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giovedì 24 agosto 2017

Figli d'arte



Mentre quelli del Fronte Gobbo Interno si domandano cosa ci fa la Fiorentina al Bernabéu, io mi scervello per sapere cosa ci fa Morgan Freeman con Albano, e soprattutto chi è che gioca a golf con la cacca dei cani. Non sarà mica quello là? Non solo interrogativi però, anche alcune certezze granitiche, la prima delle quali è che tirano più le poppe delle prue. La partita col Real? “Un mercoledì da leoni” dove prendi la tavola e stiri. Comunque con il tempo la squadra non potrà che migliorare, io prima di aprire il blog parlavo da solo tanto per rendere l’idea. Toccato a “Vitalogy”, “Max” e “Uno di passaggio” oggi tocca invece ad “AntoineRouge” perché mentre aspettavo che iniziasse la partita ho finito di leggere un libro di ricette vegane, e alla fine lui muore. Mi è rimasto un po’ di timore visto che per cena avevo mangiato un frullato di frutta e un piatto di verdura. Adesso non mi sento tanto bene, spero sia stata colpa della rabbia per la traversa di Astori (pericoloso non solo nella propria area), e non i primi sintomi di qualcosa di grave. Bene Zek e Drago mentre la mancanza più grave in campo non è stata Saponara, ma il VAR che non ha potuto sanzionare i simulatori che si tuffano tappandosi il naso. Figli d’arte in campo come se piovesse, persino quello di Zidane in porta, l’equivalente dei tanti figli di una buona donna che ci sono oltrepassata Porta San Frediano. A me questa realtà dei figli d’arte un po’ mi mette ansia, nuove generazioni di fenomeni (a parte quelli di Albano) e ancora non è niente perché tra trasmissioni televisive e Internet è tutto un mostrare bambini che sanno fare tutto già a 3 anni. Mi mancano un po’ i bambini che non sanno fare un cazzo, ma confido nel figlio di Tomovic. Ci avviamo così verso la fine dell’estate, non rendiamola ancora più malinconica con Mati Fernandez, già ci basta sapere che Rete4 continua a trasmettere la “Signora in giallo” quando quelli che la seguivano sono tutti morti.

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