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mercoledì 20 febbraio 2013

Mandato di comparazione

Sono in ritardo di preparazione, infortuni di stagione, anche se c’è già chi in curva prima insinua e poi inveisce contro la mia soglia del dolore. Si, è vero che non ce l’ho do marmo, la soglia, e quindi per fare una doppietta come i due là davanti mi ci vorrebbe una farmacia, ma a Firenze c’è un’eccellenza che ha superato anche Milan Lab che altro non è che il Viola Lampr. E’ un post questo che guarda al futuro con ottimismo, pieno cioè di legittime aspirazioni ed effervescenti Aspirine, il mio è un pensiero che va oltre anche alle incertezze di Viviano sul tiro di Cassano, carico com’è di Vivian C. Si, anche i miei atteggiamenti sono un po’ cambiati, adesso arrivo a scrivere a bordo di una fuoriserie, nel senso che ho comprato un modello che non fanno più, uno di quelli che gli rimangono sul gozzo e che porti via con un prezzaccio, come ha fatto Galliani con Montolivo, insomma, il primo giocatore della serie A che è rimasto sul gozzo a se stesso, più ancora che a Gazzi e a Nocerino. Milan che stasera sarà al cospetto della nostra cugina, e si sa quale sia da sempre la cosa più divina, io per esempio ricordo il petto della mia, tanto che quando c’era da salutarla abbracciandola ti veniva la scoliosi. Sappiamo poi come nel nostro paese volino i mandati di comparizione, anche più dell’aquila della Lazio che ultimamente cammina come fosse un pollo allevato a terra, per dire che alla Fiorentina, e me lo comunica proprio adesso una Bice trafelata, è arrivato stamani un mandato di comparazione, dove si accusa la società Viola di plagio ai danni del Barcellona. Possiamo dire che la Fiorentina è un gran bel gruppo come del resto anche i blaugrana, come le foto testimoniano in maniera fin troppo bionda, in questo senso mi sento di dire tra un soffumo, un bagliore soffuso e un modo di dire diffuso, che effettivamente siamo spagnoleggianti tanto quanto i sogni di cugine che andavano prese di petto e non solo accompagnate di qua e di là esentassametro. A Barcellona intanto non hanno il lampredotto, si, il pata negra va bene, ma dopo Cuadrado anche noi abbiamo incrementato la produzione con Sissoko, prosciutto poi molto spesso sostituito con il più volgare jamon serrano, come cercare di far passare Montolivo per un grande centrocampista, poi è un prosciutto iberico, meno radicato in un solo territorio, mentre il lampredotto è il Messi dello street food e si gusta solo a Firenze Un mandato di comparazione che ci onora, ma che dissacranti e orgogliosi come siamo vogliamo comunque rivendicare la bellezza unica della nostra squadra, gioco e gruppo. Anche se lo sappiamo che ogni scarrafone è bello a mamma soja, anche come Aquilani e Montolivo, come cioè l’olio extra vergine d’oliva e quello di soia.

142 commenti:

  1. Deyna, tu che hai la linea diretta ( io mi blocco sempre in
    anticamera con la stagista, ahahahahahahah) e ad alta frequenza col GAT,
    chiedigli conto di Oscar Giannino. Me lo propinò un po’ di tempo fa come grande
    economista, io gli risposi che evidentemente lo conosceva poco ( forse si
    trattava di una notizia di seconda mano da parte della stagista “distratta”, eh
    eh eh), perché stava parlando di un semplice giornalista privo di titoli.
    Guarda un po’ chi aveva ragione.

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  2. Esilarante,  ma non
    solo, Terim: “Insomma, scusatemi ma io non ci dormo!!!!mi
    sembra che sia stato tutto un incubo!!a natale eravamo secondi ad un tiro di
    schioppo dalla juve e a gennaio montella s'inventa di far giocare le partite
    intere a toni e mette ljajic il fenomeno in panchina!!!invece di imporre a
    jovetic di fare solo ed esclusivamente il centravanti, invece dello zingaro
    fuffatore in giro ramengo per il campo, lo sposta dietro a toni cosi' che tra
    lui e la porta si trova davanti quel cristianone immobile e due difensori!!!!!ed
    io ci ho rimesso 10.000 euro per questa pulcinellata napoletana della mia cippa
    (ho giocato la viola vincente 100 euro a 100)!!!se domenica giocava toni al
    posto di ljajic ne riperdevamo un'altra di sicuro!!!!!!non ci
    dormoooooooooooo!!!”

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  3. DDV schifato da
    calciopoli si allontanò comprensibilmente dal mondo del calcio, lasciando le
    redini della Fiorentina in mano al fratello, e sottolineo al fratello, sempre
    presente in prima persona, col cuore e col portafoglio,  in ogni momento, compresi quelli più
    difficili, quando c’era da farsi insultare ingiustamente. I DV quindi non si
    sono mai allontanati dalla Fiorentina, non hanno mai tradito la Fiorentina, sono
    stati semmai traditi da Prandelli che, andandosene vigliaccamente alle prime
    difficoltà e mentendo e infangando, ha gettato lo spogliatoio nel caos dando
    inizio ad un periodo di crisi di due anni, durante i quali i DV hanno tenuto
    duro cercando di uscirne in ogni modo e spendendo. In suddetto periodo di crisi
    ci sono stati pseudo tifosi che invece di sostenere gli sforzi dei DV e la
    Fiorentina, hanno parlato di Pontellizzazione, di ricatti all’ amministrazione
    locale, e via infangando e calunniando la proprietà della Fiorentina e la
    Fiorentina stessa. Ora costoro, privi di senso della vergogna, ritornano loro e
    salutano il presunto ritorno dei DV 
    annunciandolo in editoriali di importanti siti Viola. Ineffabile Stefano
    Prizio.

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  4. Deyna non mi convince la
    tua tesi secondo la quale gli argentini sarebbero più sani e più forti degli
    italiani. La speranza di vita delle due popolazioni ( vedi nota) e le
    performances sportive delle due nazioni non lo confermano. Si può  dire che in Argentina, oltre ad una
    attitudine tecnica, che unisce la fantasia sudamericana all’intelligenza
    tattica italiana, c’è una base praticante più ampia, una più alta percentuale
    di giovani che, più ancora che in Italia, vede nel calcio non solo un gioco
    meraviglioso,  ma anche l’unica via di
    arricchimento e di emancipazione, mentre in Italia gli sport scelti sono più
    diversi, così come le strade per arricchirsi ed emanciparsi.







    Nota.







    Speranza di vita alla
    nascita nel 2011 in anni:







    Italia ( tra le più alte
    del mondo):       maschi:  78.8 ,     
    femmine: 84.1







    Argentina                                          maschi: 73.9         femmine:    80.5

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  5. Caro Chiari, sono d'accordo che domenica avremmo vinto contro qualsiasi squadra del campionato italiano, ma quattro gol (che avrebbero dovuto essere sette e magari con Toni - che pure continuo a ritenere una sciagura - così sarebbe andata, con buona pace di Terim) potevamo farli solo all'Inter.
    I problemi di questa Fiorentina (portiere, prima punta, terzino sinistro) restano e temo ci faranno perdere altri punti preziosi.

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  6. Ho fatto la mi' scelta, quella che gli da d'anca,  terza da manca in arto.

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  7. I problemi che hai elencato Antoine ci sono ma definirli "problemi" è andarci giù pesante, insomma cerchiamo di non essere ingenerosi con l'enorme mole di lavoro svolta per farci avere questo organico. Diciamo che sono tre nodi risolvibili a Giugno, suona meglio eh eh eh. A sinistra basterebbe avere il coraggio di tenere il capitano a fare spogliatoio, la davanti non siamo proprio pochini: JoJo, Larrondo, Toni, Liajic, El Hamdaoui e Rossi, per finire questo campionato c'è chi è messo molto peggio anche se Rossi è come non averlo ma....vabbé. Bisogna vedere chi rimane e chi va ma con un buon puntero non servono rivoluzioni. Il portiere invece è il nodo vero di questa squadra, così come siamo oggi ad averne avuto uno di livello eravamo a ridosso del Napoli, come si vede, non manca la Luna. 

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  8. Leo accidenti! Il "nodo" (come lo chiami tu) del portiere era difficilmente risolvibile a gennaio, ma quanto alla punta sarebbe bastato un Matri qualsiasi per far lievitare considerevolmente le nostre possibilità di arrivare al terzo posto.

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  9. Attila perchè l'è la più gnuda! tu sei i'solito! A me 'nvece la m'attizza la prima mora della foto in alto con quello sguardo cattivo-tenebroso. 

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  10. Il nodo del portiere lo avrebbero potuto risolvere a giugno con un po' più di coraggio e senza annodarsi da soli con Viviano. Sarebbe stata comunque, anche se fosse andata male, cosa di cui dubito, una soluzione molto più facile per gennaio, bastava trovarne un altro, ora dovevi piazzarne due e trovarne altri due.

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  11. D'accordo Antoine, ma come abbiamo maltrattato noi l'Inter non l'ha fatto nessuno.
    Come vedi quando la squadra è al completo e con gli uomini giusti in campo, problemi in attacco non ne abbiamo.
    Poi, per carità, se arriverà a giugno anche un centravantone, ma tecnico, da venti gol a campionato, ben venga.
    Capitolo portiere, non credo che verrà riscattato Viviano a quel prezzo, Neto in Italia è tutto da scoprire e pur senza infatuazioni, per quello che ha dimostrato in Brasile e, considerando l'età e l'inattività, anche in Italia , merita fiducia, magari con uno esperto alle spalle.
    Il vero buco per me c'è ancora sulla fascia sinistra.

