.

.

sabato 6 luglio 2019

Con Fidel Castrovilli parte la rivoluzione


Pensate al povero Putin che era venuto qui sperando d’incontrare De Rossi, Borja Valero e il sogno Robben, invece gli è toccato vedere il Papa, Conte e Mattarella. Ci sarebbe anche l’idea Perin, operazione difficile per via del nome. Si sa purtroppo che l’innamoramento è proprio come una scoreggia (Perin), può capitare trombando. Il genio imprenditoriale targato Commisso, in tempi di vacche magre, ci regala però il vantaggio di non aver più bisogno di andare fisicamente a Moena a spendere soldi, è sufficiente sfogliare un album di vecchie foto. Seduti comodamente sul divano in pelle di casa, magari sudati, potremo seguire la preparazione sollazzandoci con l’insalata di riso che non conosce orari. Per coloro che avevano già prenotato a Moena prima dell’avvicendamento societario, e prima di sapere del lavoro immane di Pradè per svuotare ii magazzino, la leggenda narra che più ci tieni a vedere un nuovo acquisto, più ti devi accontentare delle valutazioni che dovrà fare Montella sui vari Meli, Castrovilli, Ranieri e Lakti. Comunque il primo acquisto arriverà, come la flat tax. Ma non subito. La cosa importante è non lamentarsi, facciamo finta di niente. Perché già me la sento scivolare. Alla fine qualcuno verrà fuori che siamo come quelli che ogni volta che partecipano ad un’orgia, glielo mettono nel culo. Poi però ci tornano per riprenderlo nel culo e lamentarsi di nuovo. Non guardiamo il capello, la nostra Sharon ha solo un po’ di ritenzione idrica. Perché intanto ci sono tifosi Viola naufraghi ben felici di aver avvistato Terracciano.

Nessun commento:

Posta un commento