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domenica 9 agosto 2015

Pensavo fosse la fila agli Uffizi e invece era quella per Pato


Al Bambi che mi chiede perché scrivo un editoriale al giorno rispondo che lo faccio per quelli che non mi considerano una persona, ma un servizio in abbonamento. A chi invece mi dice che Paulo Sousa riesce a sfruttare meglio di Montella il materiale tecnico messo a disposizione dalla società, a mia volta dico di sfruttare meglio l'erezione mattutina, anche fosse solo per portare un asciugamano. E tanto per cambiare il primo trofeo della stagione va alla Juve di Neto, rovinando il primo impatto di Milinkovic-Savic con la sua nuova realtà, e panchina. Giocatore che non ha avuto problemi solo per colpa della Juve di Neto, ma che ne ha avuti di grossi anche appena arrivato nella capitale. Cominciano a trapelare le prime indiscrezioni sulla sua prima notte nella nuova casa di Roma, dove non è che abbia avuto proprio un sonno agitato, ma se avesse comprato un orsacchiotto all’aeroporto sarebbe stato decisamente meglio. E anche dalla foto del padre che tiene sempre sul comodino si capisce bene da chi abbia ripreso quel modo infantile di affrontare Pradè. Mentre fisicamente si capisce bene che assomiglia tutto alla mamma. In mancanza della chiarezza dovuta, e quindi di una conferenza stampa dove ci venga spiegato come funziona l’autofinanziamento, invece di pensare solo a vincere contro Benfica, Barcellona e Chelsea per strappare qualche abbonamento a tifosi più deboli, metto a disposizione la mia esperienza personale per cercare di fare luce. Per quelli che ancora non hanno capito bene come funziona l’autofinanziamento faccio l’esempio di quando perdo le monete, le trova Tommaso e le mette nel salvadanaio. Poi quando non ho monete per fare colazione, le frego dal salvadanaio di Tommaso. Se non avete capito nemmeno questa volta allora potete andare a vedere Harry Potter e il mistero delle monetine perdute nel sedile della macchina. Se poi pensate di essere quelli più sfortunati perché Cognigni è toccato proprio a voi, sappiate che ognuno ha le sue. E lo dico pensando al Bambi che l’altro giorno ha rubato un iPhone in San Lorenzo a un russo, e mentre scappava ha squillato e sullo schermo è apparsa la scritta “Mamma”. Sembra assurdo ma quella donna sa sempre dove trovarlo. Quindi Cognigni non è il peggio che vi poteva capitare. Adesso basta lamentarsi, pensate per esempio ai single che in questo periodo sono costretti ad andare in spiaggia con la crema abbronzante solo davanti. Per la serie “Il bicchiere mezzo pieno”, vorrei dire a chi è in spiaggia dove c'è un sole bellissimo e l'acqua è una favola, che non c’è mica la connessione stabile come in ufficio. Insomma ognuno c’ha le sue, voi Cognigni, il Bambi sua mamma, Neto la panchina, e pensate poi che cos’è vivere vicino a un poeta come me. Non è facile, ricordo la ragazza della porta accanto quando venne a chiedermi il sale, gli diedi il sale il male un respiro un sospiro la sorte la morte. E comunque potreste dimostrarvi più ottimisti, intanto anche solo facendovi il bidet.







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