazioni esterne, così se prima mi chiedevo come facessero a sopravvivere quelli che vendono i numeri del lotto in tv, essendo convinto che non ci fosse nessuno così scemo da comprarli, con l’arrivo del Covid e dei negazionisti ho preso atto di quanto invece fosse semplice. Ci rientra pure un pensiero al Bambi quando sostiene che il Jack Daniel’s è il San Crispino dei Whiskey. Ma anche altre stupidate che servono a riempire quei 25 metri, tipo una frase di greco antico “ou me kakà ergaze” (non mi fare cose cattive) che potrebbe aver ingenerato “nun me cacà er cazzo (non mi dare fastidio). Tocco, riparto, e penso a come certe imperfezioni siano erotiche. Tocco, riparto, e penso che non si scherza con i presentimenti. Alla fine ho pensato “per qualunque cosa, conta pure su di te”. Era la centoventesima.

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