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  12. Comunque non son d'accordo con Leo, il "nodo" portiere alla fine non ci è costato, per ora, tanti punti, certo di meno di quello che ci è costato il "nodo" centravanti. E' che noi con i portieri siamo particolarmente severi, gli sbagli li fanno tutti e quando li fa il portiere spesso suona a morto. Sbagli clamorosi li ha fatti Viviano con la Roma e si sarebbe forse perso lo stesso, o, almeno si sarebbe meritato di perdere, e Neto a Udine, dove si perdeva già, e col Catania che è l'unica partita forse dove l'errore del portiere, da dividere con una difesa distratta in marcatura, ci è costata punti (anche se poi se ne è preso un altro in cui il portiere c'entrava poco). Se si va ai gol parabili, quelle che non sono proprio papere, ma nelle quali era lecito pretendere di più, qui è molto più sotto tiro Viviano che ne ha una discreta serie, anche perchè ha giocato di più (Torino, punti 1 - Milan punti 0 - Atalanta punti 0 - Napoli punti 1 - Juventus punti 0). Però i punti persi, anche con questi, son pochi, diciamo un paio. Se veniamo invece alle partite in cui il portiere è stato determinante a farteli guadagnare, per Viviano trovo solo il punto di Parma e per Neto quello col Napoli. Insomma il bilancio, in termini di punti, non è così catastrofico come la leggenda metropolitana dice. Diciamo che ci sono costati in coppia un paio di punti che non è la tragedia che si dice. 

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  13. Chiari, mi divertivo ad enfatizzare, e fammi ruzza'! Comunque mi riferivo non agli sportivi, ma alle forme di vita in genere, uomini, vacche, cani, tutto...Non ti parlo di Baires, chiaramente. Saranno gli spazi ampi e poco contaminati, sarà un cielo che sembra più profondo del mare visto dal campo, ed anche le stelle sembrano brillare di più...Ma tutto sembra crescere più rigoglioso, avere più vita, salute e vigore. Sarà anche il contatto con la terra ed il lavoro fisico, sarà quel che gli uomini mangiano, non lo so...Ma ho conosciuto della gente di campo sopra i 60 anni e sotto i 60 kg, che potrebbe tranquillamente prendere un 25enne di 80 kg che qui consideriamo un atleta, giocarci come fosse un bambino, prima di troncarlo in due come un rametto di legna per il fuoco. L'età media mi dice veramente poco, ci son dentro vaste sacche di povertà e miseria, senza contare l'usura cui sono sottoposti tanti duri lavoratori. Poi sappiamo bene come arrivano qui da noi tante persone agli 80/90 anni...Negli ultimi 10/15 anni della loro vita, spesso malati cronici delle più svariate e invalidanti malattie, deboli se non allettati, con l'alzheimer, ecc ecc. 

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  14. Per quanto riguarda la prima foto, nonostante preferisca solitamente le brune/more alle bionde, mi prendo la seconda da sinistra in piedi, seguita dalla mulatta. Da valutare la prima da destra in piedi, interessante ma forse dalla bellezza troppo aggressiva.

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  15. Giannino si è formato a Chicago Sopra, il Gat a Chicago Sotto.

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  16. Sono molto felice dell'intervento di Jordan riguardo i portieri;sottoscrivo in pieno ogni singola virgola e sono arci felice che almeno sul sitollock, si esca dalla trincea"netomani"(senza offesa eh?)-"vivianofoli";l'errore di base non è ascrivente a nessuno dei due,semmai alla dirigenza che ha contribuito a creare questo dualismo.Anche perchè ad oggi non sappiamo quale potrebbe essere il valore di Neto.Ma in considerazione delle tante,se non tutte,altre cose fatte bene dal magnifico duo, sono disposto a perdonarli entrambi.Io come già anticipato stamani,sono rivolto al futuro(certo che un terzo posto non lo disdegnerei perchè penso darebbe nuova linfa a tutto l'ambiente e soprattutto spingerebbe i DV a gettare il cuore ed ilportafoglio ,soprattutto,oltre l'ostacolo).Se la Fiorentina riuscisse a giocare almeno il 70% delle partite come domenica penso che potremmo mirare anche al 2 posto.La Lazio senza Klose rischia di rimanere fuori anche dal 6 posto,l'Inter a meno di miracoli la vedo male male,la Roma ha troppi punti da recuperare;se al Napoli si ferma Cavani sono cacchi amari.L'unica rimane il Milan,non certo per la qualità del centrocampo e della difesa,ma per la bontà dell'attacco e per la bontà degli "aiutini".Certo se andasse avanti in CL(impresa titanica,ma il barcellona non è quello di sempre,occhio alle sorprese)sarebbe meglio per noi,in sesno logico ed oggettivo.D'altra parte sarebbe bellissimo vedere il Milan distrutto e Montonontistimo vagare,con quegl'occhi languidi ed acquosi,perso nel nulla.

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  17. Jordan, e si sa che ti piacciono le hose esotihe. Quella gli arriva direttamente dall'Amazzonia e magari tu la metteresti anche in campo pe' disorienta' gli avversari. La cià anche gli occhi di tigre già pronti.  Comunque va bene così, armeno un ci si letiha la solita. Poi ci si racconta come l'è andata te con la tua e io con la mia.  Tutto ciò è possibile, basta non svegliassi.

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  18. "Aquilani e
    Montolivo, come cioè l’olio extra vergine d’oliva e quello di soia."
    Grande,in una frase hai racchiuso l'essenza;forse forse,al netto di infortuni di Alberto,sei stato pure generoso con Mongolivo

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  19. Andiamo allora, ma un fa' casino se no e ci si sveglia!

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  20. Quel parolaio dell'Oscar, vestito sempre come un cretino, a metà fra Ciccio Formaggio e Rockduck, è rimasto vittima, in più di tutto il resto, dell'americanofilia da inculati dell'italiano medio, questo limitato in sovranità che si tiene in corpo un Camp Derby, lascia che la CIA faccia da sempre i suoi comodi criminali in casa nostra, vota da -anta anni politici irrorati di dollaro, compresi il Trombone Savoiardo e l'Estraditore di Ocalan nonché Bombardiere di Serbia. Caro Oscar, e col master a Chicago cosa ci farai di più che con la la minilaurea alla Sapienza? Siamo ostaggi di classifiche della qualità accademica e scolastica stilate dagli americani per gli americani, classifiche per cui un'università del cazzo del Midwest sta sopra l'Ecole Normale Supérieure di Parigi (e i Francesi cominciano anche loro ad aver strizzoni di fronte allo Zione Sam: alla notizia che Rue d'Ulm era relegata al novantesimo posto circa, cose da schiantare dalle risahe come ai post del Cagaldo, la Direttrice alla tivù, sull'orlo di una crisi di nervi e con le manine tese verso il righello punitivo, si riprometteva di far meglio al prossimo compito in classe...). Il Paese del Liceo Classico sta a prender lezioni da un continente di sottosviluppati culturali, che riescono a tenere a decenza i loro secondi livelli comprando intelligenze europee. Ma lasciateglielo vantare, il master nell'Illinois, a Seghine, è come vantare referenze ventennali per la pultirua dei cessi alla stazione di Rho.

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  21. "Champions? Yes, we can". DKNE, ho scritto un articolo sul brivido-web (www.brividosportivo.it)  che riprende più o meno ciò che dici sulle nostre avversarie dopo aver esaminato la partita con l'Inter e la situazione derivante. Quanto ai portieri certo che non è colpa loro, loro son vittime, soprattutto neto, ma alla fine tutti e due, ma la colpa in questo caso non credo sia nemmeno del duo-maravilha, l'input è arrivato dall'alto, come per Toni, una è andata bene, l'altra meno.

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  22. Riguardo al portiere mi sembra più giusto dire che non ci hanno portato alcun punto, eppure, vista la scarsità di tiri verso la nostra porta, un punticino o due in più erano più che possibili.  Se poi a questi si somma la mancanza di gol in avanti in diverse partite, ecco che i punti sarebbero potuti essere anche 4/5.  Bisogna pensare a queste cose quando si prefigura la squadra del futuro. Nessuno parla di più di Jovetic che se ne va a fine stagione, ci deve essere stato un passa parola tra quelli che parlano di viola sui vari media.  Secondo me invece Jovetic continua ad essere in procinto di fare le valige a fine stagione.  Però se Lijaic (mi confondo sempre con tutte quelle 'i' e 'j') conferma tutto ciò che a sprazzi fa intravedere la perdita sarebbe piuttosto relativa.  Credo anzi che una coppia con Adem e G.Rossi sarebbe più prolifica ed il gioco non ne risentirebbe tanto. Resterebbe in ogni caso da riempire la casella di un prima punta di stazza, che in alcune partite sarebbe un 'must have', più ovviamente quella, ancora più necessaria, del portiere.

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  23. Ah ah Blimpe, la Rita vota Giannino, non per il programma ma solo per il nome.

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  24. Mi sembra un po' poetica la tua visione della vita in Sud America, caro Deyna, lasciatelo dire da uno che da quelle parti ( Argentina) c'ha una madre nata e qualche decina di cugini, c'ha vissuto (Costa Rica) sette anni e (Venezuela) due anni. Giunto alla soglia dei cinquanta ho preferito tornarmene in Italia, dove , tutto sommato e nonostante le nostre magagne, mi sentivo più protetto per gli anni che mi resteranno da vivere.

