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venerdì 2 aprile 2021

La glassa, la melassa (prandelliana), la cassa (integrazione), la tassa, e l'omosessualità come fenomeno di massa


Purtroppo non c’è solo ‘sta Viola affannata sul Gòlgota del gol ad averci messo in cassa integrazione la passione, oggi se non sei gay non sei nessuno. Magari con un altro allenatore potremmo pure togliere le accise sulla benzina, ma rimane il fatto che ci sarà sempre una compagna più bassa di un Bambi, che si sveglierà ed alzerà l’avvolgibile ad altezza precisa per passarci, in modo che lui ci si schianterà con la testa. Non è vero poi che sono io quello che non crede in Rocco, solo nella giornata di ieri ho avuto qualche perplessità e solo perché era il primo aprile, con la paura del pesce insomma, che fosse vero cioè che il magnate della ‘nduja via cavo ci comprasse pure il compagno di cella di Kokorin, e farci scontare a noi la pena di un'altra stagione di merda. Il Bambi è giù per via che Nardella non è Cuomo, a tal punto che non carica più nemmeno la sveglia ai suoi buoni propositi, gli lascia solo un po’ di caffè e poi facessero quello che cazzo gli pare. Ah come sono lontani i tempi della panchina alle Scuderie ad aspettare il tipo per la droga, e quelli della panchina al Bobolino a lanciare briciole di tramezzino ai piccioni tra una sorsata di metadone e l’altra. Se fosse veramente un vincente il nostro presidente a stalle e strisce saprebbe che togliersi dai coglioni è la strategia migliore per far contento il prossimo. Lato positivo? Con Rocco ci siamo disintossicati, da quando è arrivato annunciando guerre stallari alla Juve non abbiamo più bisogno del Lexotan che prendevamo per la depressione da ciauscolo, oggi con l’omino della Bialetti (Serie Bi-aletti) usiamo lo stallatico per la produzione di entusiasmo bio, e andiamo a Genova a togliere lo scudetto a Scoglio in modo da rimandarlo a Lipari a fare l’albergatore. Oppure ci accordiamo per un nuovo squallido (Li)pari. Per non parlare di Joe, il classico manager ansioso (di mangiare bistecche), con lo stress tipico della zona/carne rossa che lo costringe all’asporto selvaggio. Che si sente sopraffatto e sull’orlo di un esaurimento nervoso. Chissà se avrà imparato qualcosa di calcio, o almeno che le ricette interessanti qui da noi iniziano quasi sempre con un soffritto. Se è vero che non gli fanno buttare giù il Franchi, e non avendo problemi di soldi possono sempre comprare l’Uovo Ferrero Rocher a 30 €, e che dietro a quel prezzo apparentemente eccessivo (tipo quello pagato per Kouame) compreso c’è anche Iginio Massari che ci viene a glassare il glande. E cosa c’è peggio di questa gestione? Forse il palombo lesso. A tal punto che abbassate le aspettative sotto il livello del mare, fermi al passaggio a livello in attesa che passi l’ennesimo treno salvezza, confido nell’immunità di gregge e nella riapertura delle discoteche per portarci i denti che ballano. Anni e anni su questo pianeta per affermare che nessuna malattia ha tanti sintomi quanti ne vengono a un tifoso Viola mentre legge le lettere a cuore aperto di Prandelli. 


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