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giovedì 13 agosto 2015

Tra lo snob e lo chic


Due sono i temi di oggi. Uno è quello che ha proposto il filippino della Contessa Cinzano, rimasto affascinato dalla discussione di questi giorni. Mi ha detto di farvi sapere che anche dalla contessa si vive da sempre lo stesso dilemma, addirittura dal 1568, se servire cioè Cinzano bianco oppure rosso. Sostiene che in famiglia sono ancora più integralisti degli utenti del blog che al massimo quando vogliono un qualcosa che vada oltre la Riserva bevono il Rosso Antico. In casa della contessa si tende a far maturare molto la frutta perché quella bacata viene apprezzata a differenza di noi comuni mortali, dalla mela infatti, in casa Cinzano  piace molto quando esce fuori il vermouth. L’altro tema è quello della rosa non ancora ultimata a pochi giorni dall'inizio della stagione, la nostra paura in questo caso è quella di non dare il tempo necessario all’allenatore di lavorare sulle proprie idee con il gruppo al completo. Mentre sul primo tema si è deciso di abbinare la medusa con l’Ichnusa, una scelta non certo di panza ma piuttosto di assonanaza, anche se qualche ospite tra lo snob e lo chic avrebbe preferito la gazzosa, spiegando che è una scelta che va in direzione di un certo nomadismo che sfocia addirittura nel cromatismo intellettuale. Insomma, la medusa fa pendant con la gazzosa. Stessa trasparenza. Per il secondo tema, e con mia somma sorpresa, gli esperti di casa Cinzano, spesso alticci, sostengono che oggi la tendenza è proprio quella di assemblare le squadre all’ultimo minuto perché si è visto che avere giocatori che hanno troppe affinità con le idee dell’allenatore alla fine del campionato ti fanno perdere sei o sette punti. Con l’unica eccezione di Montella. Insomma, gli scafati ospiti della Contessa Cinzano mi hanno spiegato con degli esempi pratici di vita vissuta questa tesi che spiazza tutte le nostre certezze, e devo dire che mi hanno convinto. Una delle cose che mi ha convinto di più, io che pensavo per esempio che la coppia di attaccanti dovesse conoscersi a memoria, è quando mi è stato detto che è invece deleterio perché è vero che una coppia col tempo impara a leggersi dentro. Senza nemmeno bisogno di parlare. Ma se non ci si può permettere almeno un filippino, finisce che quando lei appende il sacchetto dell’umido alla porta, vuol dire "lo butti tu". Hai voglia poi a protestare, a risentirti come Gabbiadini che attraverso il procuratore ha fatto sapere che non gradisce la panchina. Se provi a dire a tua moglie che ti sei rotto le palle di buttare l'immondizia quando fa caldo, la butti anche col freddo. Gli ospiti della Contessa Cinzano mi hanno fatto capire che anche in questo caso ha ragione Cognigni, e che fa benissimo a non creare nessun tipo di complicità in rosa. Sveglia, lo sa anche il filippino della Contessa Cinzano che la complicità è quando lei alza un sopracciglio e tu passi l'aspirapolvere in soggiorno. E poi siete lì tutto il giorno a fare il conto alla rovescia, quando tra 4 mesi e mezzo è capodanno e non avete ancora organizzato un cazzo.





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