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  25. Pollock, io non voglio invitarti sul mio cammino di perdizione, ma ci sarebbero gli estremi per il divorzio.

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  26. Colonnello..e pensa te che,prima dello scandalo lauree e master,Giannino lo vedevo tra "i meno peggio".D'altra parte,da una e dall'altra,nonchè da parte e di parte,c'è della gente che mi fa rizzar i capelli(e solo quelli)..meglio Cicciolina allora,che anima e corpo alla politica l'aveva data!!

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  27. Penso a Mario Ciuffi e mi commuovo.  Non pensavo che questo mi accadesse, quindi i miei sentimenti sono veri e spontanei, come credo quelli di tutti coloro che lo hanno conosciuto in modo diretto o indiretto.  E' sicuramente un pezzo di Firenze che se ne va, ed uno di quelli che aveva dentro di se la vittoria anche quando la squadra perdeva.  Così è Firenze. Rendiamogli tutti onore.

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  28.  Ovviamente mi riferivo all'anima ahahahaha

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  29. Grillo non lo voterò mai, Colonnello, però tutto sommato è utile e mi sta simpatico. 
    Utile perché tanti di quelli che voteranno per lui, in altri paesi sono violenti ed antidemocratici, poi perché ha inculato, da buon genovese (eh eh eh), persino sky. Gli ha promesso di farsi intervistare, così sky per un mese ha trasmesso spot con  i suoi comizi per promuovere l'intervista, e poi, incassata la promozione GRATUITA, ha detto di aver cambiato idea, così continuando ad evitare il contraddittorio ed a mantenere la sua "verginità". Un vero genio della comunicazione.

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  30. La panoramica di Jordan è esaustiva. Siamo incerti sull'avversario «ideale» per la corsa Champions come davanti a una scatola di cioccolatini. La Lazio è sovradimensionata rispetto all'organico e ha beneficiato di troppo culo, la Roma è indietro e mantiene squilibri che non possono consentirle continuità, l'Inter senza Milito e senza cerebro a centrocampo non si affida, il Milan è dipendente dal voto di domenica, dalla Champions, dal dirizzone delle prossime due partite e deve venire a Firenze, il Napoli è molto avanti ma anch'esso deve scontare culo pregresso e il nervosismo di Mazzarri, alla fine della partita di sabato, sembra mostrare incrinature, che voci crescenti sulla partenza di Cavani potrebbero trasformare in spacchi verticali. Credo che il futuro sia nelle nostre mani. Se noi ci teniamo, come dice DKNE, alla qualità espressa con l'Inter nel 70% dei casi, andiamo in Champions, facciano icche vogliono gli antri.

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  31. C'è una foto nel sitone, Attila, dei suoi funerali, dove c'è il colore viola che va su in cielo e sotto  lo striscione come didascalia. Davvero commovente.

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  32. Sky. caro Chiari, doveva fargli firmare un pezzo di carta ma evidentemente hanno avuto paura di irritarlo e sono stati alla parola ma farlo con uno che viene da una città che fino a tutti gli anni Settanta vantava (è storico) il minor numero di bar, nella media delle grandi città dell'Italia sovrappenninica («Io il caffè me lo bevo a casa, che credi!», mi diceva sempre un amico, che passa tutt'oggi ore di vita a calcolare la convenienza della spesa degli spostamenti in treno o in macchina con Firenze a seconda se ottiene l'offerta di riduzione oppure no, tutto giocandosi sui due euro e settanta di media, poniamo, a favore dell'una soluzione o dell'altra), è follia pura.

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  33. Difficile esprimere una preferenza perchè queste tipe son tutte bone e longilinee, solo le bocce potrebbero intervenire a far primeggiare qualcuna sulle altre, ma le 'un si vedano.
    Certo che di viso son tutte diverse l'una dall'altra, ma io ai'viso e 'un ci fo caso davvero.

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  34. Vitalogy, ti vedo irretito nella materia più materiale e armato di cuscino per ogni distrazione che da un volto provenga.

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  35. o spiegaglielo che un tu se' te, poera donna!

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  36. Dall'ottimo Fiorentinanews: «A proposito di teste calde e di obiettivi della Fiorentina, ecco che la vita amorosa di Osvaldo si arricchisce di nuovi episodi che diventano di pubblico dominio grazie a Twitter. Il prologo è determinato dalla ‘fuga’ a Praga, documentata con tanto di foto, dell’ex centravanti viola con l’attrice argentinaJimena Baron. Una circostanza che ha fatto imbufalire le due ex del calciatore, la moglie Ana (un figlio: Gianluca) ed Elena Braccini (due figlie: Victoria e Maria Helena). “Preferisce il divertimento con la nuova fidanzata invece che passare il tempo con le proprie figlie” scrive la seconda, conosciuta proprio a Firenze, sul social network. “Con mio figlio non parla da più di sei mesi. È venuto in Argentina e non lo ha visto” replica la prima. E la discussione è andata ancora avanti…».

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  37. Attila la scarsità de' tiri c'entra poco co' punticini 'n più, anzi, è più difficile parare se un ti tiran mai e magari e vengan da soli perchè ti hanno bucato la difesa in contropiede che a esse' presi a sassate come Perin pe' novanta minuti. Un portiere bravo e un ti  leva e punticini alla fine d'un campionato e se te n'ha portato qualcuno grasso che cola. Superchi quanti punticini ci ha portato? Eppure ci s'è vinto uno scudetto. I gol paperosi o discutibili mi sembra di essermeli ricordati più o meno tutti, anche se sono andato a memoria, quegli altri credo ci si potesse far poco, "ad impossibilia nemo (figuriamoci neto) tenetur".

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  38. Poi tira giù i'cuscino e gli viene una co' un naso da strega di Biancaneve con anche le bolle sopra e gni tocca subito a rimetticelo. No, no il viso conta, conta, se no alla quinta un ci s'arriva miha. 

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  39. Il concetto di "errore del portiere", come avevo scritto ieri sul sito maggiore, deve essere riportato alle giuste proporzioni. Ci sono casi in cui il portiere è del tutto incolpevole e casi, la maggioranza, in cui la responsabilità va divisa tra portiere e attaccante. Casi, infine, di papere vere e proprie del portiere: ma non sono moltissimi, si parla di palle sfuggite, di errori davvero clamorosi ed evidenti. Difesa: quando la squadra gioca bene, anche la difesa non soffre. Allora vuol dire che i difensori non era improvvisamente diventati brocchi, come crede Traversi, ma semplicemente che in certi contesti tecnici e tattici la difesa soffre. E' arcinoto che una squadra che attacca molto e non concretizza prima o poi incassa una rete: si parla infatti da sempre di "goal mancato goal subito". E così è accaduto a noi a Catania e a Udine e in casa col Pescara. Champions Legue: col calendario che ci ritroviamo abbiamo ampie possibilità di arrivarci, dipende essenzialmente da noi e non dagli avversari, tra i quali il più pericoloso è chiaramente il Milan, per blasone, protezione arbitrale, condizione fisica in crescita e, non ultimo, per essersi notevolmente rafforzato nel mercato di gennaio.

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  40. Attila, io lo conoscevo, anche se superficialmente, e in quell'ambiente era un puro, un gran brav'omo, e la commozione che ha suscitato e la partecipazione che c'è stata al suo funerale sono lo specchio dei suoi rapporti ottimi con tutti. E' una figura, una delle ultime del calcio che fu, di quello delle maglie da 1 a 11, delle sciarpe, delle discussioni a viso aperto, guardandosi negli occhi, che se ne va.

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  41. Lud, per Cagaldo Roncaglia e Rodri non sono diventati brocchi, sono da sempre brocchi.

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  42. Sono tutti deceduti, di quelle trasmissioni roventi in uno studio improvvisato di cartapesta e con luci balorde e audio gracchiante: prima Lapi, poi Polverini, infine Ciuffi. Era uno spettacolo infinitamente più saporito, a parità di conoscenze ma con tanto più amore per la Viola e tanta più franchezza, di quello che ci offre oggidì il serale salottino Addams, dalla professionalità alla Pippo Baudo (per dirla con Deyna), delle mezze tacche del giornalismo nostrano.

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  43. Io mi divertivo un sacco, col Lapi, Paolo Melani e Chiappella a fare "Il bastian contrario", posso assicurare che era uno scazzo completamente spontaneo. Nessuna direttiva o direttrice imposta. cazzate personali in libertà. Ora mi sembran tirati tutti per i fili.

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  44. Melani era una brava persona e capiva di calcio, figlio d'arte. Ho sempre pensato che il cappotto in casa con la Juve potesse averlo ucciso.

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  45. Jordan e Colonnello, ovviamente scherzavo, figuriamoci se non guardo il viso!

    Riguardo al Lapi, sono troppo giovane per averlo conosciuto, ma una persona che conosco e che ha lavorato con lui, me l'ha descritto come un personaggione anche fuori dal campo e dagli schermi televisivi. 

