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domenica 24 febbraio 2013

Quel pomeriggio di un giorno da cani

Una regia nevosa più che illuminata come quella di Lumet, che pur chiamandosi Sidney non era affatto australiano ma di Philadelfphia, quello che purtroppo succede anche al povero Romulo che è nato in Brasile ma che alla fine ha lo stesso sapore calcistico di uno di quei troiai spalmabili tipo il Philadelphia. E proprio grazie a quella regia nevosa il pomeriggio ci presenterà la ciotola vuota, senza emozioni e con l’osso di una passione all’osso sotterrata nel giardino del cane del vicino che invece mangia e scodinzola la sua bandiera. Quel pomeriggio di un giorno da cani, spiazzato come dopo un rigore piazzato in mezzo al rigore dell’inverno, praticamente un inferno, un pomeriggio passato ad ascoltare i mugolii di piacere che provengono dalla stanza accanto, e noi invece con lo sguardo perso come l’ultimo cellulare, con la speranza almeno che quei mugolii non siano  per il godere di una vittoria ma quelli di una partita della Sharapova che geme come su un set porno. Forse dovremo dare retta ad Antoine e farsi un irlandese invecchiato, sorseggiato lentamente mentre fuori piove, mentre insomma piove sul bagnato, scacciando da quel maledetto pomeriggio da cani anche l’ambiguità di un irlandese che è solo imbottigliato e non incaprettato, un whisky torbato che non sguazzi nel pensiero più torbido ma in quello di una Sharapova che geme dallo sforzo. Forse insieme al confortante whisky di Antoine dovremo dare retta anche a Vitalogy e così sfilare dalla libreria la sua Bibbia per rileggere la storia recente della Fiorentina, una bella ripassatina sempre utile in mancanza di una ripassatina più mugolante, aspetttando così che stasera nel derby di  Milano “passatina” ci mostri di essere per il Milan almeno determinante come lo è stato per noi quando ha deciso di non rinnovare, lasciando finalmente il nostro centrocampo in balia di centrocampisti veri e non di quelli che hanno bisogno della balia.  Con il muso appoggiato in terra e gli occhi tristi come quelli di Stramaccioni dopo che Montella gliene aveva cantate quattro, aspettiamo che ritorni il campionato, quello che per noi sarà il vero martedì grasso anche se al freddo delle venti oltre a quello dei venti gelati di certe decisioni partorite da menti ibernate dentro a quella che all’apparenza sembra neve ma che in realtà è forofora. Torno dentro la cuccia di questo pomeriggio di un giorno da cani, che guardando alle altre con un occhio non certo benevolo potrebbe diventare anche da gufi.

126 commenti:

  1. Rispondo in breve al lungo post di Vitalogy. Se in una stagione ottengo gli ottavi di Champion battendo Liverpool, Lione e Bayern, ed uscendo per palese errore arbitrale, nonchè una semifinale di Coppa Italia (eliminazione da parte dell'Inter di Mourinho) con una rosa inadeguata a sopportare tre impegni, e infine non centro la qualificazione europea, razionalmente non posso attribuire un voto basso a quella stagione. Direi anzi che il voto è molto alto e che di più non si poteva chiedere ragionevolmente, visti i fitti impegni ed il numero e qualità dei giocatori. E viste le grandi vittorie internazionali. Per gli stessi motivi era giusto confermare la rosa ed in particolare Gilardino, avviando se mai un ricambio e ringiovanimento. Corvino che per la prima volta non poteva avvalersi della consulenza di Prandelli sbagliò tutto, a cominciare dal modo di gestire i rapporti coi giocatori per finire con la scelta del tecnico.

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  2. Ludwig, se il pilota della tua scuderia fa mezza gara tra le prime posizioni ma poi, visto che non riesce a  vincere, si incazza e, continuando a guidare, si mette a parlare con un altra scuderia e  così, distraendosi, ti sfascia la macchina, come lo giudichi?





    E se poi l'anno successivo, dopo esserti liberato di suddetto pilota, invece che liberarti anche dei rottami e costruire una macchina nuova, dai incarico al meccanico di aggiustarti quella vecchia con qualche pezzo di ricambio,ritieni che siano il meccanico, o il nuovo pilota,  i principali responsabili della scarsa competitività dell'auto?






    Io penso che i principali responsabili siano i rottami e tu che non hai avuto il coraggio di disfartene.

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  3. "E poi non ottengo la qualificazione europea" questo è da Oscar della barzelletta! Come se l'avesse mancata per un punto! Ha fatto 17 punti nel girone di ritorno! Nel suo ultimo campionato ne ha fatti 47, quattro di meno dello sciagurato Sinisa e solo uno in più della coppia Sinisa-Delio Rossi! L'ultimo mezzo campionato di Prandelli and his team è stato da retrocessione, la Fiorentina consegnata a Sinisa era in peggiori condizioni di organico e di rendimento di quella che avrebbero consegnato a Montella se non l'avessero cambiata dalle fondamenta, cosa che avrebbe dovuto essere fatta, con coraggio, allora. Chi non l'ha fatto, sia stato Corvino o sia stata la proprietà o siano stati entrambi, ha sbagliato di grosso ed il povero Sinisa che c'entra come i cavoli a merenda, si è presa addosso tutta la  merda, nonchè gli strali e l'odio preconcetto delle vedove come te. E' bravo? é un ciuco? il compito affidatogli a Firenze avrebbe visto bocciare anche quelli molto bravi quindi difficile dargli il voto per quel compito. Chi lo vuol bocciare per forza è un prevenuto. Anche perchè alla fine, in quel compito impossibile, qualcosa ha risposto e 51 punti (28 nel ritorno, undici più dell'ultimo Prandelli) li ha pur fatti. Difficile fare di più.

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  4. Allora richiamiamo Sinisa e vediamo se riesce ad arrivare dalla stazione in piazza del Duomo. 

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  5. Peccato che non hai risposto Ludwig. Ero curioso di conoscere soprattutto la tua risposta alla mia prima domanda, eh eh eh.

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  6. La tua replica è un'altra conferma che non leggi quello che si scrive. Nessuno dice che Sinisa è un grande allenatore, diciamo solo che, per quello che ha dovuto affrontare a Firenze, per quel che gli è stato dato da gestire e per l'ambiente nel quale ha dovuto agire, non ci sono nemmeno elementi per dire che è un ciuco totale come affermi con tanta leggerezza. Ora abbiamo Montella, siamo ripartiti con altra gente ed altre caratteristiche, stiamo andando più che bene, non abbiamo la minima nostalgia, di nessuno e non ci passa nemmeno nell'anticamera del cervello di sperare che ritornino, noi.

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  7. Capisco, Chiari, che per te come per altri il punto dirimente sia il fatto che Prandelli voleva smarcarsi dalla Fiorentina pur avendo ancora un anno di contratto. Credo che ragionevolmente l'unico rimprovero serio riguardi l'anno di contratto mancante, perchè la scelta di un professionista di andare altrove non si può sindacare. Anch'io avrei preferito che, nonostante le crescenti difficoltà ambientali, portasse avanti il lavoro fino in fondo e creasse le condizioni per il passaggio di consegne. Ciò non mi impedisce di valutare molto positivamente il lavoro fatto da Prandelli fino a che è stato a Firenze. E non credo che le sue responsabilità per quel che è avvenuto dopo vadano esagerate, riducendo contestualmente al minimo le responsabilità del ds e del nuovo allenatore. In altre parole io non riesco a vedere in Prandelli il colpevole del fallimento di Sinisa e Corvino. La squadra dopo l'ultimo anno prandelliano era stanca, è vero, ma poi si sono fatte le giuste vacanze, i giocatori sono tornati ad allenarsi e se il clima fosse stato quello giusto si poteva chiudere un capitolo ed aprirne un altro. Ognuno si prenda le sue responsabilità senza andare a cercare scuse! Vale in ogni lavoro. 

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  8. http://www.youtube.com/watch?v=54bY9OUo5tY&feature=share

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  9. Code ai seggi già dal primo mattino...


    Credo (e spero) saranno elezioni epocali...

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  10. Le responsabilità sono di tutti, Ludwig, ma in misura diversa e di tipo diverso.
    Prandelli ha quella originaria, e sottolineo originaria (che non vuol dire prevalente sui due anni successivi), di aver sfasciato la macchina e tradito la causa alle prime difficoltà.
    Sinisa e Corvino hanno le loro, ma considerando che li hai messi a lavorare su una macchina sfasciata non a costruire una macchina nuova.
    Quando un ciclo finisce se vuoi ripartire dopo solo un'estate, devi fare tabula rasa, e fino a che non la fai non riparti, come s'è visto.

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  11. Sfasciata perchè, Chiari? Per qualche risultato negativo ed una crisi fisica normale dopo una stagione tanto faticosa? Io non riesco a comprendere questa idea della "squadra sfasciata". Per quanto riguarda il far tabula rasa, è vero che Andrea Della Valle è molto attaccato ai suoi giocatori, ma mi pare fosse molto difficile smantellare una squadra arrivata agli ottavi, o quarti che dir si voglia, di Champions Legue. Ci voleva, questo si, un rinnovamento graduale ed una gestione tecnica affidata ad un tecnico giovane che non avesse paura di ricevere il lascito di Prandelli e si mettesse, almeno all'inizio, sulla strada di chi l'aveva preceduto. 

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  12. Sfasciata alle fondamenta sul piano tecnico, come dimostrò l'ultimo drammatico girone di ritorno di Prandelli, e poi sui piani psicologico, motivazionale,etico e morale. Ti basta, Ludwig, o ti devo aggiungere altri piani? 





    Che fosse difficile fare subito tabula rasa, sono d'accordo.




    Guarda cosa è capitato ed ancora sta capitando all'Inter da quando è andato via Mourinho, per quanto lo abbia fatto con onestà e correttezza, LUI.

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  13. A noi democratici ci toccherà fare il governo con i grillini.




    Il Colonnello andrà all'Istruzione con delega allo Sport.




    Primo provvedimento epocale:  revoca alle merde di tutti gli scudetti rubati e loro assegnazione ai legittimi titolari.

