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venerdì 22 febbraio 2013

L'idraulica della manovra

Il segreto è lo scarico palla, lo smaltimento cioè del pallone verso l’isola viologica più vicina, libera e capace di ricevere, perché la differenza la fa la differenziata, e quando tutto questo defluisce senza intasamenti di sorta vengono fuori partite come quella con l’Inter, che invece accumula calcio spazzatura grazie ad un allenatore che attua la stessa politica della Rosa Russo Iervolino. E’ quindi determinante avere accanto l’idraulico, quel trombaio che invece non è consigliato avere in casa quando noi siamo in trasferta, insomma quello che ti suggerisce sempre il passaggio giusto del tubo, e non uno che non è ne carne e ne pesce e non capisce un tubo, e il primo che mi viene in mente è Montolivo, ci vuole sempre un raccordo tra una parte e l’altra della manovra, e dicevo Montolivo perché lui il raccordo l’ha ingoiato e adesso sembra che abbia un gozzo chissà come, perché se il raccordo risulta quello giusto si riesce a  mettere in piedi quello che è un impianto di gioco a regola d’arte. La Fiorentina ha tutte le pendenze giuste e nessuna con le banche, a differenza dei divulgatori della pontellizzazione che hanno dovuto usare bocce e bocce di idraulico liquido per far scaricare nelle fogne la teoria ristagnante del loro pensiero acquitrinoso, e i saponi per lavare lo sporco di qualche nostra sconfitta sono ecologici, sgrassano velocemente l’unto rimasto attaccato al risultato negativo, ma non inquinano un programma di crescita progressiva che prevede un ulteriore rafforzamento della squadra portandola da una SPA sana ad un grande Gruppo che dovrebbe consacrare l’egemonia del bel gioco con l’innesto di altri grandi interpreti, da Marsiglia si vocifera che uno potrebbe essere il più classico dei top player che dispenser giocate avvolte dal profumo del campione,  tra l’altro l’unico capace di rendere il gioco ancora più fluido, diciamo addirittura liquido come appunto può fare Sapone, e dopo il cugino di Drogba sembra siano state messe le mani anche sul nipote di Kenny Dalglish, un vero fustino, un giocatore che gli esperti assicurano ne valga due, e infatti l’avvoltoio Galliani ha subito provato a darci due fustini come Montolivo e Pazzini in cambio di Dash, ma Della Valle si sa che è un pontellizzatore ma non certo uno scemo e alla fine s’è tenuto il suo. Domenica intanto, visto l’assenza di quella saponettina da viaggio di un Pizarro, tutto sembra remare contro, si vuole mettere alla prova la nostra idraulica di gioco, ma soprattutto lo scarico, con montagne di neve che nella notte si dice saranno sostituite dal Gat con schiuma di rabbia di chi ci vuole male per cercare di intasare la fluidità meravigliosa del nostro gioco, tutto bianco poi il giorno dell’esordio dal primo minuto di Sissoko, che non ci sembra proprio un pensiero carino visto che risalterà come un catarifrangente nella notte, ci permettiamo di dire che ci sembra una situazione atmosferica quantomeno razzista. Comunque sia niente paura, la macchina va in automatico come una lavanderia a gettone, lava, smacchia e asciuga bucati, e noi siamo lì a chiaccherare del più e del meno, se è meglio Maradona o Messi, Della Valle o Tutunci, mentre aspettiamo il terzo scudetto, e per far si che tutto avvenga nel più breve tempo possibile, e che non inquini menti o intasi scarichi già compromessi come certe vene che dovrebbero portare del sangue al cervello, usiamo il Bio Presto.

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