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  46. Pizzini africaniPizzini:
    1)la mora a destra della rossa
    2)Jordan
    hai scritto tutte cose condivisibili, but we can...solo se Jovetic
    continua in quello che nessuno pensava potesse fare, il centravanti e
    vincere col Milan.
    3)Ho votato la scorsa settimana nell'incertezza, ora sono un poco piu'convinto di aver fatto la scelta meno puzzolente
     
    Lele
     

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  47. Di Chiappella oggi voglio solo chiederti, caro Jordan, se fosse vero quanto mi raccontò un collega e amico un po' più grande di me: erano gli Anni d'Oro e l'Inter venne a Firenze con Skoglund d apoco arrivato, pimpante e già in gran fama. Il biondo alla prima palla toccata tunnellò sprezzantemente Chiappella, che ci scivolò pure goffamente, e un anziano seduto vicino al mio amico, allora ragazzetto, gli disse sorridendo «Nanni, tu lo vedi qui' biondino? Stampatelo bene nella memoria perché fra quarche minuto un tullo vedi più!». Detto fatto: a palla lontana si vede Skoglund rimanere accasciato a terra, accorrono nerazzurri da ogni parte e, su indicazione dello svedese agonizzante, si dirigono verso Chiappella. «Ioooooooooo?» e respinge sdegnosamente col petto gli assalitori, interviene l'arbitro, buriana, la partita riprende ma l'Inter rimane in dieci, con Skoglund portato via in barella, e la vinciamo.

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  48. E' una possibilità Colonnello, In realtà è morto proprio quella notte, dopo esser tornato dallo stadio. Questi due grandi personaggi del tifo viola se ne sono andati uno dopo una grande sconfitta (forse per l'eccessivo dolore) uno dopo una grande vittoria (forse per l'eccessiva gioia). O forse è solo un segno  del destino, per mettere un punto esclamativo sul loro ultimo giorno,

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  49. We can se si gioca come con l'Inter, o giù di lì, e Jovetic è stato ovviamente un pezzo fondamentale di quella partita.

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  50. Caro Vitalogy, morì incredibilmente, atrocemente, quasi una trovata di humor macabro: a Trespiano, non so se uscendo o andando al cimitero, attraversò la Bolognese senza guardare, voltatosi non so se per salutare o per fare una delle sue battute a qualcuno. Fu travolto, decedendo sul colpo.

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  51. No usciva da quel ristorante che c'è a mezza discesa sulla destra andando verso Pratolino dove era andato a cena, era di sera e lo beccarono pieno. 

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  52. Sì, successe più o  meno così, gli dette un pestone sulla caviglia a palla lontana. Del commento del tuo amico non so, ma l'episodio glielo rinfacciavano ogni tanto gli amici del bastian contrario (a telecamere spente ovviamente) e lui scoteva il capone con quel dialetto mezzo milanese e mezzo fiorentino "esagerati, un lo feci miha apposta, una pestatina".

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  53. Chiappella è stato colui che più di ogni altro ha impersonato lo stereotipo del giocatore da Fiorentina che con la sua foga trascina squadra e pubblico.  Con le dovute proporzioni, è ciò che iniziava ad essere Roncaglia  che dovrebbe vedere qualche video del nostro Beppone per capire cosa può diventare a Firenze, se ci tiene.  La cosa che più mi è rimasta impressa di Chiappella è il suo vocione quando saliva palla al piede ed incitava gli altri a seguirlo.  Quella voce arrivava fino a Fiesole, minimo.   

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  54. Povera Inter! Di altro aneddoto per lei penalizzante sono invece testimone: di una strepitosa vittoria, con firma bertoniana, in cui Vierchowod, in travolgente e scomposta discesa sulla sinistra in area, fu anticipato in uscita bassa da Cipollini che ne ebbe però il braccio tranciato poiché il russo assassino, lungi dal frenare la corsa, l'accelerò passeggiando gustosamente sull'arto di quel portiere di riserva non indegno di cui, da allora, non ho più udito nulla. Anche lì, assiepamento di nerazzurri inferociti ma nessun provvedimento contro il reo, mentre Cipollini usciva in barella fratturato. Fraizzoli fece il diavolo a quattro, arrivò a dire che lasciava il calcio, spoetizzato, per l'assenza di sanzioni contro un fallo barbaro e omicida. Non aveva tutti i torti, l'Ivanoe, ma dimenticava il secolo di furti interisti: uno su tutti, una sconfitta nostra in casa, inizio dei Sessanta, arbitro l'infame Sbardella, con Facchetti che para sulla linea a braccio destro bello steso, una cosa appena un po' meno scandalosa della prodezza pallanuotistica di Zauri. Sugli spalti, tutti a ridere: il vecchio cinismo italico, che la butta sull'ironia per impotenza contro le baronie.

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  55. Ah, ecco, Jordan! Quel che sapevo di sicuro è che attraversò senza guardare perché parlava all'indietro.

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  56. Lo scrivo anche qui:

    Deyna, posto che sugli "oriundi" siamo d'accordo, io sinceramente tutta questa tratta di giovani calciatori africani non la vedo, così come non capisco perché Balotelli dovrebbe giocare con il Ghana o El Shaarawy con l'Egitto (a questo punto anche Montolivo con la Germania e, ai loro tempi, Liverani con la Somalia e Vierchowod con l'URSS). Tieni conto che il mondo è cambiato negli ultimi trent'anni: la Francia, l'Inghilterra, la Germania, anche la Svezia, la Svizzera o la Norvegia fanno giocare immigrati di prima, seconda o terza generazione da decenni e nessuno ci vede niente di strano. Noi siamo un paese che solo di recente è diventato meta di immigrazione (prima eravamo un popolo di emigranti) e quindi forse dobbiamo farci l'abitudine, ma tutti i paesi sudamericani (paesi da sempre di forte immigrazione) hanno schierato in Nazionale immigrati e figli di immigrati, semplicemente perché la loro popolazione è sempre stata composta da immigrati e figli di immigrati e ciò è sembrato naturale; alcuni dei più grandi campioni sudamericani dello scorso secolo erano di origine italiana, non sto ad elencarti esempi perché te ne verranno in mento più che a me. Detto sinceramente, mi sembra più normale il fatto che Afellay giochi con l'Olanda rispetto al fatto che El Hamdaoui giochi con il Marocco (sono entrambi Olandesi di origine marocchine, come sai). Quanto alla Spagna, senza andare ai tempi di Kubala e Di Stefano, ti ricordo che ha cominciato il suo attuale ciclo vincente avendo come perno del centrocampo Senna, che è Spagnolo quanto Amauri è Italiano. 

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  57. Anto, Deyna sulla Nazionale Italiana è attendibile come il Cagaldo sul calcio e sull'esistenza in genere: tocchi lì, con lui, un nocciolo di Irrazionale Puro. E' come se tu parlassi di omosessualità al Patriarca o di spese a Chiari, sono argomenti sui quali bisogna sparar loro cerbottanate di morfina da lontano e quando sono assopiti legarli a una sedia e, risvegliati, metterli davanti a un documentario che illustri loro la tematica.

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  58. Va beh, Colonnello, amami anche così. Ahahahahah

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  59. Guarda, Deyna, che non pensavo al bondage...

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  60. La versione raccontatami dal suo ex collega coincide con quella di Jordan, usciva di sera da un ristorante di quella zona.
    La vedo come Deyna sulla questione degli oriundi. Sebbene la cittadinanza sia tale, giustamente, sia per chi ci è nato (Balotelli) sia per chi ci si è solo sposato (Amauri), io non riesco a mettere sullo stesso piano un figlio dell'integrazione sociale con uno che ti sceglie come ripiego nel caso la sua nazionale fosse disinteressata a lui.

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  61. Bondage invece per il Dubbio: Sacchi non ha vinto niente (uno scudetto, una Supercoppa italiana, due Champions, due Coppe Intercontinentali) e ha buttato via un mondiale (rigori in finalissima, con Baggio azzoppato dall'inizio, avendo squadra da ottavi di finale al massimo). Tralascio la Grande Riforma di un calcio trappliocenico. Buttare la chiave, poi.

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  62. http://www.youtube.com/watch?v=P76SyP1RP_o

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  63. Ma ma ma... ma come si permetteva Bene di dire "italiota"? Ma poi De Amicis, no via... chi era, un cardiologo?

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  64. Casimiro, sei ripartito per la tangente dell'Irrazionale Puro: orde di africani verrebbero a togliere il posto a onesti brocconi italici, ma al momento fra i negroni in azzurro si contano gli italianissimi, non mai razzolati ma certo sfortunatamente per loro nati sul nostro suolo (finché non troverai legittime rivendicazioni arabe, normanne, fridericiane, angioine, aragonesi ecc. per le nostre terre meridionali), Balotelli e Ogbonna. In quanto all'inno già ne parlammo, vai a vedere quelli degli altri, argentino incluso, e ne riparliamo: almeno quello italiano ha il vantaggio di esser stato scritto da uno che è morto per fare l'Italia, per quanto il nome stesso possa causarti obbrobrio. Il Mondiale dei narcos fu vinto facendo giocare prima il Brasile e computando l'esatto numero di gol da insaccare a un portiere connazionale (perché la cittadinanza acquisita non vale niente, come si sa...) in vena di brodate da sei (non in pagella, incassàti), mentre in finale ci pensò un nostro mediocre arbitro a far la legge della Giunta, concedendo gioco criminale segnatamente a Gallego e a Daniel, con tanto di ospedalizzazione per Neeskens.

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  65. Avete scritto troppo e non so a chi rispondere ma son d'accordo con tutti ah ah ah ah Bologna, ma sarà così tutte le domeniche, crocevia della proiezione settimanale sul piazzamento finale guardando dopo agli altri campi quando avremo fatto il nostro, vincere. Più che fare calcoli pensiamo a quello, a vincerle, dopo l'Inter si può tornare a credere qualunque cosa e condivido in toto Jordan sulla disamina rosa e potenzialità, fermo restando che i mezzi per rallentarci ce ne sono un'infinità e dovremo essere, more solito, più forti anche di quelli. 