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  14. Stereotipi africaniLouis,
    ti rispondo qui e volentieri, a te.Non vorrei che Lud ti avesse
    attaccato la malattia di intravedere sentimenti che non provo: odio
    e'sinonimo di chiusura mentale, zero obiettivita' e molti preconcetti.Io
    mi limito a osservare che e'un buon allenatore, ma anche un falso,
    imbonitore di stampa e TV, per queste capacita'(quelle si'indiscusse) e'
    considerato un ottimo allenatore.Ma anche qui mi frega una bella
    s...,quello che non sopporto e'la celebrazione continua che lo vuole
    come infallibile, indenne a qualsiasi errore, quando qui ne ha fatti a
    bizzeffe,come altri che vengono invece messi al pubblico ludibrio(Lud
    quella della stazione e' il massimo del minimo,complimenti era difficile
    che ti superassi,ma ci sei riuscito)                          Sei
    neppure tu, Louis, ahime', non riesci a a riconoscere i suoi sbagli,
    allora ti metto nella schiera dei fedeli, schiera ricca che fa capo al
    presidente di stanza in Svizzera, come Blatter.
    Se
    poi torniamo sui sentimenti personali, e'vero che il mio risentimento
    di disistima e'anche reazione a queste continue e fuorvianti
    celebrazioni, perche' per mia natura simil personaggi, i ruffiani,
    imbonitori di stampa amica che tratta da lecchino, quelli che non si
    prendono mai una una responsabilita' una ma che ne scaricano barili agli
    altri, che fanno del falso moralismo ed etica, che si spacciano
    come inviati del Signore in terra per spargere il verbo, ecco questo
    stereotipo brandelliano mi risulta indigesto e insopportabile, prendo km
    di distanza da questo tipo di gentucola, e mi stanno apertamente sui
    coglioni.Gente come Sinisa, Zibi', ma ci metto pure Rivera e il nostro
    De Sisti per fare un esempio di un allenatore certamente migliore di
    sanbrandellino, non vinceranno nulla o quanto meritano, avranno nessuno
    alla stazione quando arrivano, troveranno posti sempre occupati nelle
    stanze dei bottoni e quindi si accontenteranno di qualche commento
    partita in TV private, ma certamente e' gente che di calcio ne sà ma che
    non necessariamente si vende, questa e' la gente in cui mi riconosco,
    gente che puo' guardare negli occhi chiunque, con uno spessore umano
    anni luce distante rispetto al vostro amato che, ripeto, e'un Giuda e
    come un Giuda io lo considero.
    A te, Lud, sull'argomento, non
    rispondero' piu', che hai dimostrato una superficialita' e assenza di
    obiettivita' totale,  per cui disquisire ancora e' una perdita di tempo.
     
    Lele
     

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  15. Appunto: il caso di Mourinho dimostra che la transizione da un allenatore forte e di grande personalità ad un altro può essere complessa. Ma non ho mai sentito dire ad un interista: la colpa dei risultati del dopo Mourinho è di Mourinho. Questa è una bizzaria sado-maso, una perversione tipicamente fiorentina, il solito dare addosso alle figure di spicco che hanno dato qualcosa alla città di importante. Per fortuna non è di tutti.

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  16. Dopo la soppressione dei Ministeri inutili ne verranno istituiti due nuovi, uno all'Alimentazione e l'altro alla Devozione. 




    I Ministri saranno due esperti indipendenti: AntoineRouge e Ludwigzaller.

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  17. Lele, a me pare tutto più semplice: allenare non è come giocare. A non tutti riesce la transizione da un mestiere all'altro. I presidenti sono entusiasti di aver in panchina un ex giocatore famoso perchè la piazza si fa incantare dal nome e crede che le prestazioni in panchina equivarranno a quelle in campo. Ma l'intelligenza calcistica che serve ad allenare non è il puro istinto che ti fa giocare bene. Di quelli che citi De sisti possedeva probabilmente l'una e l'altra, Sinisa e Boniek no. D'altronde De sisti anche in campo si muoveva con una intelligenza tattica che non era la stessa di Sinisa e Boniek. Del Sinisa giocatore si rammentano molti eccessi anche extra-sportivi che non depongono a favore di quella sensibilità umana di cui parli. Rivera ha fatto scelte diverse, non ha mai voluto allenare. E da quando c'è Berlusconi al Milan, ormai è una vita, non ha più neppure compiti in società.

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  18. Gli interisti non lo dicono di Mourinho, Ludwig,  appunto perché Mourinho se n'è andato mantenendo la squadra in palla sino all'ultimo minuto di gioco, e poi con onestà e correttezza, assumendosi la responsabilità della sua scelta e senza gettar fango sulla società.  Altrimenti lo direbbero anche di lui, quello che noi diciamo dell'ultimo Prandelli, non per masochismo ma per senso di giustizia.

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  19. Miha è un allenatore giovane ma anche Montella lo è e sul piano del gioco e della gestione dello spogliatoio abbiamo visto la differenza, tuttavia stiamo paragonando un genio precoce con un tecnico attitudinalmente promettente come poteva esserlo il Prandelli della sua età. Miha ereditò uno spogliatoio a pezzi e in più fece un girone d'andata con un numero di defezioni per infortunio da record nella storia viola: concluse con un ottavo posto tutto sommato onorevole per le difficoltà incontrate, considerando che dal primo mese di campionato i Lud e gli sdappini (per l'esattezza, quell'anormale e fallito di Gobbarry Gobbonds dalla seconda di campionato: sconfitta a Lecce per annullamento di gol regolarissimo a Kroldrup e l'edipico imbecille dei fatturati in tripudio in lungo e in largo sotto le pagelle) cominciarono ad aggredirlo senza base tecnica di valutazione alcuna, semplicemente perché veniva dopo Prandelli e quindi doveva esser cattivo, così come Delio, venendo dopo il cattivo, doveva essere buono, e infatti il Pugile fu difeso da qualche squallidissima testa di cazzo (l'encefalitico e analfabeta Multinick Locke/Canterbury/ConteMascetti su tutti) fin dopo l'episodio da corte penale in panchina quand'era invece chiaro già a gennaio che aveva perso la trebisonda. La situazione di piazza fu resa definitivamente ingestibile dal pavido (diciamolo) attendismo di ADV il quale non volle disfarsi della tabe dei Cinque Senatori, che un cretino come Kunz Pettifogger ancora rimpiange (evidentemente perché ci avrebbero portato in B, come sperava lo Pseudosenese per avvalorare la soluzione-Tutunci), nonostante Magic Raven (quello che sa fare solo plusvalenze e venderebbe anche la mamma senza badare ai traguardi di campo...) avesse trovato acquirenti per quattro di essi, flanellosi e frondaiolii anche per via dei venti di tempesta  spiranti a ogni velenosa dichiarazione settimanale di Prandelli che creava le condizioni del vuturismo. L'esonero di Miha fu inevitabile, in presenza di una sommossa insufflata dalle quinte colonne, o gobbi o sfigati ma per lo più gobbi e sfigati, presso un popolo bue come pochi nel palcoscenico della A: ricordo però le diffidenze di Pollock il quale, come non di rado gli è successo, ebbe ragione da solo o in rada compagnia. La Proprietà con Miha aveva creduto di ripartire dal Carattere più che dal Gioco: opzione valida se a Miha fossa stato sgombrato il campo dalle resistenze interne, come sopra ho scritto e come scrissi per tempo appellandomi a a Machiavelli (= le guerre si differiscono solo a proprio svantaggio). Di Miha ricorderemo la bontà dell'assetto difensivo, la valorizzazione di Cerci, diversi primi tempi gagliardi a volte sciupati da fragilità di tenuta nervosa della squadra nella ripresa, quando c'era da difendere il risultato.

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  20. In realtà, carissimo Lele, ho sempre cercato, entro i miei limiti, di riconoscere gli errori fatti da Cesare. Molte volte, negli anni d'oro di Fiorentina.it, quelli delle cene con persone conosciute grazie al sito e che, negli anni, sono diventate amici e con le quali tutt'oggi riesco a passare piacevoli serate, non ho mancato di muovere appunti e critiche a Prandelli. Anzi, come spesso mi capita, ero uno dei più velenosetti sempre pronto a rilevare il minimo passo falso. Mi sono sempre fermato però, così come fatto successivamente con Sinisa, al lato sportivo. Non mi pare, permettimi, di vederti fare lo stesso. Non so in base a che cosa tu affermi che Cesare sia un falso e un imbonitore, probabilmente conosci personalmente anche lui, quindi mi cheto. Per quel poco che ne so io, invece, e limitandomi quindi alle dichiarazioni, alle interviste e  a tutto quanto uscito sui massmedia all'epoca del suo lungo addio alla Fiorentina, di falso ci ho visto francamente poco. E francamente, ormai, poco mi interessa. Da quando poi non è più l'allenatore della mia amata seguo con molto distacco tutto quello che lo riguarda, anzi, essendo andato alla nazionale che ho sempre mal digerito, figurati... Penso e penserò sempre che si potesse consumare meglio quel divorzio, da parte di tutte le parti in causa. Conferenze stampa dell'allenatore, interviste alla gazzetta da parte di uno dei padroni e scommesse alla snai lanciate come sfida alla tifoseria dall'allora diesse comprese.
    Un saluto.

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  21. Direi che il post di Blimpe qua sotto, che condivido in gran parte (anche se, ovviamente per i nostri precedenti, non del tutto, eh eh eh) riassume piuttosto bene le vicissitudini di quegli anni... Discreto Blimpe, discreto... :-)))


     

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  22. Il post di Blimp è interessante e il riferimento a Machiavelli geniale e intrigante. Nego di aver giudicato Sinisa in modo preconcetto. Anni fa pubblicai una lettera ad un amico nella quale prevedevo per la prima Fiorentina di Sinisa uno scudetto. Non mi piacque come faceva giocare la squadra sin dalle prime uscite. Ancor meno mi piaceva il concetto di gioco muscolare ed il fatto che alla seconda di campionato avesse scaricato ogni colpa sui giocatori: autentica vigliaccata perchè un grande allenatore usa sempre il plurale: abbiamo vinto, abbiamo perso e non: loro (i giocatori) hanno perso, salvo poi tornare alla prima singolare se si vince (ho vinto io) o al massimo alla prima plurale. Non mi piacque il rimedio: i calci nel culo. Se li vuoi dare, chiuditi nello spoglatoio e dalli, ma non proclamarlo in sala stampa. Queste Blimp mi sembrano prove di poca intelligenza che anche il Segretario fiorentino avrebbe bollato come ingenuità o peggio.

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  23. Colonnello d'accordo su tutto fuori che sulla tua visione ottimistica di tutto quello che riguarda Magic Raven. Ha le sue colpe, anche lui, anzi, direi preminenti, nel biennio finale post prandellum giubilatum e non tanto nel mercato, dove, in mezzo ad una percentuale di vaccate ben superiore che nel passato, qualcosa di ottimo ha pur sempre tirato fuori (i portieri, Nastasic, Behrami), ma nella gestione, come responsabile ormai unico, dei rapporti con giocatori e procuratori. Che poi le decisioni di non vendere a tempo Vargas, Gilardino e Montolivo fossero solo di ADV non ne sono mica tanto sicuro, Frey e Mutu è riuscito a regalarli o no?

