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domenica 25 novembre 2018

L'importanza del secondo


Ho comprato anche un borsa per l’acqua calda, il primo black friday cha guarda in faccia la vecchiaia. Dopo due settimane arriva il giorno della partita e in automatico al Bambi monta la rabbia nei confronti dei DV, in più quando il Natale si avvicina, la nostalgia di Vittorio tende ad aumentare, a tal punto da sostenere che Vittorio sia Babbo Natale, del resto nessuno li ha mai visti insieme. Si è convinto che sia davvero così da una raffigurazione di Babbo Natale intento a preparare un risotto con lo zafferano. Mentre io per alleggerire la tensione da pareggio cronico, ho prima accompagnato la Rita a Villa Cora alla presentazione di un libro di Csaba della Zorza, e poi siamo andati al Teatro Studio di Scandicci. Fregandosene che la Roma potesse sbagliare partita. Cosa che non dovrà fare assolutamente la Fiorentina se non vorrà vedere aumentare il malcontento, e pure noi non dovremo sbagliare e pensare che questa è la giornata mondiale PER la violenza sulle donne, ma CONTRO. Che poi i femminicidi aumentano. Come i pareggi. Insomma, come se non bastassero i soliti anticipi, pure certi eventi ci sono rientrati ieri, altrimenti sarei sceso volentieri in piazza con i francesi. Malgrado piova andrà tutto bene a Bologna. Andrà tutto bene malgrado Pioli e il suo secondo. Si, perché sottovalutiamo sempre troppo che c’è anche un secondo. La vita ho cominciato a capirla quando giocavo negli allievi del Tavarnuzze (Orioli preparatore atletico), quando perdevamo la palla l’allenatore ci incitava a rincorrere l’avversario, e poi ci gridava “Insistisci”, e subito anche il suo secondo gridava “insistisci”. La vita ce l’hanno spiegata bene in quei momenti; la tenacia, l’ignoranza, e i leccaculo.

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