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  66. Colonnello dell' episodio di Chiappella "relata refero" anche se di prima mano dall'interessato, ma Renato Cipollini lo conosco bene. Siamo stati insieme  in primavera alla Fiorentina nel mio utlimo anno prima di rompermi e poi in Facoltà d'Ingegneria, perchè era anche un ottimo studente (anche se non so se il calcio professionistico gli abbia lasciato spazio per arrivare in fondo). Empoli, Spal, Brescia, Como, ma soprattutto Atalanta dove è stato quattro anni prima di andare a fare il secondo a Bordon all'Inter per cinque anni. Quello cui ti riferisci deve essere stato l'episodio che gli ha chiuso la carriera perchè aveva già 37 anni (se era mio coetaneo, anzi aveva un anno meno, mi pare, fa un po' i conti tu nell'82). Poi però per cultura e, credo, ottimo matrimonio, ha fatto una bella carriera anche come dirigente. E' stato presidente del Bologna, a.d. del Lecce fino all'anno scorso e ora credo sia allo Spezia. 

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  67. Ma io, almeno, di omosessualità non ne parlo più

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  68. Quello che, con molto più piede, era Dunga

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  69. Io la partita l'ho ben presente, ce l'ho anche in Archivio sul pc [anche se non fu così bella da riguardarmela periodicamente]: il Perù era semplicemente demotivato, dopo le due scoppole prese da Brasile e Polonia, e da già eliminato non giocò certo con il coltello tra i denti. Ma non ci fu nulla di scandaloso, né errori marchiani e volontari. Se Quiroga avesse preso il gol che subì da Dirceu col Brasile - tiro da fuori rasoterra e lento, su cui si tuffò con gran ritardo, e che gli passo' sotto la pancia, roba da Viviano ante litteram - contro l'Argentina, allora sì i sospetti avrebbero avuto ragion d'essere. Il calendario fu disegnato ovviamente all'inizio del Mondiale, non avrebbero certo spostato le partite di Argentina e Brasile per farle giocare in contemporanea, allora nessuno lo aveva mai fatto, che io ricordi. Nella finale Passarella doveva essere espulso, ma non fu certo il solo a meritarselo, e ce n'erano da ambo le parti. Se Gonella avesse voluto favorire l'Argentina, poi, perché farla arrivare all'ultimo minuto sull'1-1, che se quel tiro di Rensenbrink invece che il palo toccava il fondo della rete era festa finita? La storia dei narcos poi è ridicola, tirata fuori da un figlio del cartello, che millantava anche di esser stato sul punto di portare Maradona al Deportivo Calì [poi andò al Barça], sfruttando chiaramente, svariati anni dopo, la storia di Diego con la cocaina...suvvia. Nessuna prova, pettegolezzi da osteria. 

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  70. Di quella partita con l'Inter - nell'anno in cui cominciai ad andare allo stadio regolarmente - ricordo bene l'infortunio del Cipolla, il portierino esordiente che lo sostitui' e fu uccellato su punizione dal perfido Pecci, e l'azione personale funambolesca del grande Bertoni, che partì in dribbling da centrocampo saltando netto un uomo dopo l'altro, se Bergomi [mi pare] non l'avesse falciato fuori area [da qui la punizione gol] sarebbe entrato in porta col pallone. Ricordo una bella giornata di sole, grande tifo e grandi esultanze, e la crescente consapevolezza che avevamo una squadra da scudetto. E un vicino che non faceva che insultare Galli, sarà mica stato Jordan, ahaha

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  71. Colonnello, già molto meglio questa dell'inno di Mameli...

    http://www.youtube.com/watch?v=QHzy955KiZM

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  72. In Brasile quella partita è chiamata "Marmelada do Perù". La parola "perù" che è il tacchino, a causa del collo lungo è anche usato come sinonimo di "cazzo". "marmelada" è la cotognata, ma è usata anche come sinonimo di cosa pasticciata, strogolata, in senso figurato accomodata. Insomma un pasticcio del cazzo.

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  73. No, no, Galli a me piaceva, e non era a S.Siro quel giorno

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  74. Non posso passarti neanche la teoria che Argentina-Perù 8-0 sia stata una partita regolare, Deyna. Anche un bambino parlerebbe di gigantesco, sesquipedale biscotto, non so se dovuto ad un passaggio di soldi o anche soltanto ad una sorta di solidarietà tra nazioni vicine ed appartenenti allo stesso contesto. Tu d'altronde in altri casi sei molto attento e sospetti per molto meno. Non credo che perdoneresti alla nazionale italiana di aver passato un turno vincendo a quel modo. Confermo invece che Menotti fu allora più intelligente di Bearzot. Nella partita con l'Italia l'Argentina non dette tutto e se ne giovò dopo. L'Italia invece arrivò spompata alle partite che contavano. Curiosamente, l'Argentina perdendo con l'Italia trovò il Brasile, proprio come l'Italia dell'82 pareggiando con il Camerum trovò Brasile e Argentina. Ed entrambe alla fine vinsero. Bearzot, che aveva imparato la lezione, in Spagna ideò una partenza lentissima, accontentandosi di tre pareggi fortunosi con le squadre del girone iniziale e rischiando di uscire. Si trattava della stessa preparazione utilizzata da Valcareggi in Messico. E più tardi è diventata normale nei tornei giocati dall'Italia, compresi gli Europei di Prandelli.  

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  75. Rispetto a quel che dici del doping italiano nel 2006, Deyna, che è una tua pura invenzione, la narcotizzazione del Mondiale ha il sostegno di inchieste giornalistiche e di interpellanze e appare molto più credibile per via dell'oggettivo svolgersi dei fatti. C'è di meglio a tutto, in fatto di inni, ti dico che quello di Mameli è nella media di quelli ottocenteschi e che, ripeto, ha il vantaggio di essere stato scritto da un caduto per la liberazione dallo straniero e per l'Unità. Jordan, la partita di cui parliamo ebbe luogo a Firenze, non in trasferta a Milano.

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  76. Jordan il tacchino si scrive Pirù/piru ma il significato che gli hai dato è giusto. Pasticcio del cazzo. 

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  77. Lud, 6 a 0, non 8 a 0: Quiroga aveva il senso della decenza...

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  78. hai ragione, errore di battitura, ma tu l'hai chiesto alla moglie, di' la verità!

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  79. No, è stato il primo piatto cucinato che ho fatto quando sono andato laggiù, a Natale, mi misero subito il grembiule; c'ho fatto il callo......

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  80. Non ci dovevo essere nemmeno lì, di quel campionato ne ho perso mezzo perchè ero ancora in Brasile, dal '79 all'inizio dell'82.

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  81. Ad ogni modo e per la gioia di Deyna tra quindici giorni si avvererà il sogno di Montolivo, giocare al Camp Nou. Sai che fregatura se Allegri gli dicesse: Monto, stasera sei in panchina: gioca Nocerino!".

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  82. Se poi gioca e ne pigliano una serqua, come probabile, rimpiangerà che non abbian fatto giocare Nocerino.

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  83. Sul Mondiale del 1978 mi sembra che tu sia un po' di parte, Deyna. Il 6-0 al Perù fu più che sospetto, in realtà, mentre in finale il nostro Gonella lasciò impunemente che gli Argentini picchiassero di santa ragione gli Olandesi (perché guarda che, quanto a gioco duro, sporco e scorretto, Argentini e Uruguayani non sono secondi a nessuno, altro che gli Italiani).

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  84. Il Fighetta, caro Lud, ha un'ambizione ingenua, da parvenu, da cafone che vede la grande città per la prima volta. Dovremmo cercare di spogliarci dei sentimenti teneroni che proviamo per lui, a volte, e forse valutare che, ben al di là dei quattrini, lui voleva Milano davvero per le city lights, per dire ai nipoti di aver giocato al Nou Camp, perché il Milan ha la prima pagina della «Gazzetta» e lui è uno di loro e c'è la sua foto, perché ci sono tutti quei trofei che luccicano in bacheca, perché è «una piazza importante», perché «c'è più risonanza», perché il Cavaliere mi ha dato una pacca sulla spalla. Insomma, Fernandel davanti alla caissière du Grand Café: scemo, mica infame. Propongo a tutto il sitollock questa virata di giudizio nei confronti del Fighetta. Fighetta è uno scemo integrale, non è responsabile eticamente.

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  85. blimp, più che altro direi che è un debole che segue i consigli di una scema integrale (nel senso che dici tu) e di due volponi eticamente scorretti.

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  86. Ah, comunque la migliore è la bruna in alto a sinistra (per chi guarda)

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  87. Ne bastavano 4, perchè ne doveva lasciar passare 8? Già ne lasciò due di margine, non si sa mai. Due partite che decidono l'accesso alla finale in base alla differenza reti non giocate in contemporanea è roba da Burundi, altro che Argentina. Volevo vedere se era il contrario se non cambiavano gli orari. Da allora mi pare che ci sia la regola che tutte le ultime partite dei gironi devono essere in contemporanea. Sembra che ci fu addirittura un accordo tra i governi, con scongelamento di fondi peruviani bloccati in Argentina. Per il momento politico che c'era l'Argentina doveva vincere quel mondiale per il governo argentino.

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  88. Sia icche gli pare, o un s'è trovato di meglio? E allora che vada a fanculo, lui, pallevicine (che ha protestato per un articolo che gli scrissi contro), i'bianchini e la starlette. ma perchè vu ci pensate sempre? e vu sembrate una banda di mariti becchi.

