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domenica 1 luglio 2018

Il Centi come Messi


Oltre a rassicurarvi sul mercato e sulla partecipazione europea, voglio rassicurarvi anche quando al mare sdraiandovi vedete la pancia e non i piedi, non vi si stanno accorciando i piedi. Quando da lontano vedete sessantenni pieni di lividi, tranquilli, si avvicineranno e saranno solo tatuaggi. Voglio tranquillizzarvi perché non facciate come il Bambi, da quando ci sono Salvini e Di Maio al Governo, e la Fiorentina non ha ancora comprato nessuno, è a San Vincenzo buttato lì. E alla domanda “perché stai sempre sdraiato sul lettino?” mi ha risposto che si sta allenando a morire. Gli ho detto che anche se a volte è importante il percorso, mentre altre la destinazione, basta non rimanere immobili. La mancanza di stimoli può sempre essere combattuta con le prugne. Si è avvalso della facoltà di crollare in silenzio, non può sopportare un ritiro fatto di ragazzini. Se ci fossero i Mondiali senza l’Italia la differenza tra Mbappé quando allunga, e i difensori argentini, sarebbe la stessa che c’è tra me e Tommaso quando allunghiamo il braccio col cellulare. Per lui è selfie, per me è presbiopia. Se solo gli angeli avessero aiutato anche Sampaoli, o al limite influenzato quelli del Var e fatto togliere non dico il rigore, ma almeno la patente a Mbappé per eccesso di velocità. Meraviglioso gol di Pavard, mentre Messi che adoro, quando arriva ai Mondilali mi ricorda quel codardo del Centi che quando di notte andavamo a suonare i campanelli, suonava solo quelli con scritto “studio medico”. Disastro argentino come a USA 94 quando agli ottavi fu eliminata dalla Romania. Il tempo delle mele si è fermato, il tempo delle pere si è fermato a 4. Ronaldo e Messi sono usciti troppo presto, ma almeno potranno andare a fare l’analisi del sangue.

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