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  24. Paragonare l'uscita di uno che ha lasciato la squadra con tre titoli veri, non virtuali, prima in Europa, con quella di uno che l'ha lasciata a ritmi da retrocessione per un intero girone di ritorno (alla faccia di qualche risultato negativo!) è roba davvero che fa ridere. Uno ha detto di voler andare al Real ed ha trattato e pagato l'uscita, assumendosene  a viso aperto le responsabilità, l'altro si è arrotolato in mesi di mezze menzogne e mezze verità, cercando di buttar la colpa sulla proprietà, anzi rivolgendosi anche alla piazza, come è nel personaggio, contribuendo in maniera decisiva, con questo atteggiamento, allo sfacelo del gruppo. I risultati sul campo ne sono stati lo specchio. 

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  25. In cinque anni prandelliani non ricordo una volta che il santo abbia detto: "Ho sbagliato io, è stata colpa mia". I"calci in culo" può essere un eccesso dialettico, ma visto il casino di ambiente interno che gli aveva lasciato il santo, una cura urto, a discorsi almeno (non mi  risulta che ne abbia dati, invece quell'altro lo ha fatto in modovisione) poteva essere un tentativo e trovare il verso di dargli eco non è affatto prova di scarsa intelligenza.  Poi ha capito che non serviva nemmeno quello ed ha cambiato atteggiamento. Ma il malato era incurabile, ci voleva solo il bisturi ed un generoso trapianto.

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  26. In comune Prandelli e Mourinho avevano il sostegno della piazza e della squadra e la forte personalità. Mou era reduce da tre vittorie. Poi ha avuto anche lui i suoi problemi. Vorrei però tornare all'aspetto tecnico. La squadra attuale gioca in punta di forchetta ed in modo corale. Non ci sono giocatori muscolari, ogni movimento è pensato e provato in allenamento. Anche la Fiorentina di Prandelli era organizzata, e si avvaleva di giocatori molto tecnici, specialmente a centrocampo. Quella di Sinisa non possedeva una idea portante, non c'era organizzazione di gioco e attenzione alla tattica. Si privilegiava il portatore di palla o il fantasista alla Cerci. La maggioranza dei giocatori erano dei "muscolari". Veder giocare in quel modo la Fiorentina mi faceva soffrire. Probabilmente avrei sopportato il non gioco in presenza di risultati alla Mourinho. Ma neanche quelli arrivavano. Di quel che accadeva in sala stampa ho già detto. Insomma non mi divertivo ed ho esercitato la critica. Montella adesso ci trova tutti d'accordo, ma vorrei chiedervi: come si può apprezzare Montella e Sinisa insieme, visto che sono antitetici?

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  27. E dai con l'apprezzare Sinisa! Io dico che con quello che aveva poteva fare poco di più sia in termini di gioco che di risultati, anzi, è stato intelligente a prenderne atto e a non cercare la luna, ma badare al sodo, sì che, come numeri, credo abbia fatto quel che si poteva fare alla fine. Che poi non gli riesca fare di più anche in presenza di un gruppo come quello attuale sarebbe da dimostrare, magari è vero, perchè la sua idea di calcio è diversa, ma non è molto lontana da quella di Mourinho. La differenza la fanno quelli che vanno in campo. Montella è bravo perchè per ora è riuscito spesso nella difficile impresa di unire l'utile al dilettevole, vincere e giocar bello, ma ha attuato in condizioni di organico e di ambiente nemmeno paragonabili a quelle di Sinisa. Ciò non toglie che sia, comunque, probabilmente, un allenatore molto migliore, ma per fare il paragone bisognerebbe avere situazioni comparabili e non lo sono state.

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  28. Quello che tu dici che avevano in comune, Mourinho e Prandelli, te lo concedo, Ludwig, non hanno avuto in comune il modo di andarsene.




    Montella non è paragonabile a Sinisa, Montella è diventato, soprattutto grazie alla Fiorentina ed alle condizioni ideali che vi ha trovato, appetibile da parte di grandi club italiani e non solo. Per fortuna ha dichiarato che in un grande club italiano c'è già. Grande Montella.

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  29. Quanto a personalità tra Mourinho e Prandelli ci corre quanto tra mangiare e stare a vedere, perchè Mourinho non ha molto di più di quella, ma è stratosferica. Ha avuto anche lui i suoi problemi? quando? se ha lasciato con scudetto, Coppa Italia e Coppa dei Campioni vinte? guarda che la finale di Champions si gioca a giugno, quando li avrebbe avuti i problemi Mourinho a Milano?

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  30. Discorso delicato Jordan, io penso che il tecnico conti e che la rosa non sia una variante a se'. Sinisa voleva Berhami, Montella ne ha avallato la cessione per arrivare a Valero. A quanto pare Mazzarri ha rifiutato Valero e chiesto Berhami.

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  31. L'operato di Prandelli va considerato, nel complesso dei cinque anni, decisamente positivo, per i risultati ottenuti e per il gioco espresso. Resta il fatto che gli ultimi mesi sono stati disastrosi e che ha lasciato, non so se per colpa sua o per colpa dei giocatori, uno spogliatoio spaccato e un ambiente avvelenato. Lasciamo perdere i paragoni con Mou, venerato dai suoi giocatori fino alla fine, mentre Prandelli aveva evidentemente perso il controllo dello spogliatoio, visti anche certi episodi come i rigori rubati a Jovetic.
    Lele, scusa, ma io eviterei confronti fra De Sisti, il miglior allenatore che abbiamo avuto negli ultimi trenta - trentacinque anni, e Boniek o Miha.

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  32. Africa tra l'andata e il ritorno


    Caro
    Louis, bene, niente tessera da adoratore, eh eh.Non lo conosco
    personalmente, ma credimi l'ho incrociato spesso nel ritiro al Poggio
    dei Medici, e mai ho avuto l'impulso di andare a parlarci nonostante
    conoscessimo persone in comune.Falso: semplice aggettivo in
    contrapposizione del vero, perche' ha un'attitudine alla non verita', al
    celare la stessa.Esempio, della trattativa e accordo con Bettega io la
    seppi da un giocatore viola tra l'andata e il ritorno col Bayern e come
    vuoi che lo consideri?Un professionista serio?Uno corretto?Lo sai che
    quando me lo dissero io stesso non ci credetti, tanta era la bruttezza
    della cosa nei modi e tempi, non nel merito, perche' un professionista
    ha il diritto di far tutte le scelte che vuole anche impopolari e mai lo
    giudichero'per questo, ma devono essere eticamente corrette.Se lo
    sapevo io, come tanti, vuoi che lo spogliatoio desse tutto
    professionalmente sapendo che la loro guida spirituale se ne voleva
    andare?Credi alle novelle che sia stata la stanchezza e il poco impegno
    dei DV la causa dello sfascio del girone di ritorno e i due anni che ne
    seguirono?Ecco che mi fanno ridere quelli che se la pigliano con Sinisa
    tecnicamente e per i calci in culo, quando il vero, inestimabile, enorme
    danno a squadra e societa' fu perpetuato da brandelli e per questo non
    solo mi sta ancora piu'sulle scatole, ma lo reputo il responsabile se
    non unico, almeno il massimo per le pene degli anni  che
    seguirono.Imperdonabile professionalmente e persona di basso livello.

     

    Lele

     
     

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  33. Devo dire che per me che tifo da fuori Firenze è stata una sorpresa vedere due fazioni contrapposte riguardo a Prandelli. Da fuori, mi sono divertito per quattro anni e mezzo, ho avuto la possibilità di vedere la Fiorentina vincere con Liverpool e Bayern dopo anni di anonimato e ammirare qualche bel giocatore che ha dato il suo massimo in quel lasso di tempo. Ho visto anche errori di valutazione di giocatori e di gestione della squadra ( sempre le stesse sostituzioni, giocatori non valorizzati e messi da parte), ma dovendo fare un bilancio, mi sembrano anni molto positivi. La fine di tutto, a mio avviso, è in gran parte colpa della proprietà, che si è adagiata pensando che la Fiorentina potesse essere gestita esclusivamente da due persone. Uno di questi, Corvino, per me è uno dei più grandi cercatori d'oro calcistico che abbiamo in Italia. Forse troppo indirizzato verso certi mercati, dove peraltro è un drago, e molto meno su altri da cui spesso ha scambiato la pirite per oro. Purtroppo certi meriti sono stati scambiati per una capacità gestionale a tutto campo che non ha trovato riscontro e che anzi ha fatto danni. I mercati post Prandelli sono stati calvari dovuti ai suoi modi diventati un po' troppo arroganti di fare trattative e alle vendette susseguenti. Io credo che la latenza della proprietà sia stata nociva, facendo mancare la mediazione forte in questo sistema di gestione duale, lasciando che i rapporti si logorassero fino alla non - collaborazione. Considero Prandelli un ottimo allenatore con molti limiti, tra i quali la mancanza di inventiva a livello tattico e una certa rigidità nei rapporti con chi da subito non si allineava, ma un allenatore che per quattro anni e mezzo ha tirato fuori il massimo da quello che aveva.

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  34. Riferimenti africaniO
    Anto e chi lo paragona...fecevo riferimento a personaggi vari
    nell'ambiente che antepongono un'etica comportamentale a quelli tipo
    brandelli, se vuoi dico Boniek/Platini ok?
     
    Lele
     

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  35. Equilibrato ed intelligente come al solito Sacro Foco, mi toglie le parole di bocca. Sono disposto a discutere di certi limiti di Prandelli solo se si parte dal presupposto che abbiamo vissuto un ciclo molto positivo, che va valutato nel suo insieme. Per quanto riguarda i problemi di Mou, Jordan, non ho parlato di problemi al tempo dell'Inter, mi riferivo ai problemi attuali: al Real sembra che non lo sopportino più, ormai gli resta solo la Champions.

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  36. Caro Lele, non ho alcun motivo per dubitare di quello che mi scrivi. Ho sempre pensato, pur non sapendolo con esattezza, almeno fino ad ora, che una trattativa tra Cesare e i gobbi ci fosse stata, era inevitabile, visto il suo passato, la situazione bianconera in quel momento e quello che aveva contribuito a costruire qua da Noi. Non me la sento, per questo, di considerarlo un falso. E non per quanto riguarda l'etica allo stato puro, che, nel caso, non lascerebbe adito a nessun dubbio, quanto per i comportamenti che certi ambienti, a quei livelli, impongono. Lo stesso Diego, venuto a sapere dei questa vicenda, poteva prendere Cesare da parte, a quatt'occhi, e chiedere spiegazioni, invece di andare a chiamare il Calamai per uscire a 9 colonne sulla Gazza, non credi?


