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domenica 5 settembre 2021

Fame chimica?


Prima di partire avevo sentito parlare quelli che dalle vacanze erano già tornati, evidentemente senza trarne nessun vantaggio, se è vero che parlavano di Cefalù e Spoleto intendendo seriamente Corfù e Spalato. Almeno io non parlo di tattica, non entro mai nello specifico. Come il Bambi che alle superiori tradusse “aquila est regina coeli” con “Regina Coeli è a l’Aquila”. Poi avrebbe imparato la geografia carceraria sulla sua pelle. Per non parlare di quelli che per loro settembre è un enorme lunedì. E di chi dopo le ferie si circonda di piante grasse per sembrare più magro. Infine chi affronta le soste di campionato con il Buscopan. Poi una nota che esula dalle ferie e dalle soste per la Nazionale, anche una sorta di sondaggio per capire se è davvero come penso da tempo, diciamo un po’ più dell’era DV, ovvero che in ogni famiglia c'è uno Zio Franco, e dove non c’è molto probabilmente sei tu. Così come il lettino dell’ombrellone, in tutto il litorale quello rotto è sempre il tuo. Purtroppo anche fatti incresciosi, e non mi riferisco a Ribery alla Salernitana, ma a un NoVax di via Senese che per arrivare prima all’eredità, è un noto perditempo, ha fatto vaccinare i genitori. So anche che mentre io sento i profumi della macchia mediterranea c’è chi nell’aria sente già quelli del pandoro. Fame chimica? Avanguardia? Poi una preghiera, se una mattina trovate un editoriale intelligente, oppure che fa una qualche analisi tecnica precisa, dettagliata, chiamate subito la Polizia Postale perché sono stato ackerato. Il concetto di oggi, quindi, e qui capirete se sono veramente io a scrivere, è che una squadra assemblata da Joe e Daniele non deve per forza funzionare, quella è la lavatrice. Si, sono qui a Capalbio, ma magari l’estate è proprio finita.

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