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  89. Se la partita fosse stata combinata, e col Brasile che non poteva rimediare in contemporanea, non sarebbe mai finita 6-0, risultato tennistico che può dare adito a sospetti. Nei panni dei combinanti, mi sarei fermato al 4-0 necessario, o al più difficilotto da eseguirsi 5-2 [mi pare fosse quello che ci voleva per passare, minimo]. Del resto, con un Perù più motivato il Brasile aveva vinto 3-0, l'Argentina ha solo dovuto premere un po' di più sull'acceleratore...Il fatto è che l'Argentina aveva un regime tra i peggiori, e la sua vittoria non è mai andata giù a nessuno, per questo si sono inventati le favolette. Con questo naturalmente non giustifico Videla, ma se volevano contestarlo dovevano disertare il Mondiale, non appigliarsi a queste minchiate. Piano a dare la qualificazione del Barça cosa fatta, le cose scontate non mi lasciano mai tranquillo, e in difesa non sono poi impenetrabili, davanti a El Sharaawy e Balotelli. 

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  90. Ah, ha protestato pure! Certo che lui e il Fighetta fra gozzuti si sono intesi.

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  91. O che c'hai, lo ius primae noctis?

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  92. Si può avere il link dell'articolo, Jordan? Io godo anche retroattivamente, non nel senso antoiniano.

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  93. Deyna, non chiedo il tuo parere sulle Falkland ahahaha... recentemente ho visto una cartina turistica dell'Argentina in cui queste isole erano colorate dello stesso colore del loro Paese pr far vedere che ne fanno parte. Oltre ad essere chiamate Malvinas, ovviamente, la capitale era segnata come "Puerto Argentino", anziché Port Stanley. 

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  94. O Deyna o che ti sembra impenetrabile i'Milan con Mexes, Bonera, Abate e Di Sciglio? E' vero che ni' calcio tutto può succedere, ma qui le partite le son due e Berlusconi un n'è mica Videla, o co' icche li paga?

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  95. Il calcio non è il tennis, la vittoria è sempre incerta. Se il Pescara ha vinto a Firenze, il Milan può far fuori Messi. Ma gli juventini gioiranno. A Montolivo non penso proprio Jordan, figuriamoci! Mi sembrava simpatico rievocare stasera la sua famosa battuta su Nocerino al Camp Nou. Incidentalmente voi pensate che io sia un nostalgico di quella Fiorentina. A me invece piace soltanto veder giocar bene e Montella & Co. appagano questo mio desiderio completamente, per cui il passato preferisco storicizzarlo.

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  96. Secondo me lo sottovaluti il Fighetta, Colonnello, io sono per mantenere il giudizio originario.
    Le "ambizioni" che descrivi, per quanto da parvenu, si potevano anche capire, se apertamente dichiarate. 
    E' il modo in cui le ha mascherate, prima con una falsa incertezza, poi con motivazioni che hanno contribuito a demotivare e sfasciare un'ambiente  che invece lui aveva il dovere di tenere unito e motivato, che rendono spregevole il suo comportamento e rendono lui ai mie occhi (e non solo miei) imperdonabile.

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  97. Bada che banda di ungulati, parlan male del più grande centrocampista europeo e della fidanzata che non c'entra nulla, fuffi che non siete altro! Gat save De Pin!

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  98. Bisogna che lo trovi, era un "pungiglione" una rubrichetta in cui pungo chi se lo è meritato nella settimana e lui quella volta fece delle dichiarazioni, sul caso Montolivo, che si meritò l'articoletto. Non gradì e qualche giorno dopo rifiutò un'intervista allegando che non se lo sarebbe mai aspettato, che ci considerava amici (lui ha fatto anche il giornalista del Brivido ai tempi del GAT credo) etc...etc...

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  99. La battuta tua ci stava LZ, tanto è vero che sono andato in scia, il post seguente era più che altro rivolto a quello del Colonnello sul "Fighetta".

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  100. Viatalogy... ahahahahahahahahahahah! Stai tornando in forma per il challenge al sanfredianino. Vedo che la mia proposta di mitigazione della pena al Fighetta non ha riscontrato successo. Bene, allora, vada per l'Infame e non se ne parli più. Anto... ahahahahahahahahah! Il Patriarca, invidioso di voi giovani, crede di imporre diritti feudali, rendite di posizione... ahahahahahahahahahahah! 

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  101. Eccolo Deyna, non ti ho fatto nemmeno aspettare tanto. E' dei tempi belli dell'andata, quando il Milan ci leggeva la targa da lontano ed il suddetto fece le dichiarazioni che han dato  lo spunto all'articoletto;
    Il pungiglione:

    E’ tempo che la puncicata la
    volevamo dare ai procuratori di Montolivo ed ora che uno di loro Carlo
    Pallavicino, che si dice tifoso viola, viene proprio da noi a riparlarne, se la
    prende. A domanda risponde: “Se un anno e mezzo fa Montolivo avesse avuto la
    sfera di cristallo, e avesse potuto vedere la Fiorentina ed il Milan di oggi,
    avrebbe rinnovato coi viola?

    Pallavicino «Il discorso del Milan
    è a lungo termine, sarebbe riduttivo limitarlo a questo momento. Per quanto
    riguarda la Fiorentina, sono certo che la trasparenza attuale avrebbe
    semplificato enormemente il rinnovo. Anzi, credo che non ci sarebbero state
    difficoltà, con la volontà di trasparenza totale che regna oggi in casa
    viola».  La domanda ci sta, è anche un
    po’ malignotta. Chi è il tifoso viola che un pochino non ci gode delle
    difficoltà del Milan e del (molto) ex-beniamino che se n’è andato per alzare
    l’asticella e che per passarci sotto, oggi, deve andare pancia a terra? Fuor di
    metafora è cinque punti indietro in classifica ed in piena zona retrocessione.
    Però la risposta non ci piace lo stesso, tende a scaricare tutte le colpe su
    chi non c’è più che, le sue, le avrà anche, non ne dubitiamo. Però di là chi c'era?  una controparte che aveva un disegno ben definito
    appunto nella direzione di “alzare l’asticella” fregandosene della Fiorentina,
    dei suoi interessi e dei suoi tifosi. Avremmo trovato più onesto prendersi le
    proprie di responsabilità, senza cercare di rivogare tutto sugli altri. Non ci
    crede nessuno e, comunque, ormai, conta poco. Se il discorso è di lungo
    termine, sperate che l’asticella torni ad alzarsi, ma alla svelta, perché se ci
    mette troppo voi potreste trovarvi, nel frattempo, col vostro “poulain” di
    nuovo altrove, per esempio a Bergamo. Ai tifosi viola lasciate invece sperare
    il contrario, non per cattiveria ma perché il Milan è un avversario e vederlo
    con  l’asticella ciondoloni ci fa solo
    piacere.

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  102. La guerra delle Falkland fu un'avventura suicida e velleitaria della giunta militare per consolidare il proprio potere interno. Nonostante ciò il governo italiano di allora non aderì alle sanzioni economiche contro l'Argentina, decise dalla Comunità Europea, per le decine di milioni di italiani o figli di italiani che sono cittadini argentini, tra i quali, non pochi si sono fatti onore nel calcio argentino e nella nazionale argentina, come dice giustamente Anto.

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  103. Jordan, ma da Bordighera non ti arrivò niente, nemmeno un lancio di matterello? E da Parma, una barattolata di caponata di Giorgio no? E pensare che ci siamo presi di ungulati per anni mentre questo ruffiano girava al largo, evitava i cazzotti briachi alla cieca di Cagaldo, che gli scompigliano le mèches, nonché la rituale accusa di disonestà intellettuale da parte del Dubbio non ancora disossato nel nick, riservando gli attacchi al «Brivido». V.F.C., Jordan!

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  104. Non spezzo una lancia in favore del fighetta, spezzerei qualcosa alla di lui compagna ma non sono le reni. Detto questo, gli ultimi due anni viola sono stato un travaglio mensile con parto plurigemellare, ci sta che se una strisciata bussa alla tua porta, tu e i tuoi procuratori accorri per aprirla, vuoi per il blasone, vuoi per la famiglia alle spalle (economicamente) vuoi perché i palcoscenici, notoriamente, non sono gli stessi nostri anno dopo anno; insomma gettargli la croce addosso ce ne vuole. Alzi la mano chi, a Giugno, dopo gli ultimi due anni così miseri e sofferenti si aspettava 18 nuovi, 23 con Gennaio, innesti e che la squadra fosse capace di un simile campionato. Io no. Speravo in una svolta, che c'è stata, perché i DV non sono una famiglia che s'ispira a De Coubertin quando scende in campo per far qualcosa ma neanche immaginavo che scegliessero un DS coi contro fiocchi, che prendessero il miglior allenatore emergente del momento, che riuscissero a disfarsi di tanta fuffa per rimpiazzarla con giocatori forti e pure di blasone internazionale, anche ad essere ottimisti sfrenati il processo di rifondazione necessitava di un paio d'anni, al termine dei quali c'era da ringraziarli di nuovo per averci tirato fuori dalle secche. No, ci sono riusciti in meno di un anno. Montolivo si è comportato male ma un aiutino l'ha ricevuto, in quel momento, anche da chi doveva o poteva prospettargli questo deciso cambio di rotta, e questo non è avvenuto. Probabilmente non avrebbe rinnovato lo stesso e avrebbe fatto la sua scelta ma più di così non andrei oltre nel ricordarlo. Non abbiamo motivo né per rimpiangerlo, né per deriderlo.
    Opinione mia, beninteso. 

