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sabato 16 gennaio 2021

Pensieri col boccaglio


Mi viene voglia di difendere Quarta che mostra il graffio sul collo solo per vedere di nascosto l’effetto che fa. Ma non posso farlo perché malgrado le limitazioni domani ci sarà la mia prima gara Master. Ed è stato proprio durante gli allenamenti che mi è venuto in mente quando si chiamavano terzini e i leggings si chiamavano fuseaux. E a proposito di moda il ritorno di Mastella sulla scena politica equivale al ritorno delle giacche con le spalline. Fare le vasche ti permette di pensare che magari abbiamo puntato troppo sulla psicologia e poco sulla filosofia, oppure se impazzire due volte vuol dire tornare sani. Così ho riflettuto anche sull’apertura dei musei solo per i visitatori della stessa regione, solo in zona gialla, solo nei giorni feriali, solo con una punta, e solo che pensavo quanto è inutile farneticare credere di stare bene quando è inverno e te. In una delle ultime vasche di rifinitura oggi mi concentrerò su quelli nati col cesareo, che quindi non l’hanno vista neanche quella volta. Non solo, l’ultima vasca mi servirà per rendermi conto che la gente più non capisce una sega e più ha voglia di farlo sapere agli altri. Che poi è il principale motivo che mi ha spinto ad aprire un blog. Non so se sono stato condizionato dalla mole di serie tv che seguo contemporaneamente (le ultime Mad Men, True Detective, lo stadio nuovo, il derby di Roma), ma una volta tolti gli occhialini mi verrà in mente il finale di una storia senza avere la storia, ovvero “Non fece in tempo a bagnarsi le labbra che venne stroncato da un infarto. Poco prima l’uomo aveva ascoltato l’entusiasmo di lei che raccontava di certi successi ed elogi ricevuti, al quale aveva risposto ti vorranno trombare”.

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