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giovedì 22 novembre 2018

Rappresentazione supina


Mi si è messo a filosofeggiare con l’aiuto del Chianti, tra uno stracotto di gota e un lampredotto in inzimino, il Bambi sostiene che la vita è quella cosa che succede in attesa di un gol di Simeone. E più i tannini impongono la loro composizione polifenolica, e più tende ad invitare gente conosciuta lì per lì a sedersi vicino a lui per guardare tutto andare a puttane. Non solo, dice che se si continua a parlare di Montiel come la Soluzione Schoum della nostra passione, sarà costretto a ripassarsi velocemente la differenza tra “sticazzi” e “me cojoni” di Rocco Schiavone. E poi dal trippaio non c’è il black friday. Lui, saturo di tannini, ha cominciato a temere ad alta voce che ogni possibile tentativo di correzione della formazione per cercare di non farsi rimontare da cani e porci, possa peggiorare le cose invece di migliorarle. Difesa a tre, Milenkovic al centro, Hancko al posto di Biraghi, Simeone esterno, Vlahovic tutta la vita, Montiel indispensabile come lo zenzero, gli esterni invertiti, potrebbero essere tentativi destinati al fallimento. Per farsi capire meglio da uno che mangiava il lesso, ha fatto l’esempio di quando si aggiunge una pecora nel presepe e cadono due pecore. Provi a rialzarle e ne cadono delle altre più un pastore. Poi cominci pure a innervosirti, e mentre tenti di ridare dignità verticale alla tua rappresentazione della nascita di Gesù, cadono 45 pecore e quasi tutti i pastori tranne quello che hai comprato a Napoli, e che raffigura Corvino. Lui casca sempre in piedi. Alla fine ti decidi ad aspettare Gesù con una nuova interpretazione supina degli eventi. Poi ha esultato alla bocciatura della manovra da parte della commissione UE, e lì mi è sembrato come fare il tifo per l’esonero dell’allenatore della tua squadra. Se pareggiamo anche a Bologna, allora, per il bene del tifoso Viola, ho pensato al suo outfit nella settimana di avvicinamento alla Juve.

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