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domenica 9 agosto 2020

La percoca

Non mi infamate ma sono dispiaciuto per la Juve, io le auguro sempre di arrivare in finale e perderla. Ma per fortuna non c’è un posto più bello dell’estate, e molti dovranno trombare prima che ritorni il lockdown. Sarà questo il fast fast di cui parlava Rocco? Sarà che la Juve il resto della coppa la farà da casa in smart working? Ora che la sconfitta della Juve in Champions è stata inserita tra le feste comandate, e la mia oretta di nuoto mattutino per ovviare alle tamerici salmastre ed arse. Se i gobbi mi rispondono che noi quello che vincono loro neanche col binocolo rispondo che però ci sono gli occhiali da vicino che sono un piccolo passo per il tifoso Viola brizzolato, e un grande passo verso la vecchiaia senza mai una gioia. Almeno la battigia qualche volta regala culi, e per fortuna basta appoggiare una conchiglia all’orecchio per sentire l’odore degli spaghetti con le vongole. Con tutto questo Etna Rosso che mi ritrovo ho scoperto che l’unico frutto dell’amor è la percoca. Non dico che adesso ci vorrebbe un temporale di quelli che rinfrescano, ma un centravanti si. Poi quando trovo un negazionista che inizia a spiegarmi perché secondo lui il virus è tutta un’invenzione io gli chiedo subito se i Della Valle sono esistiti davvero o ce li siamo inventati. In molti sono convinti che alla fine lo stadio nuovo si farà, e non possono rimanere sempre delusi come quando comprarono gli occhiali ai raggi X per vedere le donne nude.

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