    Comunque, dai, è acqua passata, personalmente non mi interessa più, oggi c'è Montella e sono entusiasta di Lui, sui paragoni tra Cesare e Sinisa concordo in toto con quanto scrivi, penso solo che la colpa delle ceneri trovate dal serbo sia da distribuire a tutte le componenti da DV al magazziniere, per intendersi...


    Penso, siccome mi sembri, pur non conoscendoti personalmente, una persona di primissimo livello, che alle cene, soprattutto le prime, della SDA, ci saresti stato come il cacio sui maccheroni. Pollock e Leo ne sono testimoni.

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  37. Ok, Lele, avevo capito male.
    Lud, io l'ho detto esplicitamente che i cinque anni di Prandelli sono stati ottimi nel complesso. Che gli ultimi mesi siano stati disastrosi mi sembra pero' un dato di fatto e che avesse perso il controllo della squadra in quel frangente un altro. Sul fatto che la rosa fosse "inadeguata" non sono d'accordo, ma ne abbiamo gia' parlato.

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  38. Ludwig non ci provare, il Foco definisce Prandelli "ottimo allenatore CON MOLTI LIMITI", parere che qui coincide con quelli di tutti tranne il tuo, quindi dalla bocca non ti ha tolto proprio nulla, 
        

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  39. Ma quello cosa c'entra con quanto stavamo discutendo? Hai detto che i tifosi dell'Inter avevano un atteggiamento diverso nei confronti di Mou da quello che abbiamo noi con Prandelli e ti abbiam detto che le situazioni in cui Prandelli ha lasciato la Fiorenntina e Mou l'Inter non sono nemmeno lontanamente paragonabili e spiegato perchè. i problemi che ha, oggi, a Madrid mi sembra c'entrino come i cavoli a merenda.

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  40. Guarda che Mazzarri per ora ha ottenuto più di Montella. Cosa vuol dire codesto? A te piacerà più il calcio di Montella, esteticamente anche a me, ma quel che conta è la palla in rete ed un bel calcio di rimessa, agile e veloce non è affato brutto a vedersi, più facile e, alla lunga, a parer mio, più redditizio.

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  41. Ricambi africaniRicambio,Louis.Pur
    se vero che e'argomento anacronistico, e' anche vero che da li'son poi
    sortiti due anni e mezzo horribilis difficili da dimenticare.
    Magari
    lo si potrebbe e dovrebbe fare come indichi, giustamente, smettendone
    di parlare, ma quando leggo che il massimo responsabile(scusa ma
    accordarsi con la rube in quei tempi e'la madre delle reponsabilita')
    viene definito un'icona, mi fa accapponare la pelle.
     
    Lele
     

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  42. L'incipit di Sacro Foco rispecchia assolutamente quel che penso io: "Devo dire che per me che tifo da fuori Firenze è stata una sorpresa vedere due fazioni contrapposte riguardo a Prandelli. Da fuori, mi sono divertito per quattro anni e mezzo, ho avuto la possibilità di vedere la Fiorentina vincere con Liverpool e Bayern dopo anni di anonimato e ammirare qualche bel giocatore che ha dato il suo massimo in quel lasso di tempo. Ho visto anche errori di valutazione di giocatori e di gestione della squadra ( sempre le stesse sostituzioni, giocatori non valorizzati e messi da parte), ma dovendo fare un bilancio, mi sembrano anni molto positivi". Se le premesse sono queste possiamo tranquillamente parlare di certi limiti di Prandelli. Così come si può affrontare il tema di certi limiti di Montella. Limiti che non possono cambiare un giudizio positivo. Anche per me l'esistenza di due fazioni è stata una autentica sorpresa. Jordan, proviamo a ragionare: dopo Mourinho l'Inter è andata in crisi così come la Fiorentina dopo Prandelli. Secondo te quali sono stati i motivi della crisi interista?

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  43. Louis, a parte che non sappiamo se e cosa si son detti prima nelle segrete stanze, ma è evidente che, a quel punto anche Diego voleva la rottura, ma voleva farla imputare al traditore (che però era davvero tale, non una vittima sacrificale come i tuoi amici di cene lo han sempre voluto presentare), per calmare la rivolta di piazza. Prandelli reagì invece che con una lettera di dimissioni come qualsiasi persona seria avrebbe fatto, appellandosi a quella piazza, invece, con un monumento di falsità che provocò l'incazzatura finale e totale del padrone che voleva prenderlo, lui sì, a calci in culo. Lo convinsero a non farlo ed allora se ne andò lui, ma sbagliarono, perchè quel che seguì finì con lo sfasciare quel poco che ancora stava in piedi della barchetta viola. Il falso giuramento di fedeltà di Prandelli due ore dopo la lettera di "dimissioni" da padrone di DDV fu l'ultima prova di quanto fosse sincero l'individuo. Lele ha decisamente ragione. I risultati sportivi sono stati ottimi nei primi due anni, buoni per altri due, peggio che pessimi negli ultimi sei mesi, ma come personaggio è della Compagnia del Bigallo, meglio perdilo che troallo.

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  44. La crisi interista è abbastanza diversa, intanto l'anno dopo han pure vinto la Coppa Italia e sono arrivati secondi in campionato e ai quarti di Champions, vincere un triplete a stagione non è mica così facile per nessuno. Adesso, ma Mourinho è già lontano, credo che l'Inter abbia un problema di rinnovamento di organico, quelli che facevan la differenza o non ci son più o cominciano a sentire peso di anni e attività e ora che Denti Gialli ha anche lui meno da spendere il discorso è più difficile. Insomma il caso Fiorentina, crollata già con Prandelli ed in caduta costante per due anni, è abbastanza diverso.

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  45. Seferovic e' gia' a due gol in tre partite con il Novara. E' anche stato convocato nella Nazionale svizzera, mandarlo finalmente in prestito in B sembra stia servendo. Babacar invece non so cosa stia combinando a Padova; Sopravvissuto, che se non sbaglio abita da quelle parti, e Venetoviola hanno informazioni in merito?

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  46. Ridatemi la "n"! Sono Anto!

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  47. Rinnovo l'invito a non provarci: nessuno ha detto di non essersi divertito per 4 e mezzo.
    Il punto è un altrove, è nel fatto che l'ultimo mezzo anno non è stato affatto divertente, e non è stata certo colpa della Champions, non perdiamoci nelle banalità, Ludwig. Che le fatiche del mercoledì si pagano lo sappiamo, ma da questo a fare un intero girone da piena retrocessione, prendendo sistematicamente schiaffi e lezioni di calcio da tutti gli avversari del calibro di Chievo e Lecce, ci corrono quattro oceani.
    Prandelli aveva fatto il suo tempo, e con lui la squadra. Serviva una tabula rasa che, seppur con 2 anni di ritardo, è arrivata e sta mostrando i frutti anche a chi, come te, riteneva che il problema fosse l'allenatore. Magari il futuro confermerà che Sinisa è un non-allenatore, ma se così fosse avresti poco da vantarti, perchè hai tirato a casaccio: il suo non-gioco si inserisce in un continuum tra il non-gioco del Brandelli che l'ha preceduto e il non-gioco del Delio che ha preso il suo posto. D'altronde, se nessuno corre, il gioco è impossibile per qualsiasi allenatore, è l'abc del calcio.
    Ti sbilanciasti oltremisura sulla santità di Prandelli e l'asinismo di Mihajlovic, ma dove non ci arrivi con la tua competenza calcistica, ci saresti dovuto arrivare con i risultati di Delio. Tu preferisci non cedere neanche un millimetro dei dogmi che esprimesti, e non ci stai facendo una bella figura, perchè nel disperato tentativo di ribadire che la rovina fosse il serbo, enfatizzi una frase verbale su dei metaforici calci nel culo, mentre ottusamente ti tappi gli occhi su cose mille volte peggiori, compiute dai protagonisti che secondo te non erano colpevoli del nostro sbaraglio, vedi la scena da saloon di Delio, oppure Gamberini e Montolivo che se la ridono scorreggiando durante un minuto di silenzio, peraltro all'inizio di una partita che per noi era molto delicata. Ma tu saresti capace di dire che la colpa è di Mhajlovic, che quella mattina aveva imposto loro uno spuntino con fagioli e marijuana.

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  48. Trascrivo da un articolo di Matteo Dotto, giornalista Mediaset. Come si vede il tifo è uguale ovunque. Gli idoli vengono distrutti, in modo a mio parere assai irrazionale:


    Ma il Colpevole di quest’Inter da zona retrocessione si chiama Josè Mourinho. Sì, proprio lui, il Grande Artefice del triplete 2010. E la data da cui ha preso avvio la decadenza nerazzurra è non a caso quella, gioiosa all’apparenza, del 22 maggio 2010. Quella sera, nelle viscere del Bernabeu, dopo quell’indimenticabile 2-0 al Bayern che ha portato in dote la terza Coppa dei Campioni dell’Inter, si è consumato lo scempio. Dicono: solo Mourinho può risollevare le sorti di quest’Inter piccola piccola. Ma ha senso invocare a medio-lungo termine il ritorno del portoghese? No, perchè quella notte, la notte del Grande Tradimento, sono cominciati i guai dell’Inter. E stupisce che ci siano ancora molti tifosi nerazzurri che invocano un Mou-bis.

    All’epoca, essendo legato contrattualmente all’Inter, lo Special One si comportò da vero cialtrone, da mercenario all’ennesima potenza. Da codardo. Forse perchè sapeva che la squadra era un po’ spremuta. Eppure aveva il dovere di provare a rivitalizzarla. Invece no, lui preferì scappare. Scegliendo il Real (detto per inciso, una grande rivale dell’Inter: negli anni Ottanta stava ai nerazzurri un po’ come in Italia la Juve…), ovvero scegliendo la strada più facile per mantenere alto il suo mito. Facile, dopo le imprese nerazzurre, provare a far rialzare una squadra reduce da anni di fallimenti. E lo ha fatto senza pelo sullo stomaco. Lasciando in braghe di tela Moratti e nella disperazione chi aveva creduto alle sue crociate (che più o meno sono quelle di Madrid, con la differenza che il Barça gli ha spesso scombinato i piani).
    Ecco, se un domani Moratti dovesse richiamare Mourinho (come fece una quindicina di anni fa con Roy Hodgson: lui sì un vero signore), sarà bene che i tifosi nerazzurri lo accolgano non come il Figliol Prodigo ma come un Giuda. Che si è venduto per qualcosa di più di trenta denari.


