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mercoledì 10 luglio 2019

Il falso allunaggio



Certe abitudini del calcio, per esempio quella chirurgica  di rimuovere l’allenatore come un tumore, andrebbero esportate anche altrove. E chiedo ai romani del blog se non sarebbe meglio spostare Roma dai rifiuti. Intanto moriva oggi, boh, forse la speranza di vedere Hagi al Genk. Comunque accontentare tutti sarà un casino, c’è chi vuole Vlahovic titolare, Montella che preferisce il falso nueve, e c’è addirittura chi sostiene la tesi del falso allunaggio. Quest’ultimi sono i soliti che rivogliono le maglie con la numerazione da 1 a Apollo 11. Nessuno però ci può vietare di partire con il centravanti Primavera titolare. Questa grande fiducia nei giovani, questa forza di mostrare all’avversario di credere in un promessa del vivaio non ci farà partire certo battuti, semmai battiati. Ci presenteremo al via con più carisma e sintomatico mistero. Per tornare alla tesi del falso allunaggio, una delle tre argomentazioni si riferisce all’obiettivo messo a disposizione del regista Stanley Kubrick per il film Barry Lyndon, che sarebbe stato costruito dalla Nasa, una sorta di binocolo dal quale anche Montella ha cercato di vedere una vittoria nelle sue ultime 17 partite. Lo scetticismo riguarda anche le fasce di Van Allen in grado di friggere qualsiasi cosa, le stesse fasce invertite nelle quali si bruciano gli esterni. Mentre Corvino friggeva senza olio. Poi ci sarebbe il rifiuto degli astronauti di giurare sulla Bibbia. Ma voi giurereste sulla Bibbia o su Pioli a Bibbiena?

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