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giovedì 18 luglio 2019

Catafottere una palla gol


Grazie a Camilleri oggi quando vogliamo babbiare sulle qualità di Simeone possiamo farlo definendolo il Catarella dei centravanti senza che da Borgo Allegri si risenta nessuno. Così come la mancanza del primo acquisto la possiamo definire una camurria. Lo stesso Camilleri diceva che la felicità sta nelle cose ridicole, e cosa lo è più di una squadra pronta per la Champions, che invece viene smantellata. Non disilludiamo Camilleri che è morto con la speranza che i giovani si ribellassero, come ha fatto Hagi pretendendo di giocare. “I soldi non sono un problema” scritto sulla T-shirt di Commisso mi ricorda un po’ la scusa che ha usato il Bambi la prima volta per mascherare alla compagna la dipendenza dall’alcol. Una volta diagnosticata l’anemia dal Pileggi, medico di famiglia che aveva lo studio all’inizio di via Senese, il dottore gli disse di bere due bicchiere al giorno (che lui ha trasformato in alla volta) fino a quando, una volta verificata la guarigione con nuove analisi, non gli avrebbe detto di smettere. Poi il Pileggi morì improvvisamente. Per Camilleri non ci saranno funerali di Stato, si è optato per i monopoli. Naturalmente scrivo di Camilleri ma non ho letto neanche un libro. E come m’insegnate, la calma è la virtù dei forti, avere pazienza sul mercato ci consentirà di cogliere occasioni insperate. Arriverà prima o poi anche il nostro giorno fortunato. Penso che non avere ancora giocatori funzionali al ruolo ci consenta di frequentare quel mondo dell’effimero che trovo addirittura seducente. E anche non sottilizzare troppo aiuta, noi tifosi sulla fase interlocutoria in cui ristagna la campagna acquisti, la Rita a non sentirsi troppo vecchia per il compleanno di sabato. Infatti l’ha invitata a cena un ventenne, ed essere pignoli non aiuta, non importa quindi se è stato Tommaso e se la cena l’ha dovuta pagare lei.

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