.

.

venerdì 5 luglio 2019

L'eruzioni



L’accesa discussione di ieri su fascismo e sessismo ha messo in evidenza come sia significativo che anche il pensiero più profondo non raggiungerà mai il consenso del culo più sodo. E io che pensavp fosse l’eruzione dello Stromboli quella terribile. Già è diventato difficile confiscare una nave senza reato, per non parlare di come vendere tutti ‘sti cazzo di esuberi. Del resto è un’epoca meravigliosa, un immenso privilegio vivere in un paese così unito, sereno, vedere la concordia esplodere e fare tutta quella fuliggine nera. O forse devo smettere di andare alle riunioni condominiali. Lui comunque ci provò a fermare la furia del Vesuvio. Poi ho cercato invano di riordinare le idee malgrado fossero solo due. A me che l’eruzioni servono solo per mandare via il singhiozzo. In un periodo nel quale in molti trascorrono il tempo libero rimasto dopo aver mangiato e bevuto, tentando di dimagrire. Per questo amo la pittura, perché preferisco l’odore della trementina, gli stracci sporchi, i pennelli allineati, a 75 esuberi. Preferisco le spatole mai pulite che trattengono il colore come amanti pazzi di gelosia, piuttosto che i contratti che trattengono bidoni. Preferisco il cavalletto, i tubetti e gli oli con la coda alta come scorpioni nel momento dell’attacco. Più di Simeone al centro dell’attacco. Più ancora di un attacco d’ira.

Nessun commento:

Posta un commento