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sabato 11 settembre 2021

Ad un certo punto mi sono ricordato di avere una macchina


Diciamo che è giorno di rientro maremmano, di Atalanta-Fiorentina, e oggi la frase stiamo abbassando la pressione fiscale per famiglie e imprese compie 30 anni. E’ anche tempo di nuovi ricordi visto che il Bambi non perde occasione per raccontare quando la Nicoletta con la scusa di essere sexy gli prendeva le magliette con le quali usciva dopo aver trombato, fino a quando non toccò alla sua preferita, quella che aveva pagato 45.000 lire da Antognoni Sport. Forse non potrò posteggiare la macchina perché devono fare i lavori alla rete idrica, di là devono potare gli alberi, dall’altro lato no perché devono passare la fibra ottica, e neanche lì perché lo spazio serve al ristorante. E pensare che mi ero dimenticato di averla. E’ finita questa appendice d’estate, fatta di sole più mite, di spiagge meno frequentate di giorno e godibili di sera bevendo all’aperto, che sembra messa lì apposta per dirci che la vita, in fondo, sarebbe anche bella, se solo sapessimo cosa farci. Non posso neanche  incitarvi a provare nuove esperienze per dare un senso diverso all’autunno che sta arrivando. Lo dico per non atrofizzarsi tra le abitudini, ma ho anche paura che qualcosa possa sfuggire di mano. Prendiamo il Centi il giorno della fine delle ferie proprio a questo proposito ha bevuto un caffè (mai bevuto), subito dopo gli è venuta voglia di fumare una sigaretta (mai fumato), poi ha voluto provare con una canna e qualche allucinogeno, già che c’era s’è messo a pippare, è passato al crack e ora si fa di eroina. Tutto per un caffè. A questo punto è meglio uscire a prendere un raffreddore. Adesso non mi resta che tirare fuori le fette biscottate. Per tornare al povero Centi, aggiungo, che quel caffè lo ha pagato 2 euro e 40, siccome era in Stazione gli era addirittura venuta l’idea di portarlo via nel suo bicchierino di carta e di farselo durare fino a Roma. Portarlo al Papa e spacciarsi per Re Magio. 


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