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lunedì 10 agosto 2020

La comunista del '35


Per combattere la paura della crescita dei contagi penso che Mick Jagger è ancora vivo. Così posso calcolare che in una vita media di 75 anni, se togliamo il tempo passato ad aspettare che il Var confermi il rigore a favore o che annulli il gol subito per fuorigioco millimetrico, restano davvero pochi anni di vita vissuta. Senza parlare del fatto che avrei preferito il contrario; sopracciglia diradate e capelli folti. Intanto mai come per Sarri torna bene dire che è uscito a comprare le sigarette. Mentre in San Frediano si va ben oltre il complottismo e il negazionismo, nel mondo del volontariato di sinistra c’è la Liliana, un’anziana comunista del ‘35 vedova di fiaccheraio comunista, che da via del Campuccio racconta la sua verità, esalta la Coop e condanna gli altri della Grande Distribuzione, un gruppo in special modo quando fa i numeri di tutti questi morti di Conad. Come sempre l’estate che ci spinge ad aumentare la tendenza a spogliarci, ai più malati del genere regala bimbe dentro ma petto in fuori. Sarà per questo che mi faccio spesso due uova e trovo contro natura tagliare il salame sottile. Mentre confesso pure di non lavarmi più le mani come prima. Adesso spero che gettino buone basi per la squadra del prossimo anno e più in generale per il futuro, ma non nel bidone. E oggi a Chiffi mi sento di dire “cretinetti”.

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