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giovedì 15 novembre 2018

A proposito di stereotipi



L’odio per Pioli mi ricorda quando uscivo con la Cristina e mi mise i piedi sul cruscotto. Intanto Pezzella si è fatto male, e la colpa di chi sarà mai? Come è cambiato il mondo! “Se ti fai male ti do anche il resto”, ve lo ricordate? Altri tempi. Quando ancora si camminava sul pavimento invece che sul soffitto. Io capisco l’adolescenza, ma dopo i quaranta anche basta col dare la colpa sempre al lupo cattivo. Giampaolo in una recente intervista ha però raccontato con orgoglio che nelle sue squadre non c’è mai stato un infortunio muscolare. Ha subito goleade, certo, ma stiramenti nisba. E mentre D’Aversa vanta la mancanza di giocatori influenzati nelle sue rose, Andreazzoli vanta la mancanza di una panchina che lo mette al riparo da qualsiasi colpa. Si, anche dai giocatori che sbagliano il raddoppio da posizione favorevole. Eppure Pioli c’è già stato a vedere Napoli, ma niente. Ha solo perso. Tifosi allenatori vincenti, quelli delle sostituzioni determinanti, formazioni imbattibili, futuri campioni scoperti allo stand della Mukki al Fierone di Scandicci, moduli infallibili. Nella foto uno di quelli (ho promesso di non svelare il suo nick) che ha risolto uno degli altri grandi problemi che opprimeva la città. Oltre il traffico. Poi nel tempo perso ha anche elaborato una teoria per dimostrare che i quaranta sono i nuovi venti con il mal di schiena. Ci si è fissati con quella mancanza di acume tattico del nostro Mister neanche fosse una bionda con le poppe grandi. A proposito di stereotipi. Per quello che potevo fare fuori da qui, ho cercato di educare tutte le persone che conosco a non chiedere l’esonero del proprio allenatore, la mia parte per salvare il mondo la sto facendo. Qui dentro trovo meno tolleranza verso l'allenatore diverso, da se stesso, qui è come quando piove forte e uno se ne frega perché tanto sa che sta correndo a prendere la macchina. Che poi è proprio così che si prendono le bronchiti.

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