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sabato 19 agosto 2017

Volontà nascoste



Circa il comportamento di Kalinic e più in generale quello dei sabotatori del clan delle omelette, la vendetta è un piatto che va servito freddo. Che l’insalata di riso è un piatto freddo. E che la vendetta è quindi un’insalata di riso. Al giocatore che è così turbato emotivamente, oltre al certificato spero sia stato somministrata anche una cura di pizzicotti confortanti e tanti sulle guance come faceva la zia Milena quando andavo a salutarla in via del Campuccio. Proprio a seguito delle mancate garanzie è stata intercettata una telefonata tra due tifosi milanisti nella quale si sente dire dal primo “Ci aspetta un futuro di merda” con l’altro che risponde “Telefona, dì che io non vengo”. E’ anche così che si falsa il futuro, anche quello di certo denaro che se la spassava nei paradisi fiscali e che oggi è costretto a tornarsene tra la nebbia. Ci sono due tipologie di tifosi lavoratori, quelli costretti ad andare a lavorare anche con la febbre, e quelli col sistema immunitario che funziona così bene da consentirgli di lavorare tutto l’anno e di debilitarsi solo durante le ferie. Visto il certificato truffa del croato propongo per queste due tipologie di lavoratori una fiaccolata Diladdarno. Non ce ne vorrà Damiano Tommasi se manifestiamo il nostro sdegno contro il comportamento di certi giocatori che lui rappresenta in quanto presidente dell’Associazione Italiana Calciatori senza proferire nessuna parola in merito. Fa bene Corvino a controllare attentamente le garanzie farlocche di Fassone, che sia insomma il più fiscale possibile. Così come il medico che dovrà citofonare a casa Kalinic. L’estate sta finendo e di fronte a questo comportamento la capisco anche. L’unica cosa che non riesco a gestire bene da quando i Della Valle hanno comunicato la loro volontà di vendere è che non posso più dare a loro i meriti per qualsiasi cosa. E allora ho deciso di dare tutte le colpe alla Boldrini. Non avevo valutato bene Kalinic, non lo facevo così cinico, evidentemente è uno che riesce a piangere mentre ride. Non è stato certo il primo e non sarà nemmeno l’ultimo a dimostrarsi così abile nel camuffare la propria volontà, uno dei primi si faceva le seghe cercando di mimetizzarsi sotto la lava di Pompei. E poi c’è da verificare anche quella dei Della Valle che hanno allungato il contratto a Corvino. Ma non dovevano vendere?

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