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venerdì 29 gennaio 2021

A forza di dissentire


Ho in mente un piano fantastico per questo 2021: smettere di incolpare me stesso per non aver apprezzato Hagi come invece merita. Si parla di tampone anale ma non si considerano soggetti come la Nicoletta, sarebbe come lanciare un salame nel corridoio. Pur con le limitazioni delle regioni sugli spostamenti, il vitello della mamma del Bambi se n’era andato da qualche parte, o almeno lo si evince dal pranzo di ieri quando ha portato in tavola il vitello tornato. Bambi che durante il pranzo mi ha meravigliato facendo riferimento alla Critica della ragion pratica quando in merito a coloro che svuotano la campana del vetro se ne è uscito con “maledetti rompicoglioni”. Poi a forza di dissentire gli è preso un attacco di dissenteria. Se conoscessi il calcio come Pradè potrei fare delle previsioni come capire che giorno sarà domani, mentre il Bambi per colpa del plexiglass non può più sputare in faccia a nessuno. Divisorio che come se non bastasse gli ricorda pure il carcere. Anche se non vinciamo contro il Toro sono comunque felice da quando ho cominciato a risalire i quattro piani di rampa circolare del parcheggio sotterraneo e dall’autoradio è partito un crescendo rossiniano di musica classica. Che esaltazione, che vita emozionante. Nel frattempo oltre al rinoceronte bianco si è estinta anche l’abitudine di salutare con il doppio bacio. Così come i punti esclamativi andrebbero centellinati prima che sia troppo tardi. Dopo aver capito se domani lotteremo ancora per la salvezza, cercherò di capire finalmente chi cazzo è ‘st’amico Friz. In verità devo capire anche come mai il Bambi ultimamente va a trovare delle suore.

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