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martedì 12 maggio 2020

Roba da Orsoline


Niente sarà più come prima a cominciare dal trattare la gente coi guanti che poi bisogna buttare via subito. La polemica di turno investe Silvia Romano quando anche per i meridionali che votano Lega si può parlare di Sindrome di Stoccolma. Che è poi la sindrome dei Renziani. Devo dire che l’idea romantica di uscire migliori dalla pandemia è durata meno di un palloncino vicino ai miei fichi d’india. Io pur di essere liberato avrei gridato persino che Hagi è più forte di Maiellaro. Il Bambi che fino ad oggi gli unici libri con cui aveva avuto a che fare erano quelli portati in tribunale, senza che nessuno gli avesse imposto niente, si è appassionato ad un libro che racconta di come nel medioevo dopo un’epidemia si festeggiasse con orge e alcool. E non si capacita del perché demonizzare certe abitudini alimentari quando chi addenta una gamba non fa niente di diverso delle piante carnivore. Forse è un po’ troppo selvatico, questo si, visto che si accorge dell’arrivo della bella stagione dai piedi neri. Le dichiarazioni di Silvia Romano sul fatto di aver cambiato quattro covi sono la vera causa delle accuse che le vengono rivolte, rea in sostanza di aver fatto più vita sociale di noi chiusi invece sempre nella stessa casa. Tra i complottisti Diladdarno, il cugino del Pizzichi con un caffè da asporto in mano, sosteneva che anche l’iceberg che ha affondato il Titanic è stato creato in un laboratorio. Occhiali da sole e mascherina ci regalano una piacevole perdita collettiva d’identità, forse sottintende una promessa di nuove libertà, e magari nella fase tre gireremo nudi e mascherati che “Eyes Wide Shut” è roba da Orsoline.

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