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martedì 6 aprile 2021

Somiglianze


Diciamo che non ne posso più delle opinioni, e cosa più grave non di quelle altrui, delle mie. Se parlo di necessità mi viene in mente il lampredotto, intanto, per non sapere né leggere né scrivere ho cominciato a lasciarmi crescere le basette. Voglio farmi trovare pronto a maggio, periodo entro il quale Bertolaso ha annunciato che saremo come Israele. Poi all’improvviso una pericolosa nostalgia mi ha accolto alla sprovvista; quando c’erano i Della Valle si poteva ancora grigliare per Pasquetta. Se oggi dovessi scegliere un quadro per rappresentare la tifoseria Viola opterei per “autoritratto della tristezza” di Attilio Fontana 2021. Dai tagli sulla tela a quelli sulla colomba. Il Materassi avrebbe detto che se Rocco non se ne va potrà salvarci solo il profumo del pane. Forse una sorta di slogan per il suo panificio di via de’ Serragli. Per dare più corpo all’incipit, sempre per questo atteggiamento poco accomodante nei confronti di chi ci ha liberato dai rapitori pagando il riscatto in dollari, non mi condivido, e a dirla tutta mi è venuta pure una gran voglia di abbandonarmi nel bosco. E per rispettare il divieto di andare nelle seconde cose senza un valido motivo, ripensando a questa stagione mi sono sentito più triste di Portofino. Mentre nel caso venga riconfermato Pradè non escluderei la pista anarchica. Forse alla fine neanche il vino mi regge più. Perché? Mi chiedo perché. Un interrogativo che trova una sola risposta plausibile. Perché abbiamo accolto Rocco in maniera così incondizionata intendo, scegliamo gli eroi sbagliati solo perché un po’ ci somigliano. Diladdarno e Diladdoceano.

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