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mercoledì 13 gennaio 2021

Da bambino ero stupido


Sento dire “lasciamo stare il pranzo al ristorante che adesso non è importante” e penso che per me invece è importante, ma un attimo dopo averlo pensato mi sento in colpa. Sono troppo superficiale. Oggi gioca la Viola ma io penso a chi appena vaccinato muore investito sulle strisce. Il Milan passa ai quarti di Coppa Italia (nostro prossimo avversario?) malgrado Ibra e io penso a Matilda De Angelis che a soli 25 anni da Bologna va negli States e nella serie “The Undoing” si toglie lo sfizio di baciare prima Nicole Kidman e poi Hugh Grant. Noi che al massimo ci prendiamo un caffè da asporto fuori dal bar. Non solo faccio pensieri superficiali che in piscina però galleggio che è una bellezza, quando ero bambino non vedevo l’ora di diventare adulto, adesso che sono adulto ho realizzato che da bambino ero stupido. E il bello è che non ho più l’età per allenarmi tutti i giorni, ma lo faccio lo stesso, poi sono costretto ad andare a letto presto perché la mattina devo regalarvi delle opinioni superficiali. Come se non bastasse ieri in Piazza Tasso ho visto un gruppo di ragazzi che si vaccinavano da soli, mentre sulla tramvia alla fermata “Federiga” una persona di chiare origini africane aveva un enorme pacco sospetto in mezzo alle gambe, forse un missile. Alla fine mi convinco che è veramente un lusso sbattersene i coglioni, mentre il Bambi canta “sostanza dei giorni miei”, ma a differenza di Lorenzo si riferisce all’hashish. A questo punto, dopo aver fatto i complimenti a Irene, per fare più vaccini con una dose propongo di tagliarlo con quel Pinot Nero di cui vi ho accennato, lasciando poi che l’albero di Natale se ne va da solo quando se la sentirà.

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