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  105. Con i procuratori, con la Branchini Band ce l'ho sempre avuta, Colonnello, e non gliele ho risprmiate mai neppure qui. Per Montolivo sono più sulla linea di Leo, ma ora che è a strisce è un nemico, anche lui.

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  106. Ho finalmente visto questo Barcellona di cui alcuni mi avevano detto bene: una mezza delusione. Mi sembra l'imitazione volenterosa ma scolastica e sgonfia della Fiorentina. Quel Messi, che i compagni cercano ossessivamente, si vede che ha studiato i video di Ljajic ma siamo lontani dal modello. Interessanti i movimenti dei centrocampisti ma insomma il confronto è schiacciante in favore di Pek-Borja-Aquila: però col tempo, soprattutto Iniesta può venire su bene, Xavi non lo so, Fabregas farebbe la terza riserva da noi. Quell'Alves che dicono che vorrebbe venire a Firenze dovrà mangiarne di pastasciutta, mentre Piqué e Puyol non valgono in due il solo Rodri. Forse forse cambierei il portiere col nostro, ma andrebbe rivisto impegnato in frangenti più impegnativi. Comunque è bello vedere che anche squadre straniere di non primo livello prendono a pietra di paragone la Viola stellare.

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  107. Vero Blimp, il vero Barcellona ha la maglia viola. Questo è spento, moscio, in definitiva noioso. E non possiede neanche la metà del nostro dinamismo. Il Milan lo punirà probabilmente, ma senza strafare. L'impressione è che se questa è la Champions ci possiamo già stare. Unica notazione: forse talora anche Montella potrebbe puntare al pareggio, se lo fa anche il Barcellona.

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  108. Il Fighetta gioca bene da un po', purtroppo, e l'ha fatto anche stasera.
    In ottica Champions, per noi la vittoria del Milan di stasera è una buona notizia.

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  109. Barcellona deludente oltre l'immaginabile, Milan tonico e forse pompato che correva il doppio e risultato più che giusto. Questo non è tiki-taka ma titicche-titocche del peggiore, senza saper accelerare, senza idee e senza un centravanti di stazza che possa risolvere quando non hai fantasia e velocità nei quindici metri. Non han fatto un tiro in porta. Anche Messi diventa uno qualunque quando accanto hai il nulla e gli avversari si moltiplicano d'intorno. Per noi confermo Antoine Rouge, grande notizia, se il Milan va avanti vinciamo un terno al lotto, perchè questi impegni così intensi si pagano. Dal derby potrebbero venir fuori le prime sorprese.

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  110. Un Barcellona spento, sembra una squadra in declino. Si tratta di vedere se s'è trattato di un episodio.Irriconoscibile anche Messi.

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  111. Comunque, e adesso fuor di scherzo, grande prestazione difensiva del Milan, gran preparazione all'incontro, grande merito ad Allegri per la minuzia, difesa feroce e attentissima con raddoppi costanti e intuitivi, presidio degli spazi inappuntabile, Montolivo in ottima serata e come si definisce lui davvero duttile con belle sventagliate per le ripartenze ma anche con controlli eleganti a ghiacciare palla e con interventi puntuali in contenimento. Gara di sostanza bestiale di Boateng, di esperienza e di intelligenza esemplari di Ambrosini, El Shaarawy ansioso e un po' strafalcionico nel primo tempo ma raddrizzato e infine decisivo nella ripresa, difensori insuperabili, nel complesso solo Pazzini osceno (ma con rabbia). Un  Milan che vada avanti in Champions è una buonissima notizia, alla stretta negligeranno il campionato che non possono vincere perché nel DNA delle grandi squadre c'è, come per i cani quella del cervo coi palchi, l'immagine del coppone con gli orecchioni. 

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  112. Colonnello il Milan ha giocato una grande partita in contenimento ed è vero, ma il Barcellona se crede di giocare una partita di Champions a quei ritmi è giusto che schizzi fuori. Temo che là sarà ben diverso, se no vuol dire che il ciclo è davvero finito con Guardiola o che hanno smesso di prenderle.

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  113. Milan che vince netto sul Barcellona formato noia, senza uno sbocco interessante davanti. Sembra che ad alti livelli si stiano prendendo le misure al gioco di passaggi fitti tipico dei catalani. Concordo con Antoine su grande prestazine di Monto, ormai facciamocene una ragione, lo scorso anno è il meno significativo nelle prestazioni diRiccardo.concordo meno che siaunbene per noi questa vittoria del Milan. Penso che non faccia altro che aumentare autostima ed esaltazione in un momento dove dopo acer agganciato il terzo posto potrebbero avere entusiasmo per proseguire. Una grande botta ed elominazione potrebbe portare depressione e scoramento. Comunque ad oggi quesro Milan ha alzaro l'asticella e viato l'attacco ci è superiore...

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  114. Io sono un simpatizzante del Barcellona fin dai tempi di Maradona, Schuster, Marcos e Carrasco, ma stasera ha meritato di perdere anche solo per l'orribile maglietta che ha indossato.
    La disamina tattica l'ha fatta il Colonnello, aggiungo che il Milan e' tradizionalmente squadra che si esalta in contesto europeo.

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  115. In tv si parla di "partita perfetta" ma direi che è tale solo sul piano del risultsto, gran gioco non ne ho visto. Viene da pensare che con pochi innesti la Fiorentina potrebbe gia' fare la sua figura a quei livelli e soprattutto potrebbe divertire con un gioco di gran lunga più spettacolare e organizzato di quello dello stesso Barcellona visto oggi. Unico accorgimento da tener presente: Montella deve imparare che esiste anche il pareggio. Al momento lo ignora. Alla sua voglia incontenibile di vincere dobbiamo straordinari successi ed evitabili batoste. Impattare senza rinunciare al bel gioco, intendiamoci, ma con attenzione a come evolve la gara e sfruttando il tener palla per addormentare il gioco e non solo per alzare il ritmo.

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  116. Anto, Las Malvinas son Argentinas! Naturalmente l'operazione dei colonnelli fu un suicidio propagandistico, senza possibilità di riuscita. Tra l'altro [cosa estremamente secondaria, d'accordo] compromise l'esito dei Mondiali '82, dove giunse una squadra ancora sotto shock [in quella guerra tra l'altro morì un fratello o un cugino di Ardiles, ora non ricordo esattamente]. Hai avuto tempismo, perché è una situazione che sta tornando di attualità. Presto faranno un referendum - dall'esito scontato, perché lì ci han messo tutti discendenti dei coloni, e ho anche dubbi sulla regolarità del tutto - l'Argentina punta sull'appoggio del Sudamerica e dell'Onu, che sta cercando di smantellare i vecchi residui coloniali.

    http://www.mauriziocampisi.com/si-scrive-falklands-si-legge-malvinas/

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/03/malvinas-guerra-fredda-argentina-regno-unito-colonialismo-e-finito/460482/

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  117. Partita perfetta, Lud, di disinnesco. Davanti hai una squadra dai valori tecnici spaventosi, se riesci a tenerla a ritmi bassi e a ripartire in freccia hai fatto una partita perfetta e il Milan l'ha fatta. Io penso, contrariamente ad Orcio, che la Fiorentina valga più del Milan che si lascia preferire (da gennaio) solo per il centravanti, ma la mentalità di big fa loro realizzare imprese come queste e, con supporto arbitrale, li tiene a galla in campionato per la Champions. Ma già contro l'Inter, vedrai, pagheranno lo sforzo: pareggio nel derby e noi a riagguantarli. E poi avanti tutta in Champions, che è solo manna per noi. Quel che dici, però, Lud, apre al rammarico: anch'io sono convinto della grande qualità dei nostri, ma il portiere e il centrattacco ci hanno separato da sogni più ambiziosi degli attuali e non era inevitabile che così fosse. Un'ultima spigolatura: il fallo di mano, a braccio teso, ha viziato il primo gol, c'è poco da fare è il Culo di Berlusconi, che speriamo abbia esaurito le prestazioni prima di domenica.

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  118. Il Barcellona oggi voleva chiaramente pareggiare, o, meglio, voleva durar poca fatica e gli bastava anche il pareggio, per questo ha cercato di addormentare la partita, ma ha perso. Nel calcio d'oggi senza ritmo, senza velocità, si va da poche parti. Puoi cercare poi di rischiare meno o di più, ma concentrazione, pressing, raddoppi di marcatura, attacco degli spazi, sforzi di stare corti e quindi di correre tutti ci devono essere comunque. la Fiorentina ha giocato la partita perfetta con l'Inter ma aveva giocato una partita orrida solo una settimana prima.

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  119. Il Milan è cresciuto moltissimo ed oggi è una squadra temibile, ma che ci sia superiore non direi: lo vedo sotto in due reparti su tre e quanto all'attacco vediamo cosa combina quello che avrei spedito a Torino.

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  120. Come temevo, il Milan ha vinto. Facendo una partita di orribile catenaccio, segnando il primo gol grazie a un incredibile "muro" di Zapata non sanzionato dall'arbitro, ma ha vinto. Barcellona irriconoscibile, lento, prevedibile, senza grinta, e senza movimento in attacco. Senza quello, e senza centravanti, impossibile far gol, a meno di non azzeccare il tiro da fuori o qualcosa su calcio da fermo. Sul 2-0 a favore del Milan, la gara di ritorno si fa veramente difficile. Difficile anche dire se c'è stata sottovalutazione dell'avversario, che si sperava di tenere inchiodato a un comodo pareggio giocando in surplace, o se sia davvero iniziato il prima o poi inevitabile declino. Per me era iniziato già da un anno e oltre, ma i grandi colpi di coda [vittoria dell'Europeo da parte della Spagna] mi ci avevan fatto ripensare. Buona prestazione di Montolivo come centrocampista di contenimento, ma non ho visto tutta questa qualità nei rilanci.