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  49. L'ho scritto sotto: prima di tutto l'allenatore deve saper costruire la rosa. Delio Rossi non ha potuto lavorare con la rosa scelta da lui. Sul piano umano però mi ha deluso come Sinisa. I Della Valle vogliono un tecnico che sia adeguato anche sul piano dell'educazione e dell'immagine. Il Rossi che masticava la gomma e perdeva il controllo non era gradito alla proprietà e neanche a me. Oltre al bel gioco mi piace vedere un comportamento dignitoso in panchina. Sorvolo sull'abbigliamento, ma anche da questo punto di vista Prandelli e Montella hanno il merito di aver evitato sciarpone e tute. La storia delle risate durante l'inno è una bischerata.

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  50. Sull'analisi Matteo Dotto puoi pensarla come vuoi, ma nulla c'entra con la questione del tifo irrazionale che sottolinei, dato che il giornalista in questione non tifa Inter bensì Toro.
    La storia delle risate non è una bischerata ma è una realtà ripresa dalle telecamere. Bischerata semmai è la questione dell'abbigliamento nella quale sconfini adesso. 

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  51. Infatti, Ludwig, come ti ho detto io per primo, ci sono delle analogie tra il crollo dell'Inter e quello della Fiorentina dopo le defezioni dei due rispettivi allenatori che avevano realizzato con quelle squadre, proporzionalmente ai diversi obiettivi, cose importanti. 






    Questo per farti capire quando profondamente e irreversibilmente possa crollare (sfasciarsi)  un gruppo, a prescindere dal valore dei singoli che lo compongono e dallo stesso valore degli allenatori che vengono dopo, quando viene meno la guida tecnica che lo ha plasmato. Altro che  cose che si sistemano in pochi mesi di riposo estivo! 





    Se ne esce solo con la tabula rasa, anche Montella avrebbe fatto fatica se si fosse trovato al posto di Sinisa. 




    E resta, SOPRATTUTTO la profonda differenza di stile e di correttezza nel modo in cui i due se ne sono andati.

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  52. Trovo molto più lesivi dell'immagine e del decoro della Fiorentina due idioti che durante il minuto di silenzio per le vittime di una sciagura si mettono a petare e riderne in libertà davanti alle telecamere, che la scelta tra giacca&cravatta e tuta da parte di un allenatore, questione di forma veramente ridicola [Liedholm, un Signore, stava quasi sempre in tuta]. Se proprio vogliamo valutare questi aspetti, poi, il Santino col giubbottino alla Faletti del Drive In, e i pantaloni attillati alla Fonzie, era una figura veramente inquietante.

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  53. Mourinho ha lasciato l'Inter perché aveva spremuto al massimo i giocatori [sì, parlo di doping], consapevole che sarebbe dovuto ripartire con gente scarica o rotta, che ben difficilmente avrebbe potuto anche solo avvicinare i "fasti" del triplete. Scelta egoista ed opportunistica, ma almeno se n'è presa la responsabilità, e ha guidato la squadra fino in fondo. Andato via lui, un'ecatombe, giocatori irriconoscibili, strappati, rotti, senza più nulla da dare per minimo un anno [alcuni, come Sneijder, non si sono mai più ripresi]. Prandelli ha distrutto moralmente il gruppo, tramando con Bettega quando ancora aveva un anno di contratto, facendo capire ai giocatori che non credeva più nel futuro della Fiorentina. Autorizzando quindi, anche inconsciamente, il rompete le righe a stagione in corso. Un altro mese o due di campionato da giocare, e saremmo retrocessi. I suoi pupilli cominciarono a pensare ad altri lidi, in particolare Gilardino [che era anche spremuto come un limone dallo stakanovismo imposto da quello che "lavora meglio con la rosa corta"] e l'Infamone, che rimase a minare alla base il gruppo per i due anni successivi, nel modo che sappiamo. Ai tempi, quando DDV fece la famosa domanda [che non ebbe peraltro mai risposta] a Prandelli dalle pagine del giornale, pensai a una caduta di stile, e ad un abuso del suo potere mediatico: oggi dico che l'avrebbe dovuto mandare a scopare il mare con una secca conferenza stampa e calcio in culo, non importa se metaforico alla Sinisa, o più Deliorossiano.

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  54. La storia delle risate durante l'inno è una tartufata. Allora: o aboliamo il termine o lo usiamo sempre. Quella sugli abiti era ironia, Deyna: Liedholm in tuta comunque te lo sei sognato. Malesani semmai. Liedholm andava giustamente in tuta o abbigliamento sportivo al campo e in giacca e cravatta in panchina. Ed è così che me lo ricordo, giustamente elegante ed adeguato al ruolo come Trapattoni, Mourinho, Capello e tanti altri. Peraltro le giacche Fay non mi dispiacciono, ma non sono obbligatorie. 

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  55. Ludwig, e invece nel completo formale della società, col quale andava in panchina Sinisa, che c'era che non andava?

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  56. Guarda Deyna che dopo la reazione di Prandelli all'articolo di Calamai (arringa al popolo) ho notizie molto attendibili che lo voleva fare e furono Andrea e gli altri a convincerlo che era meglio non farlo perchè non suonasse come sfida alla piazza. Fu una riunione per niente tranquilla, alla fine della quale Diego disse "Va bene ma allora pensateci da soli, io me ne lavo le mani" e se le è lavate fino a S.Siro la primavera scorsa.

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  57. Pollock te ci scherzi ma la Bibbia di Vitalogy c'è davvero, eheheh

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  58. Se un allenatore a fine anno ti lascia per andare a cercar gloria da un'altra parte magari non ti farà piacere ma il problema che non vuoi capire è un altro. Se Prandelli alla fine del campionato precedente, dopo la qualificazione ai preliminari Champions, quindi raggiunto il nostro obiettivo, avesse detto che voleva andare alla Juventus, magari avrebbe fatto incazzare te e i vari Matteo Dotto, ma si sarebbe comportato da professionista serio e poco gli si sarebbe potuto imputare quanto a professionalità di comportamento. Se invece comincia abboccamenti ad andar bene a metà campionato e preso con le mani nella marmellata, invece di assumersi le sue responsabilità cerca di scaricarle sugli altri, se rimane, a dispetto dei santi, infischiandosi di rovinare così qualsiasi parvenza di collegamento nel gruppo e fregandosene dei risultati pessimi che si ottengono, lasciando così non un gruppo vincente, ma un bando si sparpagliati desiderosi solo di levarsi dalle palle (quelli che potevano) o di far flanella (quelli coperti da contratto e senza possibilità di migliorarlo) lo si deve anche ringraziare? Si comporta non dico da professionista, ma da persona seria?

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  59. Lud, diciamo che il Barone spesso vestiva in maniera poco formale, in panchina. Ma chi se ne frega? Trovo poi inaccettabile fare le pulci a chi sbaglia un congiuntivo, non mette la cravatta, o non inventa il terzo tempo fair play, per poi giustificare l'immonda mancanza di rispetto verso i morti di due imbecilli patentati come Montolivo e Gamberini, che si mettono a scorreggiare e riderci su invece di onorarne la memoria. Altro che tartufi...

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  60. A me pare che Dotto dica che Mourinho era sotto contratto. E gli abboccamenti ci saranno pure stati se a finale conclusa annunciò che se ne andava. Capitolo abbigliamento: rappresenti una proprietà che ha a disposizione alcuni dei maggiori, e più raffinati, marchi di abbigliamento maschile. Come vai in panchina? In tuta? O con le sciarpone di tua nonna? Comunque di Prandelli non apprezzo il taglio dei capelli e certi dettagli non sempre sintomo di eleganza dandy. Mi scuso però per aver introdotto l'argomento: ognuno vada vestito come vuole. Se Guardiola volesse venire a Firenze e si presentasse in campo vestito da sub mi andrebbe bene ugualmente.

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  61. Mah, è una discussione che francamente non mi interessa, ma allora trovo che, a dirla tutta, lo stesso DDV con quella sfilza di braccialetti al polso e la sciarpona della nonna sulle spalle, non sia certo Lord Brummell...Starebbe bene al Pitti Homo con Passatina, anco lu!

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  62. Se aveva avuto abboccamenti prima non lo so nè lo sai tu, certo che nulla è trapelato e l'ambiente è rimasto sereno e concentrato fino ad ottenere in pieno dei risultati esaltanti, cosa che certo non si può dire per il santo. L'abbigliamento mi sembra proprio una cazzata di base e nemmeno commento, così come il giudizio sulle scorregge risente dell'odio deyniano per i due soggetti. Episodio che indica infantilismo preoccupante ma il livello comportamentale e intellettuale di un gruppo di venti-venticinquenni che hanno avuto il culo di guadagnare palate di soldi giocando a calcio non mi immagino che sia da premio Nobel.

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  63. Intanto peggio di così per ora non poteva andare, ha vinto il Catania a Parma, ha vinto la Roma a Bergamo, ha vinto la Lazio.

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  64. Sono andato a rileggere l'intervista a Della Valle. Pare che di Prandelli alla Juve gli abbia parlato al telefono l'allora presidente della Juve, aggiungendo: "parla con Bettega ma noi abbiamo altre idee". Insomma la notizia è che allora Diego della Valle e gli Agnelli si parlavano e si facevano le spiate.

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  65. Hai fatto un'altra scoperta dell'America, lo disse DDV, in quella famosa intervista a Calamai, che gliel'aveva detto il  presidente della Juve e che DDV era in affari con Montezemolo anche nell'Italo lo sanno anche i sassi. Non erano comunque gli Agnelli, mi sembra che a quei tempi Agnellino non ci fosse nemmeno ancora nei quadri juventini.

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  66. Ora mi pare che Della Valle abbia scoperto che gli Agnelli non gli stanno simpatici, o sbaglio, Jordan? E la Juve era loro anche allora. In sostanza il colloquio si può così riassumere: Diego, volevo segnalarti quel cameriere di cui tanto ti fidi. Indovina un po', ha presentato un curriculum al mio maggiordomo, ma non ti preoccupare non lo prenderò mai, ho intenzione di assumere quel mio ex cameriere di Lecce.  

