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venerdì 10 settembre 2021

Senza borsello


Neanche certi culi risvegliano il fuoco che ormai si è spento (come dice la Vanoni in Toy Boys), la pratica sessuale più frequente è il ricordo. Certo non faccio pensieri con le mamme pancine indignate per l’intimo della Ferragni. E non mi metto nemmeno a parlare delle poppe della Salerno, benché sia l’unico argomento davvero interessante durante la sosta del campionato. E mentre noi coltiviamo i sogni del sabato sera, il Bambi ha ormai la testa alla coltivazione della marijuana. D’un tratto è diventato un fautore del chilometro zero. In attesa di sabato sera sorrido solo quando apro il frigo e vedo due bottiglie di vino bianco. Con la Rita a proposito di quelle bottiglie ieri ci siamo messi anche noi a chilometro zero, anche se era per guardare il tramonto sorseggiando e parlando della nostra vita, a un certo punto ci siamo ritrovati a convenire che la curcuma è zafferano che non ce l’ha fatta. Poi abbiamo fatto delle prove, o meglio gli ho chiesto di guardarmi e ogni volta (sono state 10) che dicevo “non fa niente” doveva dirmi se la mia faccia pareva sincera. Come sono lontani i tempi che la guardavo attraverso le posate mentre le asciugavo. Ci siamo anche detti che la mascherina sul gomito è manna dal cielo quando riesce a coprire il tatuaggio della ragnatela. Ci siamo persino ricordati di quella volta che il telescopio si innamorò di una costellazione. Dopo i festeggiamenti degli europei, i morti si contano sulle strade. E’ per quello che sono stati costretti a mettere il green pass alla sagra del cinghiale. E se le ASL segnalano che non vi è stato alcun aumento di casi Covid nelle zone dei rave party significa che c’è stato distanziamento specie durante gli stupri. Finito il vino l’ultimo pensiero è andato all’uomo col borsello, abbiamo un'altra volta convenuto che non importa a quante donne piaccia quel tipo di uomo, l’importante è che alla Rita io vada bene così, senza borsello.

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