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giovedì 21 gennaio 2021

La concomitanza


Con l’arrivo di quelle sei bottiglie di Pinot Nero non accetto più che i bambini possono parlare e ridere da soli e gli adulti no. E nemmeno che dopo i 50 se non hai un mal di schiena te ne assegnano uno d’ufficio. Arriva il Crotone e mi auguro vivamente di non subire più emotivamente il post partita di Napoli, che non so voi, ma per me è valso come aver visto la serata finale di Sanremo. Diciamo che con Ciampolillo al VAR ha perlomeno vinto lo sport. Io non capisco questo mercato mentre una persona che capisce me costa un’ottantina di euro l’ora. Per la serie delle consapevolezze che non vorresti, ho la conferma di una concomitanza poco piacevole; il momento più basso mai apprezzato in politica e in Viola. E il drammatico presentimento che si possa fare anche peggio. Tipo la Santanchè senatrice della Repubblica, Joe Barone dirigente Viola. La storia non ci perdonerà, e io non pensavo che Kokorin fosse a piede libero. Se mi dicessero fai un fioretto per salvarti anche quest’anno porterei latte caldo e biscotti a Mattarella. Tempi duri per noi sciarpati Viola, ma soprattutto per il tatto. Alla fine, i vuoti che ci lascia la Fiorentina sono come i giorni privi dell’imperfezione di una previsione di Bernacca. Lo sforzo che vi chiedo oggi, di fatto un supplemento alla lettura dell’editoriale, è quello di capire chi è il personaggio della foto ritratto nel 69. Se cercate di risolverlo andando su Google la Fiorentina non solo prenderà il pregiudicato russo che spara sulla Croce Rossa, ma perderà con il Crotone. Io nel frattempo ho fatto un esercizio che mi aiutasse a prendere definitivamente atto della situazione di merda in cui siamo, così in serata ho fatto uscire il bambino che è in me e l’ho abbandonato sulle scale dell’Istituto degli Innocenti.

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