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lunedì 4 maggio 2020

Il baro di Piazza Tasso


Il Bambi non si capacita di poter vedere il cugino di terzo grado, gobbaccio e antipatico come la merda, ma non certi amici con cui ha condiviso tanti panini col lampredotto, vino, reati di spaccio e pure qualche furtarello. Saranno serrande alzate e tasche vuote. Anche qualche natura morta di buona qualità ai tempi della pandemia. Noi Diladdarno faremo il veglione di fine lockdown in Piazza della Passera. E che in San Frediano siamo avanti lo dimostra il fatto che la didattica a distanza i più illuminati come me la facevano già negli anni settanta; i libri da una parte e noi dall’altra. In San Frediano ripartono prima i ladri dei parrucchieri, il Bambi invece è talmente smarrito che a un certo punto mi ha chiesto dove cazzo deve andare oggi. Gli ho suggerito di cominciare con i bicchieri di vino da asporto. Raccogliamo tutti l’ultimo appello di Conte prima di uscire, si, basterà non sudare. Un vecchio baro di Piazza Tasso che ogni tanto tira fuori assi dalla manica dimenticati ieri si raccomandava che l’importante è mescolare bene le carte, e al nipote che voleva andare a trombare una ragazza che non era la sua ha consigliato di andare da Duccio, figlio della Milena, fratello della Liliana, sorella dell’Elena, figlia di Riccardo, cognata della Carla, padre di Dino e suocero di Silvano. Sostenendo di essere Silvano. Funzionerà questa fase due? Proviamo intanto a spegnere e a riaccendere.

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