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domenica 29 luglio 2018

La felicità per le piccole cose


La felicità per le piccole cose l’ho imparata da lei, quando la Beatrice dalle poppe grosse lo prendeva in bocca e diventava parecchio più grande. Sarà per questo che mi accontento di aver vinto questo torneino. Come leccarsi le briciole del biscotto dalle dita. Come le gambine di Montiel. E anche l’altruismo l’ho imparato da lei, capace di fare sesso orale senza essere corrisposta. Tranquilli, avremo comunque tanto altro tempo ancora per rimanerci male. Vorrei un campionato intero pieno di “non me l’aspettavo”. Nel quale dover riconoscere che aveva ragione la torre di Pisa. Bella l’iniziativa di lasciare lo spogliatoio perfettamente pulito e con i ringraziamenti per l’ospitalità. La scorsa stagione ci hanno aiutato gli angeli quest’anno evidentemente dei filippini. E vi prego di non dare tutte le colpe a Corvino se c’è qualche difficoltà a fare mercato, prendiamo atto che anche Pantaleo è cresciuto credendo che un fustino fosse meglio di due. Senza contare che Firenze non è Lecce, il Vivoli, le straniere, noi tifosi perfetti che invece siamo cresciuti fissando le americane che leccavano il cono toccandoci il pacco.

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