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giovedì 21 maggio 2020

Il più ottimista


Il risvolto che più mi è piaciuto di tutti questi ricongiungimenti è stato quello tra la donna e i suoi tacchi. Ricongiungimento che dovremo avere anche con il calcio, pensando a questo lento riavvicinamento sono preoccupato per quelli che passavano il tempo ad etichettare gli allenatori ritenuti scarsi, non vorrei mai che con il campionato fermo si fossero messi ad etichettare qualcun’altro. Se è vero che in alcune parti del Paese ci sono stati fenomeni di grandine a forma di Covid, mi auguro al più presto una pioggia di vaccini. In assenza di straniere il Pizzichi invece del fatturato ha perso molte delle sue potenziali trombate, ma non si è demoralizzato e chiesto trombate a fondo perduto, ha cominciato a battere le strade del centro per intercettare litigi tra autoctoni in cui lei minaccia di andare con il primo che passa. Quando poi ne avrà agganciata qualcuna e ci saranno da spendere argomenti utili ad aumentare il suo fascino non parlerà solo di conto corrente come faceva prima, ma vanterà pure i crediti d’imposta. Pizzichi che come ha sempre fatto si è rimboccato le maniche e modificato per l’occorrenza il suo motto in “chi fa da se, si fa una nella fase tre”. Oggi contro tutte le regole della privacy vi mostro un ecografia del Bambi che evidenzia la tristezza causata dalla lettura delle locandine delle sagre annullate per Covid. Ma il più ottimista di tutti rimane il Gonnelli che pur affetto da ludopatia, e che per questo si è rovinato, riapre la sua attività confidando nella fortuna. Il più ottimista ma anche coerente.

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