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martedì 4 agosto 2020

Nel ruolo delle posate


Quel gran genio del Bambi dopo essere stato spedito dalla compagna al supermercato con precise direttive su cosa comprare, e dopo essersi dimenticato l’ammorbidente a favore dell’irresistibile offerta famiglia della 7 luppoli Poretti, alle invettive di lei ha risposto che la colpa è di chi fa finta di misurarti la febbre per cancellarti la memoria e così farti acquistare prodotti con il maggior margine di ricarico. Lo stesso genio diabolico di Amrabat che si fa espellere in una partita che non conta niente per la sua squadra, sullo 0 a 3 al 92° dell’ultima partita di campionato. Solo Cerci avrebbe potuto fare di peggio. No, lei non può passare il resto della vita ad arrabbiarsi perché lui lascia la tavoletta alzata. Non può passare la vita a ricordargli di prendere le medicine, a toccargli la fronte quando ha la febbre. No, non può nemmeno passare la vita a cavallo tra la classifica di destra e quella di sinistra con il rischio di farsi venire la labirintite. Ho come la sensazione che dopo il prossimo girone di andata potrei ritrovarmi insieme a Josip davanti a una bottiglia vuota. E se alla fine ci toccherà pagare cara questa mancanza di programmazione, che ci sia almeno concessa la dilazione in comode rate mensili. Intanto per festeggiare la fine di questo triste campionato, per la liberazione il Bambi ha inventato un nuovo cocktail che vuole essere la prima alternativa allo spritz; prosecco e Polase. Non mi resta che farmi coraggio adesso, so che ci aspetta un mercato volto al modello “agriturismo”, un sacco di mosche e l’ansia di non mollare le posate perché sennò il cameriere se le porta via. Chiesa e Milenkovic nel ruolo delle posate. Ci sarà la solita ridda di voci, i titoloni dei giornali altro non sono che una finta facciata come nelle videoconferenze in smart working, o come quando parli amabilmente dal cortile con la vicina alla finestra mentre lei potrebbe benissimo essere senza mutande.

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