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martedì 11 agosto 2020

Dalle stelle cadenti alle stalle


L’estate che non c’è è la notte di San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti, delle compagnie, dei falò in spiaggia, del bagno a mezzanotte, dell’alcol all’Eurospin, delle canne. Una notte magica insomma. Non c’è perché le nostre stelle cadenti solo se alcune si tolgono il reggiseno. A me i discorsi di Commisso su coppe, fair play, stadio, hanno esaltato la mia di parte cadente, e convinto che andremo incontro a un futuro a pane e cipolla di Tropea, così per prepararmi al meglio ho deciso per un’abbronzatura a mezze maniche come un gregario al Tour de France. Forse i parlamentari dei 600 € sono di San Frediano, sono gli stessi che quando arrivava il catalogo dell’Ikea ne prendevano 2 per famiglia. Poi quando ho visto una stella cadente come desiderio ho chiesto di mettere nella testa dei tifosi Viola infelici il segreto che ha permesso a Pioli di essere riconfermato. E sono convinto che quelli del catalogo Ikea come desiderio hanno chiesto un contrassegno per parcheggio invalidi. Ma Diladdarno non siamo tutti così, la Rita alla mia stessa stella cadente ha chiesto di non trovare più i guanti del reparto ortofrutta nel carrello. Il Bambi che era con noi ha chiesto invece che qualcuno gli spiegasse come ha fatto Eriksen a diventare la riserva di Gagliardini. Vista la positività di Banderas forse la maschera non basta, o forse è lui il paziente Zorro.

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