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lunedì 30 luglio 2018

Una magia



Questa forma espressiva di comunicazione del dissenso che integra tecniche e strumenti diversi, cori, comunicati, striscioni, riproduzioni di suoni con la bocca, dimostra che c’è troppa teoria e poca pratica. In tutto. Comunque se si fidanzano anche quelle che escono in bermuda e ciabatte, c’è sempre speranza di un cambio di proprietà dietro l’angolo. A quelli dello striscione dico che basta poco per svegliarsi di buon umore, anche se ancora con i Della Valle alla guida, anche se la compagna ci confessa di aver urtato la macchina, ma solo in tarda mattinata. Potrebbe essere che quando si fa contestazione la mattina presto o la sera tardi per non farsi beccare che si affiggono striscioni, si abbia troppa fame, condizione nella quale si perde la sicurezza di essere delle brave persone. Forse si sono addirittura dovuti inforcare gli occhiali da sole per non farsi riconoscere, e malgrado non si vedesse bene dove si mettessero i piedi si è deciso di tenerli lo stesso perché siamo tutti un po’ tamarri dentro. Ma soprattutto uno, un tipo con un cilindro in testa invece dei soliti cappellini da baseball, lui era più sicuro degli altri di voler cacciare via i Della Valle, sosteneva di avere la soluzione. Speriamo bene.

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