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domenica 3 gennaio 2021

Il re delle feste


Immagino una conferma della prestazione  vincente di Torino, e poi immagino una linea che non sia quella difensiva, ma quella dove di qua c’è la fila per il vaccino, di là quella per fare i suffumigi contro il Covid. E domani non vorrei scrivere che siamo cresciuti ingannati dall’idea che è il pensiero che conta. La partita di oggi mi fa tornare alla mente le matite rosse e blu, ve le ricordate? Presidenti, allenatori, centravanti, avanzi, insomma, chiusa una torta si apre un torrone. Leggendo che a Sant’Antimo uno ha lanciato un petardo dal balcone e incendiato la propria auto, penso che il vaccino non sia sufficiente. La classifica da risalire, la pandemia, Pioli primo in classifica, ricordo con nostalgia quando l’unico problema era scongelare il freezer. E poi i ricordi si nascondono anche sotto certi tappi. Devo dire che dopo il mese di silenzio e la successiva intervista, Rocco sia riuscito finalmente ad elaborare il rutto. Un anno in più, nuove esperienze maturate, maggiore consapevolezza che le ventenni con le poppe piccole dicono solo cazzate. A riprova che credevo in Pioli anche quando Oddo furoreggiava con il suo calcio totale, c’è che sono già pronto per la prova costume. Se devo incoronare il re di queste feste non ho dubbi, resta sempre l’ananas. Mentre il clima mi spinge a pensare quale varietà di riso piantare, oppure se in alternativa non sia meglio un allevamento di anguille. 

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