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  67. Mourinho Giuda è una pura invenzione giornalistica,dato che era chiaro perché fosse stato chiamato,dove doveva condurre l'Inter,quale sarebbe stata la sua volontà ed il suo approdo.La piazza neroazzurra,Moratti e vari dell'entourage hanno sempre fatto dichiarazioni di circostanza,non hanno mai attaccato il portoghese e sono in ottimi rapporti,a quanto sembra.Mourinho andò via perché aveva concordato che senza repulisti di almeno 6/11 l'Inter non avrebbe avuto futuro roseo immediato,Mourinho andò via e tutto il mondo sapeva la sua meta da un anno,come andrà via dopo la Champions(speriamo-niente Milan o Juve)dopo aver raggiunto il suo obiettivo e come tutto il mondo sa la sua prossima meta.Un Dotto o un qualsiasi giornalista può scrivere ciò che vuole,se ne dicono e scrivono tante di balle,tanto la notizia dopo cancella tutto.Credo farebbe bene,a chi ne vuol far uso,di visitare alcuni siti di controinformazione(magari scoprite il genocidio di bimbi canadesi con Ratzinger protagonista e vi porrete meno domande sulla sua rinuncia).Prandelli:anche per chi non vive ogni giorno a Firenze le notizie arrivano,LUD,allora se ha ragione Dotto con Mou,potrebbe avere ragione chi parla di Cesare e Bettega..La questione,come quasi tutti gli addii è lo stile,il modo,le varie facce che dovrebbero in realtà essere una sola,come uno specchio e non come un poliedro.Prandelli lo ritengo come voi:ottimi anni ma sei mesi che rimangiano tutto;Montolivo non era il capitano che rialzava i compagni quando anche il medico diceva "Non ce la fa!",Montolivo(se vera è tragedia!)confabula con i gobbi per farli rallentare il secondo tempo e non incita i suoi a tirare fuori più attributi.Prandelli e Montolivo sono accumunati dalla loro dispartita,mesta,sporca,brutta,con una sensazione di "detto non detto",con bocca lavata in altra sede.Molto tragico il tutto,per i viscerali come noi,dotati anche di spermatozoi viola;fortunatamente la storia,soprattutto a Firenze(vedi Leonardo e la sua prima vera psicanalisi....pensiero,autodeterminazione,il pensiero prima del pensiero e del se...l'antro buio della psicanalisi...),la storia insegna che dalla tragedia nasce l'arte,quella che ora dipana la nuova e bella Fiorentina.

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  68. Ancora non ho capito dove sta la differenza tra Mourinho che si accorda con il Real nonostante il contratto in essere, e Prandelli che avrebbe cercato un accordo con la Juve (ma solo a livello eventualmente di colloqui esplorativi). O meglio: la differenza sta nell'atteggiamento di Diego Della Valle che applica il "metodo Boffo" e lo denuncia alla Gazzetta e Moratti che lascia libero Mou di andare dove vuole.

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  69. Ancora con Prandelli!!!!! 'mazza che monotonia...... I risultati degli altri campi non devono preoccuparci, o meglio, non devono interessarci. Vinciamone quanto più possiamo, le pecore si contano a Maggio! 

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  70. La differenza, Ludwig, è che Mourinho ha fatto tutto questo senza rompere con la società, e senza rompere il giocattolo,quindi manifestando alla società il suo intento, mantenendo unito e competitivo e vincente il gruppo sino all'ultimo, inoltre senza  voler far credere altro ai tifosi interisti per scaricarsi le responsabilità, senza gettar fango sull'Inter per motivare la sua scelta. Si è, in sostanza, come ti stiamo dicendo in tanti, assunto onestamente e pubblicamente la piena responsabilità della sua scelta.
    Infine, è andato all'estero.
    Tu pensi, Ludwig, che Moratti lo avrebbe lasciato andare alla Juventus?

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  71. L'idea che mi sono fatto allora della questione Prandelli-DDV-Juve è che ci fu una grossa pressione da una certa parte dei media pro- juve, già orientata, in quella parte di una stagione fallimentare, a disegnare i nuovi scenari in casa di un club in piena confusione. Prandelli, in una situazione di grosso disagio e risentimento per la gestione del caso Mutu, del mercato di riparazione che non portò ciò che lui chiedeva e di un'assenza costante della proprietà, fece la grandissima stronzata di non smentire contatti e abboccamenti in maniera decisa e quindi credibile. Cosa che portò all'intervento estemporaneo di Diego. Io non credo ci siano mai stati contatti tra Prandelli e la Juve, anche perché se l'obiettivo di Cesare fosse stato quello, sarebbero bastate le dimissioni. È stato uno psicodramma in cui tutti hanno avuto le loro belle colpe, la proprietà per prima, assentandosi all'inizio e rientrando poi in maniera scomposta.
    Per quanto riguarda Mihajlovic poi, beh, ha avuto la colpa di accettare una situazione in cui dopo 5 anni non si è avuto il coraggio e la possibilità di azzerare tutto. Una rifondazione con Corvino a capo, sarebbe stata impossibile visti i rapporti che aveva con le altre società e con i più potenti agenti. Il serbo ha ereditato uno spogliatoio fatto dallo zoccolo duro prandelliano ormai in conflitto e da nuovi non integrati e anche non adeguati. Poi che fosse adeguato lui, anche questo è da dimostrare.

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  72. Luci e ombre sulla Roma.
    Una squadra che avrebbe un futuro ( bella partita oggi) in una società che sembra la galleria dell'orrido. Gliene stanno capitando di tutti i colori, se non ci fosse da vomitare ci sarebbe da rotolarsi per terra dal ridere.

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  73. Della trattativa di Mourinho conosciamo il finale. Di quella tra Prandelli e la Juve solo l'inizio. La fonte è Della Valle (Diego) che apprende dal "proprietario" della Juve che Prandelli parla con Bettega. E aggiunge che "la Juve non è interessata". Quindi Prandelli è punito per un tradimento che sin dal principio non si poteva concretamente realizzare in quanto la Juve voleva un altro allenatore. Prego verificare che anche questa volta non sono stato io a introdurre il discorso Prandelli. Mi sono limitato a dire che al posto di Sinisa avrei voluto un allenatore italiano, giovane, che proseguisse il lavoro fatto. Risposta di Lele, a cui avevo toccato il pupillo Sinisa: se in quegl'anni abbiamo conseguito buoni risultati,
    e'notorio che per te e' merito unico del santino e i immancabili
    incisi vanno sempre in quella, velata o meno, direzione.Ma non e' cosi'.
    Ti portassero anche a Guantanamo per estorcerti una confessione, non ti
    uscirebbe dalle labbra alcuna mancaza del guru di orzinuovi, quindi io,
    per controbilanciare, quando parlo con te, esagero ...un
    pochino.

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  74. Tu hai chiesto qual'è la differenza tra il comportamento di Prandelli e quello di Mourinho, Ludwig,  io ho cercato di evidenziarla, attenendomi ai fatti ed alle dichiarazioni ufficiali. Ora  aggiungi considerazioni tue, ma che non mettono in discussione quanto ho evidenziato, e cioè che la differenza di comportamento c'è stata, sostanziale e profonda.
    Non hai risposto all'ultima domanda.

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  75. Le alleanze, le amicizie, le inimicizie, cambiano in politica, nella finanza, in chi muove le leve, non vedo cosa cazzo c'entri questo con Prandelli. Montezemolo o chi per lui, che era ed è in buoni rapporti anche d'affari con DDV, gli fa quel discorso e allora? Tu ancora non hai capito o voluto capire i termini della questione. Si sta parlando di serietà di comportamento e delle conseguenze che l'assenza di questa serietà ha provocato nella squadra. Tu hai rammentato, a sproposito Mourinho e l'Inter. Come ti han già detto in mille in quel caso tutto è stato molto serio e corretto, alla luce del sole tra proprietà e allenatore e la squadra  non ne ha risentito per niente, anzi, nemmeno se n'è accorta visto che ha vinto tutto quel che era possibile vincere. Nel nostro caso è stato l'opposto e si è precipitati nel baratro anche e soprattutto per il comportamento scorretto e ondivago del santo.Dice Louis che anche DDV avrebbe potuto chiamarlo a quattr'occhi e magari rifarlo nuovo, ma tra quattro mura invece di andare a fare l'intervista da Calamai. Quello che si son detti tra quattro mura e se se lo son detti non lo sappiamo, magari si era già arrivati ad una soluzione di stallo (vattene assumendoti le tue colpe, non me ne vado se non mi buttate fuori, con annessi problemi monetari) e DDV ha voluto forzare la mano: Non lo so. So solo che, dopo l'intervista di Calamai e la dichiarazione di Prandelli "mi sento dimissionato", doveva far seguire alle parole le azioni e levarsi dai tre passi. Uno con un minimo di dignità professionale avrebbe fatto così. Invece è rimasto, attaccato come una cozza, anche dopo le dimissioni da patron di DDV con quell'altro comunicato ancora più duro che avrebbe smosso anche un sasso e che invece provocò solo una risposta, dopo due ore, di conferma della volontà di portare a termine il contratto, fregandosene di tutto quel che succedeva e se lasciava solo macerie.

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  76. Altra rasoiata di Cerci.
    Altra formidabile prestazione di Nastasic.
    Il lascito di Corvino continua a rimpinguare le casse della Fiorentina.

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  77. Non sarebbero bastate le dimissioni, Sacro Foco, altrimenti Montella sarebbe alla Roma.

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  78. Mourinho se ne è andato, Chiari, dopo colloqui con la società di appartenenza e con la nuova società ovviamente lunghi e complessi. Prandelli discute solo della possibilità di andarsene, non firma e non si accorda, perchè la Juve vuole un altro allenatore. A quel punto Diego lo sputtana. E finisce lì. A meno che naturalmente i colloqui tra Prandelli e Bettega non siano invenzione di Andrea Agnelli o chi per esso. Oggi Diego ci fa sapere che Andrea Agnelli è una serpe velenosa, ma allora tutto ciò non contava. Ancora d'accordo con S.F.

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  79. Com'è bella la fantasia per scappare dalle realtà! le trattative di Mourinho lunghe e complicate appartengono alla tua fantasia, la realtà è che la squadra è rimasta unita e coesa ed il suo allenatore ben presente sul pezzo fino alla fine tanto che han vinto Coppa Italia, scudetto e Champions. Che tra Prandelli e Bettega ci siano stati semplici colloqui o forse nemmeno quelli che erano invenzioni di Agnelli che allora con la Juventus non c'entrava una mazza appartiene ancora alla tua fantasia. La realtà è che un allenatore preoccupato del suo futuro e di alzare l'asticella ha trascurato la sua squadra, si è impelagato in piagnistei con la proprietà ed ha raccolto il bel record da retrocessione di 17  punti in un girone di ritorno, che è quasi lo stesso che fare il triplete! By the way e te lo ripeto per vedere se lo leggi, Andrea Agnelli, ai tempi dei fatti, con la Juventus non c'entrava un cazzo. Se poi ti capita rileggiti, perchè non lo devi aver letto, il post di Lele in cui porta una testimonianza precisa di un giocatore viola. O gli dai del bugiardo o devi cominciare a domandarti se questi innocenti colloqui di dominio pubblico nello spogliatoio, non abbiano potuto davvero, come diciamo noi, aver contribuito al disfacimento, evidente, dello stesso.

