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giovedì 6 agosto 2015

Ho fatto il tifo per il Chelsea

Il Bambi alla fine non c’è riuscito ad andare a Londra, ci ha sperato fino in fondo ma non hanno fatto in tempo a stampargli la nuova T-shirt ufficiale da trasferta. Ideata una sera in Piazza Santo Spirito dopo aver preso atto che la birra piccola non rientra nel concetto di: "bevi responsabilmente”. Una maglietta che nelle sue intenzioni verrà indossata solo per le trasferte di Europa League: E’ saltata quindi la trasferta che gli avrebbe permesso l’anteprima più prestigiosa, una sorta di passerella di lusso,  ma comunque sono autorizzato a rendere noto il testo che come già dissi la sera stessa delle birre piccole, secondo me trasuda troppa arroganza alla spina: "Sì, ma noi abbiamo il bidet". Poi dopo un primo tempo chiuso in vantaggio e dopo aver creato le occasioni migliori, devo confessare che nel secondo tempo ho fatto il tifo per il Chelsea. L’ho fatto per voi perché ho pensato che dopo aver battuto il Barcellona, e viste tutte le inquietudini che vi assalgono e che vi fanno ritenere la squadra ancora largamente incompleta mentre l’inizio del campionato si avvicina a grandi passi, vincere anche contro il Chelsea avrebbe potuto convincere l’inadeguato Cognigni a non comprare più nessuno. In mancanza di giocatori a scadenza di contratto da perdere a zero, sarebbe stato meglio perdere tre a zero come ha fatto il Milan contro il Bayern, così se il Chelsea ci avesse umiliato non avrebbe potuto fare a meno di comprarci almeno Borriello. No, la vittoria non può esentarci, e se non compriamo almeno 13 giocatori con caratteristiche importanti, non possiamo certo ritenerla una squadra competitiva, così come se non ha il divano letto non si può chiamarla "casa al mare". Purtroppo anche le palle gol più nitide le abbiamo avute noi, e questo non mi ha fatto dormire sonni tranquilli pensando a quel marchigiano che sappiamo noi. Anche lui ci avrà pensato tutta la notte, e se Mencucci avesse inserito una clausola delle sue nel contratto di Astori, potrebbero anche ridarglielo indietro. A me comunque, malgrado tutti i giocatori che ancora ci mancano, sembra già una squadra tosta, rognosa, ben messa in campo, e soprattutto dura come quelli che vanno a correre anche con 39 gradi. Si lo so anch’io che però non sono abbastanza duri come quelli capaci di fare delle lunghe camminate nel forno a legna. Menomale che intanto Mario Suarez sembra proprio essere un gran bell’acquisto, diciamo un centrocampista di quelli veri come da tempo non si vedevano, altro che Aquilani. E poi l’esordio di Gilberto, che a differenza di Milinkovic-Savic, dimostra che per giocare a calcio non servono due cognomi, e alla fine neanche uno, è sufficiente anche solo un nome di battesimo. Ora quello che è più importante dopo aver battuto Barcellona e Chelsea in rapida successione è rimanere con i piedi per terra, perché come si sa questo è solo calcio estivo. Non bisogna mai dimenticare da dove veniamo, anche perché per ritrovare la macchina poi ci vuole mezza giornata. Voto alla squadra 7, e mentre Salah sembra aver coronato il sogno della sua vita grazie al transfer provvisorio della Fifa che la Roma festeggia prontamente perdendo tre a zero contro il Barcellona, un giorno riuscirò anch’io a coronare il mio sogno. Mi perdonerete se non è quello di vedere la Fiorentina senza Cognigni, ma sono più umile e mi accontento di riuscire a mangiare una bruschetta con il pomodoro senza farlo cadere tutto ad ogni morso.





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