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venerdì 20 luglio 2018

Altro che VAR



Se invece di incazzarci con i DV per non aver preso la Fiorentina retrocessa in B con 200 miliardi di debiti, senza le entrate dei diritti TV e degli incassi provenienti dallo stadio per sette anni, roba da sciacalli, e cominciassimo invece a godere della fortuna di essere tifosi Viola, probabilmente riusciremo meglio a capire anche perché Monet ha dipinto oltre 200 ninfee guardando lo stesso stagno. A riprova di quanto può essere bella la maglia Viola ogni giorno se la guardi con l’animo sereno e non con quello di chi è cresciuto che c’era sempre l’Alitalia da salvare. Poi magari arriva Gerson e uno è ancora incazzato nero per le dichiarazioni di Andreino che non se lo gode nemmeno. Fomentarsi a vicenda sottolineando le caratteristiche negative della proprietà mi ricorda quei ragazzi che si stordiscono ascoltando musica techno e riescono a rilassarsi solo con l’antifurto della macchina. Però capisco anche che uno non può essere sempre così sereno, ci sono giorni nei quali ti si rompe il decoder Sky, o il phon. E capisco soprattutto la frustrazione di sapere ancora prima di cominciare il campionato che non ci sarà nessuna possibilità di vincere. Per questo non basta il VAR, ma io un’ideuzza per rasserenare l’animo dei più indispettiti ce l’avrei anche, e giuro che lo dico per voi e non solo perché sono stipendiato dai Della Valle. Vengo al dunque, la mia sarebbe una soluzione per rendere il campionato più avvincente, un modo per cercare di azzerare distanze di fatturato, diritti tv, e bacini d’utenza. Per cercare di eliminare la frustrazione del tifoso ai margini dell’Europa League, quello che odia i prestiti secchi da poveracci. Una volta terminata la partita, quindi a risultato acquisito, quando cioè hai perso e stai già offendendo Pioli e i Della Valle perché hanno fatto fallire la Fiorentina quando invece potevano prenderla prima, esce fuori Alessandro Borghese che con il suo voto può confermare o ribaltare il risultato.

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