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  80. Io ti ho evidenziato, su tua richiesta, Ludwig, e sulla base dei fatti e delle dichiarazioni ufficiali,  la profonda differenza di comportamento tra  Mourinho e Prandelli, nei confronti della società, della squadra, e dei tifosi, nel primo caso irreprensibile nel secondo stigmatizzabile nel modo più forte. Tu aggiungi altre considerazioni e supposizioni che non cambiano quello che ti ho evidenziato.
    Non importa un cazzo che Andrea sia una serpe velenosa, quello che  importa è che Prandelli alla richiesta pubblica di DDV di parlar chiaro  rispose gettando fango sul futuro della Fiorentina, scoraggiando i tifosi al riguardo, dividendoli,  e rivendicando il suo diritto a sognare altrove.

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  81. Sacro Foco i contatti ci furono e non fu soltanto uno. Se rileggi anche tu il post di Lele o gli dici che racconta balle o devi prendere atto che le fonti sono diversificate. Inoltre DDV non fa dichiarazioni alla stampa se teme di essere smentito, non racconta balle e le firma in basso. Nessuno ha smentito un bel niente e nemmeno Prandelli ha smentito, ma si è arrotolato in un discorso che sapeva piuttosto di conferma, sulle ambizioni, sulla Cittadella nella quale non credeva, sul fatto che a Firenze senza Cittadella si sarebbe andati poco lontano, ergo....Bastavano le dimissioni? Ti posso obiettare due cose 1) lui parlava con Bettega che era il rappresenante di mezza Juventus, di quella che poi ha perso, e che lo sponsorizzava, insomma non si trattava di certezza di assunzione, 2) le dimissioni significano rottura di contratto e pagamento di penale e rinuncia alla retribuzione, alla quale invece hai diritto se ti licenziano. I grandi a queste cose ci guardano poco, ma i medioman, come dice ZV, ci guardano eccome.

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  82. Intanto Zamparini ha esonerato Malesani e richiamato Gasperini. Per me è pazzo.

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  83. Jordan, io incomincio il discorso dicendo che quella era l'idea che mi sono fatto io. Lungi da me insinuare che gli altri contano balle. Io giudico l'operato di Prandelli solo ed esclusivamente in base ai risultati, non dò giudizi sui comportamenti e tantomeno condanno o santifico. In un ragionamento globale della cosa, trovo, secondo i miei criteri, molte pecche nella gestione da parte della proprietà. Sempre secondo il mio modo di pensare, credo che se Prandelli avesse voluto una squadra da allenare, all'epoca di squadre disponibili ce ne erano, anche di blasone e caratura superiore alla nostra. Anche disponibili a versare stipendi ben più corposi di quello con la Fiorentina. Io non ho fonti, ma è solo una mia idea che tiene conto di un quinquennio fatto di comportamenti che giudico da persona per bene. Detto questo non interverrò in altre diatribe riguardanti Prandellli perché evidentemente mi interessa molto meno che a voi.

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  84. Perdonami ma non ho capito il nesso.

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  85. Riporto le dichiarazioni tra virgolette di Diego della Valle: Diego Della Valle chiama in causa Cesare Prandelli per spiegare le difficoltà della Fiorentina. "Questa società era legata a un motto: tutti per uno, uno per tutti. Poi è venuto a mancare un tassello - ha detto - La situazione è cambiata e ha destabilizzato tutto. Quando ho avuto la certezza che Prandelli stava tentando di andare alla Juve". Immediata la risposta del ct: "Sono molto amareggiato. Non mi sono mai proposto ad altre società"."La presi come una chiacchiera - ha proseguito il patron dimissionario della Fiorentina nel corso di una conferenza stampa indetta in un albergo di Firenze - Ma quando il proprietario della Juve mi ha chiamato dicendomi che Prandelli parlava con Bettega e che per rispetto nei miei confronti non lo avrebbe mai preso avendo anche un'altra idea, capii che era vera.Se ne evince che giravano voci di contatti tra Prandelli e la Juve, secondo Della Valle, ma che la conferma venne da una telefonata del proprietario della Juve il quale aggiunse che la Juve non era interessata. Jordan, ora mi devi spiegare chi era secondo te il proprietario della Juve. Se non era Andrea Agnelli, sarà stato John Elkann. Sempre di famiglia Agnelli si tratta, non mi risulta che la Juve a quel tempo fosse di Ugolini. 

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  86. Uno che dice "io non credo che ci siano mai stati contatti tra Prandelli e la Juve" dopo che un altro ha riportato una testimonianza diretta di un giocatore, almeno non tiene in grosso cale quello che l'altro ha detto, a mio modo di vedere. Comunque ognuno è libero di credere quello che gli pare. Se ci scambiamo opinioni, testimonianze, modi di vedere, anche su un argomento, che, è vero, è alquanto obsoleto, è per confrontarsi. Uno che dice io l'ho vista così punto e basta ha tutto il diritto di dirlo ma al discorso di contributi ne porta in realtà pochi. 

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  87. Il nesso, Sacro Foco, è che se fosse così facile, quando sei sotto contratto,  dimettersi e cambiare squadra, Montella sarebbe andato alla Roma che era, l'estate scorsa, la sua prima scelta, ma non ci andò perché, per nostra fortuna, Pulvirenti non era d'accordo per come s'era comportata la Roma.

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  88. Il nesso, Sacro Foco, è che se fosse così facile, quando sei sotto contratto,  dimettersi e cambiare squadra, Montella sarebbe andato alla Roma che era, l'estate scorsa, la sua prima scelta, ma non ci andò perché, per nostra fortuna, Pulvirenti non era d'accordo per come s'era comportata la Roma.

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  89. Allora io non c'ho capito niente visto che pensavo che Montella non fosse andato a Roma perché non si era accordato con la dirigenza giallorossa.

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  90. Le fonti, Jordan, vanno vagliate attentamente. Sono certo che Lele ha ascoltato quella frase e la riferisce correttamente. Ma pur sempre di una voce di corridoio si tratta. Più corposo il fatto che Della Valle chiami in causa il "proprietario della Juve". Ma quest'ultimo lascia intendere che i colloqui avvenuti erano informali, tanto che la Juve stava per prendere un altro allenatore. Mi sorge un altro dubbio: Prandelli sarà anche Gobbo, ma secondo voi come si giustifica questa conversazione tra Della Valle e il proprietario della Juve? Sicuramente si tratta di uno scambio di cortesie che però sputtana Prandelli e lo lascia fuori da tutte e due le piazze: la Fiorentina non lo vuole e la Juve lo scarica. Al posto di Prandelli non avrei considerato quel colloquio, se davvero è avvenuto, come un favore e avrei maturato una notevole antipatia per la famiglia proprietaria della Juventus.  

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  91. Sei un fine lettore Ludwig, quindi capirai benissimo che dire: "Non mi sono mai proposto ad altre società",  significa non smentire i contatti, ma solo di averli provocati. 

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  92. Chiari ho paura che tu non abbia scelto l'esempio giusto, visto che Montella si è liberato prima della fine del contratto. A me risulta poi che non si andato a Roma per contrasti con Baldini (una vera e propria lite) e perchè in quel momento si pensava che Zeman fosse la prima scelta.

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  93. Chiari ancora: se mi leggi attentamente vedrai che mi muovo con molta circospezione e sto cercando di analizzare attentamente le fonti. Quel che vorrei sottolineare è che se c'erano stati contatti erano destinati a non approdare a nulla: il proprietario della Juve telefona per dire che non vuole Prandelli, non che lo vuole. Storia indubbiamente strana.

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  94. Ludwig e Sacro Foco, mi sembra di ricordare che fu Pulvirenti a mettersi di traverso. Ma può darsi che mi stia sbagliando e che la situazione, nel caso di Montella, fosse diversa rispetto a quella di Prandelli.

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  95. Mi sembra di ricordare che fu Pulvirenti a mettersi di traverso. Ma può darsi che mi stia sbagliando e che la situazione, nel caso di Montella, fosse diversa rispetto a quella di Prandelli.

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  96. E io caro Jordan ho portato il mio punto di vista, che sicuramente non arricchisce di contributi la discussione, ma che mi sono egualmente sentito di tirar fuori. Poi il fatto che io non sia convinto di una cosa non vuol per forza dire che giudico balle quello che dicono gli altri. Vorrà dire che indagherò a fondo presso Frà Elia, il suo riferimento spirituale che mi abita accanto anche se a te non interessa granché e richiederò perlomeno prove sicure.

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  97. Sacro Foco e Ludwig, se digitate le parole chiave, Pulvirenti, Montella, Roma, vengono fuori vari articoli di quotidiani nazionali e locali che avvalorano la mia tesi sul ruolo di Pulvirenti e che confermano che Montella aveva ancora un anno di contratto a Catania, esattamente come Prandelli a Firenze.

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  98. Ma guarda che io non metto in dubbio la tua versione, è che io ,avendo seguito distrattamente la vicenda, l'ho solo capita diversa.

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  99. Ti ripeto per l'ennesima volta, Ludwig,  il comportamento e quello che voleva la Juventus, in accordo o in disaccordo con Bettega,  non lo so e non mi interessa, io ho giudicato, su tua specifica richiesta,  SOLO il comportamento spregevole di Prandelli nei confronti della Fiorentina, della squadra e dei tifosi, e l'ho confrontato con quello irreprensibile di Mourinho.

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  100. Prandelli non mente, infatti ha detto di non essersi mai proposto ad altre societa'. Non ha mai, e ripeto mai, smentito di aver parlato con emissari di altre societa' (su iniziativa di questi ultimi), appunto per non mentire.
    Comunque, se si parla di Pio Cesare, preferisco parlare del produttore di vini di Alba ahahaha

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  101. Lz allora te lo scrivo per la terza volta visto che non leggi. La juventus non era affatto una struttura monolitica, c'erano almeno due gruppi che aspiravano al comando, Cobolli Gigli, Blanc e Bettega dove sono adesso? Bettega cercava appunto di portare l'amico Prandelli alla Juve ma il contratto non era affatto sicuro. Quello che telefona a DDV è l'altro gruppo, quello che ha un altro candidato e che poi vincerà la corsa al comando. Ho registrata sia tutta l'intervista a DDV del 26 marzo, sia quella a Prandelli del 27 marzo, sia la lettera di DDV del 30 marzo ore 16:14  con le dimissioni da patron, sia il comunicato ufficiale di Cesare Prandelli delle 16,36 (ventidue minuti per rispondere, come pensare che non siano stati scritti assieme?) che recita: "Cesare Prandelli comunica la sua intenzione di rimanere a Firenze senza dubbi e perplessità rispettando così il contratto che lo lega alla Società viola." Invece di dare le dimissioni giuramento di fedeltà, due mesi dopo è alla nazionale. 

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  102. Della Valle non parla della dirigenza della Juve, Jordan, ma del "proprietario". Quindi è un Agnelli a contattarlo. 

