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giovedì 23 settembre 2021

Editoriali a tasso zero


Dopo i tre gol dell’Inter ho perso il conto, ma a che ondata siamo? E speriamo sia almeno un fescion uick. Continuo a leggere di cori razzisti negli stadi e mi convinco sempre più che ormai solo la sfanalata a segnalare il posto di blocco è rimasto uno dei rari gesti che testimoniano una solidarietà sociale priva di qualsiasi steccato. Quando il risultato negativo della Viola smorza l’entusiasmo e cala l’adrenalina il Bambi ha bisogno di sentirsi vivo nella sola altra maniera che conosce. Quella di delinquere. Ero al Brennero quando mi ha telefonato preoccupata la compagna, lui le aveva confidato che il colpo era stato fissato per la sera stessa, che aveva già effettuato il sopralluogo travestito da anziano per non destare sospetti nel vicinato. Avrebbe aspettato il buio per agire senza l’aiuto del palo per non dividere il bottino. Poi avrebbe saccheggiato il melograno e lasciato il solito cartello con scritto “Puppa”. Non solo, la sconfitta Viola ha effetti collaterali devastanti trasversali, a me per esempio alimenta la curiosità di vedere cosa c’è sotto le pietre che ci avevo messo sopra. Alle suore di via dei Serragli si secca la gola. Per questo un esterno offensivo ci avrebbe aiutato tutti, e non solo la classifica. La stessa compagna del Bambi dopo certe batoste inizia a invidiare quelli rapiti dagli alieni. E tutti trascorriamo attimi di irrimediabile mediocrità. Diciamo che la nostra non è passione ma circonvenzione d’incapace. La Rita è da un po’ che mi consiglia di sfruttare il momento e almeno dopo una sconfitta di prendere delle parole in prestito per scrivere l’editoriale visto Tan e Taeg 0%. L’equinozio di autunno, invece, mi spinge a estendere il buongiorno fino al calare del sole e dire buonasera solo quando è buio.

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