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martedì 13 novembre 2018

Il matrimonio perfetto



Devo dire che la linea è veramente sottile tra il “dovrei scriverci un editoriale” e il “dovrei parlarne con il mio psichiatra”. Insomma, sentire Allegri che ringrazia i giocatori perché sono loro che vanno in campo e vincono le partite, dovrebbe suggerirvi l’alibi per Giampaolo. Ma io già lo dicevo prima che Allegri vincesse l’ennesima “Panchina d’oro” e la Juve gli ennesimi scudetti. E poi mentre Firenze critica il proprio allenatore, i tifosi blucerchiati, malgrado i quattro gol subiti, enfatizzano le capacità del proprio tecnico, in grado secondo loro, di resuscitare squadre in difficoltà come la Roma, così tanto da pensare che sarebbe capace di far vincere anche il PD alle prossime elezioni. E sarebbe un male per il calcio se venisse eletto come Segretario, togliendoci uno dei papabili. Perché non è che ce ne siano così tanti alla fine, dopo che avremo perso a Bologna e contro la Juve, forse Ventura, e ora arriva anche il suo aggettivo, quello che in quanto individuato come nuovo auspicabile, si guadagna subito una bella “S” iniziale di benvenuto e diventa “colpito o perseguitato dalla cattiva sorte”. Intanto Dio vi vede che desiderate l’allenatore d’altri. E fate attenzione anche a scrivere che Simeone è un centravanti, perché il parlamento ha approvato la legge che prevede fino a 5 anni di carcere per chi divulga sui socials/blog una fake news. Secondo una recente statistica sono 13 milioni gli italiani che ancora si rivolgono a maghi e cartomanti conosciuti in Rete dopo che quest’ultimi hanno suggerito un esonero, individuato una sostituzione che cambia la partita, e letto i tarocchi a un giovane della Primavera prevedendogli un futuro radioso almeno nel campionato rumeno. Il nostro modo di dividerci su tutto è però il vero matrimonio perfetto, perché da una parte tiriamo su mille muri e dall’altra siamo mille macchie di muffa. Certi “articolini” di alcuni siti Viola online, di cui mostro l’ideale copertina, rientrano nella formula proverbiale della tradizione partenopea, piuttosto che fiorentina, quella del “chiagne e fotte”. Atteggiamento opportunista e ipocrita. Infine una comunicazione di servizio in riferimento alle prossime festività natalizie, attenzione a fare il presepe perché da quest’anno c’è da pagare l’IMU per la capanna.

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