.

.

martedì 6 novembre 2018

Come il Molise



Chissà cosa si prova a vivere per 24 ore senza associare alla propria passione un senso di ansia, scoramento, angoscia, e insoddisfazione per la conduzione tecnica. Il Bambi sostiene di vivere tutti questi pareggi dopo essere stato in vantaggio, come quando è in stazione e il suo treno sembra finalmente partire, e invece è il treno a fianco a muoversi. Malgrado tutta l’importanza che si vuole dare al tecnico, poi c’è il campo, il pallone, l’avversario e l’arbitro a determinare le sorti di una partita. L’allenatore può fare Opoku se uno non pensa da centravanti, o se perde un pallone sanguinoso. Insomma, se la casa è stata costruita nel letto del fiume non è difficile capire le cause di un allagamento. Certo è lui che lo manda in campo, e a cascata c’è la società che lo ha acquistato, la serenità famigliare, le cattive amicizie. La mancata esecuzione dell'abbattimento. Per Simeone si prova addirittura con il condono edilizio. Non voglio togliere tutte le responsabilità all’allenatore, tranquilli. Non eliminerei mai la scala antincendio per evitare che ci andiate a fumare. Ma non voglio nemmeno mettere Pioli al centro del letto del fiume, altrimenti passa sotto traccia che la Isoardi ha lasciato Salvini, e Andreazzoli l’Empoli. Mi scuso per la foto di ieri, da oggi cercherò di essere meno esplicito, farò come i giocatori quando si mettono la mano davanti alla bocca, solo segni, così uno può interpretarli come crede. Al Bambi il progetto della nuova porta a vetri è piaciuto soprattutto per la parte cromatica. Insomma, l’allenatore in quanto tale va messo sempre in discussione, la fiducia incondizionata verso di lui è un po’ come il Molise. Non esiste.

Nessun commento:

Posta un commento