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domenica 23 maggio 2021

Gli uomini molto intelligenti devono fare una cosa alla volta per non ritrovarsi a Gubbio


Il campionato è finito e sarebbe tempo di bilanci se non fosse che non mi interessa parlare dei Cosmos, e che nel frattempo mi è capitato di leggere cosa teorizzava il medico J. Hashton in “The Book of Nature”. Non è una questione di fare citazioni per dimostrare chissà quale cultura, se avessi voluto fare quel tipo di sfoggio avrei scelto “con un altro allenatore avremmo lottato per la Champions”. Il libro citato era dentro al borsello che il Bambi ha rubato a un americano nello Sdrucciolo dei Pitti, uno degli ultimi scippi prima della pandemia. Si è rivenduto tutto, documenti, macchina fotografica, si è tenuto i soldi e il libro che non ha voluto nessuno, così l’ha messo come zeppa sotto il tavolo di cucina. Insomma, ieri sera per non vedere la partita siamo usciti, quindi non mi sembra giusto adesso raccontarvi del peggior risultato post fallimento, o dell’impresa di non aver segnato al Crotone, a maggior ragione in assenza di Montiel, col rischio che Hagi vada alla Lazio e Pioli in Champions. Alla fine abbiamo terminato la serata da lui a bere una bottiglia di Muffato della Sala per dimenticare la famosa conferenza stampa. Mentre eravamo lì giustappunto a meditare sul dramma della mancanza di turisti per una città come Firenze, a un certo punto se n’è uscito denunciando che il problema riguarda anche chi come lui i turisti li deruba. Da lì la storia dell’americano nello Sdrucciolo dei Pitti e di quel libro che faceva da zeppa. Proprio vicino al mio piede, del resto il Muffato era finito insieme al Roquefort, la conversazione languiva, mi sono sentito attratto e ho cominciato a sfogliarlo. Come se fossi stato spinto da una forza misteriosa, alla fine con un considerevole sforzo per via dell’inglese ho preso atto che quel libro era arrivato fin lì per fare un po’ di luce sul passato Viola, anche se di quello qualcosa avevamo capito, purtroppo di cosa ci prospetta il futuro. Naturalmente niente di buono se ho capito bene ciò che ha teorizzato il medico americano nella seconda metà dell'800. Per quanto ci riguarda da vicino, fuori dai 40 punti che dimostrano le ambizioni di calabroccolino, quel libro ci dice senza tanti fronzoli il perché Vittorio non abbia mantenuto le aspettative del padre, ma questo per fortuna riguarda il passato, ci dice soprattutto ciò che ci aspetta se quel geniaccio di Rocco dovesse addirittura passare la mano al figlio. Un autentico dramma. Ci spiega come mai spesso i figli dei geni siano meno intelligenti di loro. Molto semplicemente perché mentre trombano pensano, invece di concentrarsi sull’atto. In parole povere per avere figli geniali gli uomini con tali grandi qualità non possono permettersi di distrarsi mentre trombano. Adesso a proposito di geni forza Atalanta.

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