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martedì 31 maggio 2016

Le domande dei figli


A Tommaso ieri non ho saputo rispondere a ben due domande: quando avremo uno sponsor sulla maglia, e nemmeno quale sarà la prima corvinata. In compenso ho risposto negativamente a quella se Dio esiste. Mentre alla conseguente su chi decide tutto allora, ho risposto “la mamma”. E così pensavo di aver pareggiato due a due. Invece, come accade sempre più spesso nel calcio, ho perso proprio nei minuti di recupero, quando mi ha chiesto se le brave ragazze mangiano le banane mettendole orizzontalmente alla bocca. Infilato in contropiede, non mi è rimasto che capire dove avevo sbagliato, e per la serie “le domande tra me e me”, dopo la finale di Champion mi sono chiesto se fosse la coppa con le orecchie, oppure le orecchie con la coppa. Poi, per la serie “chi l’ha visto”, la cellula della Riblogghita che si interessa di ritrovare i vari utenti scomparsi nel tempo, ho emesso il seguente comunicato (e credetemi non sono a favore delle armi): “a volte per legittima difesa spariamo. Voce del verbo sparire”. Poi, anche se a tempo scaduto ho comunque voluto rispondere a Tommaso circa quella domanda frutto dei tempi, facendogli presente che proprio quel modo malizioso di porre la domanda descrive perfettamente la differenza che c’è tra la donna e l’uomo. A maggior ragione in presenza di una qualche condensa che si evidenziano maggiormente le diversità, è quando si appannano i vetri che le donne disegneranno cuori, mentre gli uomini solo uccelli.

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