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martedì 17 maggio 2016

Le Piagge come Hollywood

 
Giri per strada guardando in terra per non pestare le merde dei cani, e quando ti fermi a parlare con qualcuno di Fiorentina, se entro 4 minuti non ti dice di essere antidellavalliano è un po’ come succede con uno che non ti dice entro 4 minuti di essere un vegetariano. Che vuol dire? Che non è vegetariano. Queste cose premono a tal punto che le persone tendono a dirtele subito. Perché ormai si è più “anti” qualcosa che non “pro” qualcuno, che sia Cognigni, la ciccia o l’olio di palma. E a proposito di atteggiamenti innaturali, è di questi giorni la notizia del primo medico onnivoro che immobilizza una giovane infermiera per rubarle un ovulo, anziché per darle i suoi spermatozoi. Dove andremo a finire di questo passo, magari in Champion League, magari in Santo Spirito a vedere un concerto per beneficenza, o magari qualcuno col pallino del cinema si sveglierà una mattina alle Piagge, non a Hollywood dico, e dopo la serie di film su meteoriti e catastrofi varie, butterà giù una sceneggiatura che vede come protagonisti quelli che alle fiere creano intralci col passeggino dei figli. Anche il Papa ci ricorda severamente che non si possono amare i cani, portarli fuori e saltellare felici al loro fianco magari su una spiaggia dove un’ordinanza ne impedisce l’accesso, e allo stesso tempo  rimanere indifferenti verso il prossimo, magari un Baiesi solo e senza sponsor, oppure un Mammana sedotto e abbandonato. E alla fine ci ritroviamo qui con la stessa ridda di voci di mercato, stessa storia, stesso posto, stesso bar, stesso vecchietto col Pandino che ti taglia la strada alle 7:30 del mattino. Stesse domande: quali saranno gli obiettivi della prossima stagione? Vinceremo finalmente qualcosa prima che si sia fidanzato pure Bobo Vieri? E’ nata prima la Meloni o il photoshop? Meglio il ritorno di Corvino o del bel tempo? Domande legittime alle quali però la dirigenza non risponderà mai. In mancanza di programmazione, al limite ci affideremo a Trenitalia che ha lanciato il treno che non passa neanche una volta nella vita.

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