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  103. A questo punto, grazie anche al contributo di Chiari, aggiungo alla lista dei traditori e Giuda, oltre a Mourinho anche il nostro Montella. 

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  104. Caro Ludwig, Montella e Mourinho non sono dei Giuda, LORO. Hanno semplicemente, legittimamente e comprensibilmente trattato la possibilità di allenare un'altra squadra più prestigiosa, senza raccontare palle.

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  105. E senza sputare nel piatto dove stavano mangiando.

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  106. Non vedo cosa tu voglia dimostrare a dire che gli ha telefonato un "Agnelli". Anche se fosse, con John Elkann tre anni fa erano in rapporti d'affari in CdA importanti e allora? Ti riporto piuttosto il virgolettato della strogolata risposta del santo al giornalista che gli faceva la domanda Juventus: "DOMANDA – Te la senti di dire che non vai alla
    Juventus?

    RISPOSTA – Mah, dovrei risponderti dicendo che le scelte le ho già fatte
    quando ho rinnovato il contratto, quando c’era un programma, quando c’era un
    sogno da rincorrere. Allora, se le situazioni sono cambiate, visto e
    considerato che c’è stata chiarezza, perché la chiave di svolta è questa famosa
    cittadella. Senza la cittadella non possiamo essere competitivi, non possiamo
    sognare. Io vivo di sogni, vivo di sentimenti, vivo di amore per il mio lavoro.
    Allora, se questa possibilità ci sarà, allora no si prende in considerazione
    nessun tipo di proposta, altrimenti io sono un professionista, voglio ricercare
    comunque un sogno. L’ho detto e l’ho ripetuto: avrei voluto e vorrei farlo,
    continuare a farlo a Firenze. Ma le condizioni ci sono o sono rimandate?" 

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  107. La cosa più assurda che ho letto è stata la valutazione positiva del look di Prandelli, che invece è una cosa al di là del bene e del male.
    Miha al contrario ha grande stile.
    Speriamo di approfittare di questo mezzo passo falso del Milan.

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  108. Ho appena visto un derby della Madonnina tra due squadre da centro classifica, e forse senza arbitri collaborativi ci sarebbero.

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  109. Penso sia semplicissima la questione. Forzando un po' il paragone, è come se tua moglie venisse a dirti di voler parlare. "Senti, ti voglio bene, ma ho conosciuto un uomo che mi piace tantissimo, non me la sento più di stare con te. Cerchiamo di separarci con dignità e buon senso, non diciamo nulla a nostro figlio fino al termine dell'anno scolastico per non turbarlo, per il suo bene, poi salutiamoci e restiamo buoni amici". A parte reazioni inconsulte, direi un comportamento da apprezzare. Altra cosa è se tua moglie parla sempre di quanto sono frivole le sue amiche, di quanto crede nell'onestà e nella sincerità, in una relazione pulita. Poi ti telefona una sera un amico, per informarti imbarazzato, e a malincuore, che ha visto tua moglie sul retro di un ristorante a flirtare con un tipo. Interrogata sul fatto, arrivata a casa, dice che non è stata lei a cercarlo. Per il resto potete proseguire voi, è open source. Sinisa, quando fu cercato da Moratti, informò subito i DV, e volle continuare la sua sfida a Firenze, nonostante le condizioni non certo idilliache. Sinisa, da questo particolare confronto, è uscito come un gigante. Come in ogni sua azione o parola legate alla Fiorentina, da quando è stato rimosso.  

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  110. "La cosa più assurda che ho letto è stata la valutazione positiva del look di Prandelli, che invece è una cosa al di là del bene e del male". Ahahahahahha, Antoine, ma la temibile redingote che aveva preso ad indossare nel suo primo periodo in azzurro? Pensavo si sarebbe presentato in campo in sella a un cavallo imbizzarrito, come un ussaro, moralizzando Cassano e Balotelli a colpi di vettino: "Ordinàti, perdio, ordinàti!"

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  111. "La cosa più assurda che ho letto è stata la valutazione positiva del look di Prandelli, che invece è una cosa al di là del bene e del male". Ahahahahahaha, Antoine, ma la temibile redingote che esibiva nelle sue prime gare in azzurro? Pensavo si sarebbe presentato in campo in sella ad un cavallo imbizzarrito, come un ussaro, moralizzando a colpi di vettino Cassano e Balotelli: "Ordinàti, perdio, ordinàti!"

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  112. Boh, qui i post appaiono e scompaiono...

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  113. Sinisa ha mollato perchè l'Inter si era orientato su altri allenatori contattando fra l'altro quello del Porto e rischiava di restare fuori da entrambe le piazze. Prima accusi Prandelli di tartufismo, Deyna, ma poi, scusa, dimostri di essere parecchio moralista anche tu, e di esercitare il moralismo a senso unico. Prandelli Giuda, gli altri che pure mollano la squadra meno forte per la più forte, ricca e famosa, invece sono corretti e dimostrano di essere dei gentleman. Ma quando mai? La verità è che la casistica che abbiamo esaminato, pur molto ridotta, dimostra che nel calcio cose del genere ne accadono ogni giorno. 

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  114. Leggo ora: "Con la maglia dei granata infatti, Cerci ad oggi ha collezionato 24 presenze, segnando anche 5 reti (alcune delle quali di pregevolissima fattura) e 9 assist (per dare l'idea: Borja Valero alla Fiorentina ne ha fatti 10, Hamsik nel Napoli addiritura 11)". Non conoscevo il dato degli assist, nove + cinque gol cominciano ad essere numeri importanti, per dirla col Santino.

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  115. Lud, parlo di morale, non di moralismo. Quelle su Sinisa sono tue illazioni, basate sul nulla, credo. Non è questione di avere ambizioni e poter desiderare cambiare squadra, ma il modo in cui si affronta la cosa, e ci si relaziona con la società. Mourinho - che pure non amo per niente - e Montella sono stati chiari, adamantini, Prandelli una pozza d'acqua torba.

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  116. Che Sinisa abbia mollato l'Inter perchè rischiava di restare a piedi è altra galoppata di fantasia tua. In realtà fu solo contattato esplorativamente e lui, da persona corretta, informò subito la Fiorentina. Poi non credo sarebbe andato avanti niente, ma la correttezza del gesto rimane. Il problema non è cercare di salire in carriera il che, a professionisti, siano calciatori  o allenatori, deve essere concesso. Può fare più o meno dispiacere e dispetto ma non è illegittimo. Illegittimo può essere il modo, il farlo di nascosto, il raggiro, la bugia, tutto quello che distingue le persone serie da quelle che lo sono meno o per niente. Ma questo fai finta di non volerlo capire.

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  117. Via Jordan: la lettura tua e di Deyna è che in un mondo di persone oneste e specchiate spicca un figura demoniaca: Prandelli. Io non sostengo affatto che Prandelli sia un angelo venuto sulla terra a miracol mostrare. Avrà fatto le sue valutazioni come gli altri. Ciò che sostengo è che ogni giorno decine di tecnici provano a smarcarsi dalle loro squadre. Che poi non ci fosse nulla di concreto, solo probabilmente colloqui esplorativi destinati a finire nel nulla, questo lo dice lo stesso Diego della Valle. 

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  118. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e nemmeno leggere. Ti ho già detto nel post precedente che il problema non è il che ma il come e lui ha trascinato nelle sue "valutazioni" tutta la squadra distruggendo un ambiente, ottenendo risultati pessimi che hanno macchiato quattro anni e mezzo di ottimo disimpegno e lasciando il deserto dei tartari in eredità ai successori. Montella e Mourinho che sono gli esempi che hai portato se ne sono andati a fine campionato dopo aver ottenuto in pieno gli obiettivi, uno addirittura centrando un record difficilmente duplicabile. Se ti pare la stessa cosa è inutile continuare.

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  119. "Ho avuto la certezza che Prandelli voleva andare alla Juve. Ci sono rimasto male, soprattutto dopo il rapporto che si era instaurato – ha dichiarato DDV ancora il 5 novembre del 2010 – Ho fatto un grande sforzo a comportarmi come mi sono comportato in quella vicenda sapendo che se ne voleva andare dalla porta di servizio. Ho dovuto trovare un modo elegante per ‘fermare le macchine’ e l’ho salvato da un errore grande, quello della Juve".

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  120. Melo se n'è voluto andare da Firenze , Toni se n'è voluto andare da Firenze, Jovetic forse se ne vuole andare da Firenze.
    Montella se n'è voluto andare da Catania, Mourinho se n'è voluto andare da Milano.Prandelli se n'è voluto andare da Firenze
    Per me e non solo per me Toni, Melo e Jovetic, Montella, Mourinho, NON SONO DEI GIUDA.Per me e non solo per me Prandelli E' UN GIUDA.Prova a chiederti il perché, Ludwig. 

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  121. Riscrivo meglio, quello sotto è partito da solo, scritto male e con dei refusi.




    Melo se n'è voluto andare da Firenze.




    Toni se n'è voluto andare da Firenze.




    Jovetic forse se ne vuole andare da Firenze.




    Montella se n'è voluto andare da Catania.




    Mourinho se n'è voluto andare da Milano.





    Per me, E NON SOLO PER ME, Toni, Melo, Jovetic, Montella, Mourinho, NON SONO DEI GIUDA.






    Prandelli se n'è voluto andare da Firenze.




    Per me, E NON SOLO PER ME,  Prandelli E' UN GIUDA.




    Puoi capire il perché della differenza Ludwig?
    .

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  122. Gli Indiani d'America, non lo avrebbero chiamato Giuda, il santo, avrebbero usato un'altra bellissima espressione, efficace e piena di significati, avrebbero detto che ha la lingua biforcuta.

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  123. Esattamente come lo avrebbero detto di Montolivo. Altro Giuda con la lingua biforcuta.

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  124. C'è voluta una giunta differente e 4 anni di distanza per vedere la luce di realizzare uno stadio nuovo e, forse, della cittadella, probabilmente se le cose fossero state fatte nei tempi del "non arriveremo sempre terzi" non ci sarebbe stato tutto il teatrino di entrambe le parti; MA ci sarebbe stato comunque, lui chiedeva un qualcosa che loro non gli mai avrebbero comprato e la decisione di silurarlo risale a ben prima dei famosi contatti jumerdini.....poi ognuno scrive le sue di verità

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  125. Ce una differenza, Leo, che "la decisione di siluralo risale a ben prima dei famosi contatti jumerdini...." è una tua supposizione priva di riscontri, anzi contraddetta dalle dichiarazioni ufficiali e pubbliche di DDV.
    Le nostre "verità", invece , non sono solo nostre, perché sono supportate da riscontri, fatti e dichiarazioni ufficiali. 

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