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giovedì 26 maggio 2016

Il Lungarno ha cambiato verso (per Nardella è un segnale di grande cambiamento)


Non so se è più triste vedere franare il Lungarno Torrigiani (c’era uno con la canna da pesca che riprendeva una Smart invece delle solite alborelle) oppure la maglia della Fiorentina senza sponsor. Comunque sia non è un buco di bilancio del Comune. Ne di Bilancino. Purtroppo ha ceduto, con un sovraccarico d'introspezione tipico di chi non capisce un tubo in fatto di manutenzione di tubi, proprio come Publiacqua. Introspezione che inevitabilmente rende infelici gli stessi tubi che poi scoppiano in crisi d’impianto. Il Lungarno Torrigiani ha fatto come il Bambi  quando si prende a morsi per conoscere il sapore che ha. E si sono visti per la prima volta i canottieri con la Panda. A proposito d’introspezione, dopo un duro lavoro che mi ha visto impegnato per ben 5 anni in analisi, sono riuscito finalmente a capire cos’è che non vi fa inquadrare correttamente i Della Valle. Verso i 10 anni vorresti essere quello che parcheggia autoscontri al luna park. Non ci riesci e da lì in poi tutto assume contorni incerti. Vi capisco. Eccome se vi capisco. La vita del tifoso medio Viola stritolato tra il bacino d’utenza, e il Lungarno Torrigiani che gli frana sotto i piedi, è dura e necessita di tentazioni per evadere dalla triste routine di una bacheca vuota. La donna tifosa Viola media in più ha anche il peso delle poppe che tende ad appoggiare sul tavolo. E così si barcamena come può tra gironi di andata in testa alla classifica e gironi di ritorno che collassano come una dorsale di Publiacqua. Lo so bene perché anch’io stavo pensando a come risolvere i problemi della mia vita causati da Cognigni, quando all'improvviso ho visto un pacchetto di patatine sul tavolo.

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