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  121. Mah, mi pare di non aver visto nè un gran Milan nè un gran Montolivo. Ho visto solo un Barcellona presuntuosetto, con Messi che rientrava davanti alla sua difesa non si sa a far cosa.
    Se il Barcellona va fuori, comunque, aumentano le probabilità dei gobbi di vincere la Champions, quindi spero che fuori non ci vada.

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  122. Che le Malvinas siano argentinas non ho il minimo dubbio nemmeno io. Che cazzo c'entri l'Inghilterra laggiù Dio solo lo sa. Sarebbe come se dicessero che la Sardegna è americana (Oddio, lì qualche base c'è).

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  123. Io aspetterei. Secondo me al ritorno li massacrano. Ma comunque complimenti ai giocatori del Milan perché hanno fatto veramente una partita al limite con una intensità incredibile. Per il terzo posto il Milan è favorito, ma se la Fiorentina è quella di domenica ce la giochiamo fino alla fine.

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  124. Avessimo fatto noi la partita del Milan contro il Barcellona non leggerei tutti questi commenti tiepidini, addirittura l'orribile catenaccio descritto da Deyna. Ma quale catenaccio se il Barcellona non ha tirato in porta! Abbiati non si è sporcato i guanti, tiri nello specchio degni di nota zero. E si che il Barcellona era il solito fino alla trequarti, palla nascosta, a loro, a cercare l'ultimo guizzo o passaggio in profondità per dilagare ed invece nisba, e bene gli è andata a non prendere il terzo. Montolivo più lo si gufa più gioca bene, e lo sta facendo da qualche mese, anche da prima dell'arrivo di Balotelli, se non sono stati inghiottiti dal fondo classifica è anche grazie a chi ha tirato la carretta nel periodo difficile. Tanto di cappello ad Allegri, con la valigia in mano a Novembre, ben saldo e confermatissimo oggi. I rossoneri si esaltano in europa, certe squadre hanno nel DNA certi attributi, certe caratteristiche, come la ferocia juventina, loro quando sentono la musichetta diventano squadra che possono battere chiunque, così come farsi eliminare come polli talvolta. Che noi siamo superiori a loro è ancora tutto da dimostrare, me lo auguro, ma ne riparliamo a Giugno quando sarà la classifica a certificarlo, di sicuro se vanno avanti, e non è detto, perderanno colpi in campionato e questo è un bene, di negativo c'è che simili prestazioni esaltano il gruppo e forniscono motivazioni e stimoli dei quali faremmo volentieri a meno. Il campionato è un'altra cosa, magari una bussata dall'Inter li rimette al posto e gli toglie qualche certezza ma più che guardare in casa d'altri preoccupiamoci del Bologna, come si è visto stasera, è bene non dare per scontato nulla.

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  125. E' stata un'appropriazione assurda, Jordan, anche nella logica coloniale dell'epoca...

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  126. Io son sempre stato convinto che questi mercoledì di Champions si paghino, in termini di energie psichiche, più che muscolari, e perchè qualche aiutino credo lo piglino quasi tutti, ed il dopo-aiutino è sempre duro da smaltire. Per questo spero che vadano avanti, perchè la partita dopo in campionato la pagano. Nonostante quell'Inter disfatta che abbiam visto a Firenze non mi meraviglierei se il derby avesse un risultato imprevisto. Speriamo perchè oggi ho più paura del Milan che dell'Inter per la corsa al terzo posto.

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  127. Leo, ciò non toglie che abbian fatto catenaccio...Che poi il Barça fosse loffio e irriconoscibile, specie davanti, è altro discorso. Il catenaccio definisce l'atteggiamento di squadra, mica la riuscita degli altri, al limite si può dire che lo han fatto bene, visto che il Barcellona non è stato pericoloso. Quanto al confronto con noi, è inevitabile parlare di arbitri: con arbitraggi regolari, saremmo ancora avanti, poche palle, certe cose non bisogna aver paura di dirle.

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  128. Quale orribile catenaccio Deyna? il Milan ha fatto la partita che doveva fare e l'ha fatta al meglio, correndo il doppio di un avversario sgonfio e presupponente che sembrava la peggior Fiorentina da titicche-titocche prandelliana.

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  129. Io ho sempre avuto più paura del Milan Jordan, soprattutto adesso che Milito si è rotto. Al terzo mese di campionato non li consideravo più un pericolo, hanno rifondato, o dismesso eh eh eh e gli ci sarebbe voluto un anno di assestamento, ed invece, non so come, grazie a quel fenomeno del faraone sono tornati quassù, e adesso li togli male dall'equazione, peggio della Lazio e dell'Inter con le quali avresti potuto giocartela, con loro meno, CL permettendo. Se vanno avanti mollano l'osso, devono; se vanno fuori credo che sarà impossibile per noi il terzo posto. Ma più di scrivere "siamo più forti, più belli e ganzi" pensiamo a una partita alla volta, non è che siamo infallibili pure noi, e comunque ben distanti dal Barcellona ancora, nonostante ci si possa illudere di essergli vicino.  

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  130. Questi mercoledì di solito si pagano, è vero, ma l'Inter e il suo allenatore mi sembrano troppo allo sbando per poter fermare l'entusiasmo del Milan di questo periodo.

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  131. Deyna contando i goal fatti e le occasioni avute dal Milan crolla inesorabilmente la teoria del catenaccio. Ti consiglio qualche quotidiano sportivo domani e dimmi chi userà quella parola, quell'atteggiamento tattico che sottolinei. Segnalamelo. 

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  132. http://www.youtube.com/watch?v=HONchTm9dfM

    Propaganda '78, che belle queste perle d'archivio...

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  133. Il Milan ci era inferiore fino a qualche settimana fa, quando è sì stato auitato dagli arbitri. Oggi, complice una condizione fisica invidiabile e non sorprendente pensando ai soliti trend di Allegri, ci è superiore perchè davanti conta un potenziale esplosivo, con Balotelli che non gioca la coppa ed è fresco per il campionato. Possiamo sperare che qualche post coppa lasci il segno, ma il fatto che abbiano preso Balotelli inabile per la coppa la dice lunga sul fatto che puntano a tutti i costi al campionato e se continuano con questo trend li vedo lanciati fino anche al secondo posto. Unica speranza per noi che i nostri abbiano passato il periodo di flessione e che il Milan sia oggi al top, sgonfiandosi fra qualche settimana (aiuti arbitrali permettendo). Con questo spero che domenica a Bologna la Viola dia un segnale importante andando a vincere al Dallara per infilare una sequenza come quella del girone di andata che ci fruttò la scalata ai piani alti arrivando al secondo posto. Ora non si possono avere cedimenti, occorre continutà di risultati....

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  134. Leo, sui giornali milanèsi e italiani domani nessuno parlerà di catenaccio, inutile che li apra.

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  135. Allora leggi quelli spagnoli eh eh eh sono a parlare di catenaccio, di campo di patate e di falli di mano.........

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  136. Se scrivono queste cose, non ho niente da eccepire, tutto vero. Magari farebbero bene a non dimenticare di scrivere anche che il Barcellona non è quasi sceso in campo...

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  137. Giocare bassi e con grande intensità non è mica proibito dal regolamento nè disonorevole. Per me, breriano di origini, è, anzi, alla fine la tattica che, in termini probabilistiche di successo, premia di più perchè rende difficili le cose agli altri e le facilita a te quando riparti. Però bisogna giocar bene, in quella filosofia di gioco, come ha giocato bene il Milan ieri. Compatti aggressivi, veloci e pronti a ripartire. Se Abbiati non ha fatto una parata e Valdez ha preso due goal, tra l'altro belli (a parte il fallo di mano sul primo sull'involontarietà del quale si può discutere ma io starei con l'interpretazione arbitrale) c'è poco da discutere il Milan ha meritato di vincere. Il resto son piagnistei di sconfitti. Se il Barcellona ha dato l'impressione di non essere sceso in campo un po' sarà stato anche superiority complex, all'inizio, ma poi è stato molto merito del Milan che non l'ha fatto giocare.

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  138. Orcio il Milan dovrà giocare ben altri tipi di partita e non potrà ripetere l'intensità di quella di ieri. L'ho visto giocare in campionato e raramente mi ha convinto. Balotelli ha fatto tre gol ma due su calcio di rigore, tutte vittorie di misura ben lungi dal dominare. Quando deve attaccare lui dietro è tutt'altro che solido, a centrocampo il migliore è Montolivo con nonno Ambrosini. Insomma non mi sembra la fine del mondo anche se è squadra che per mentalità e, malignamente, per valore aggiunto dal Milan Lab, può raggiungere picchi di rendimento agonistico importanti quando serve. In campionato però ci vuole la continuità ed il grosso vantaggio che hanno son la panchina gialla.

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  139. Che Balotelli si sia accomunato entusiasticamente al coro «chi non salta nerazzurro è» è la prova della sua immedicabile imbecillità e non credo che gli porterà bene, per il derby. Tralascio il fatto che uno che dedica il tempo che lui dedica alla fighetteria di look è preoccupante per qualsiasi allenatore. Ad ogni modo quei grulli che lo attorniavano, compreso Robinho, coi loro salti, coi loro spintoni e coi loro sussulti hanno, a un certo punto, scoperchiato una boccia dell'ultima passera del Balo e di ciò sono loro grato.

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