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venerdì 21 novembre 2014

Sono un italiano

Io sono molto italiano, non solo nei tratti somatici, nella carta d’identità, nel carattere solare malgrado le bombe d’acqua ci abbiano tropicalizzato l’indole, oggi in molti scendono in piazza per protestare, la crisi economica. Io dopo il diradamento precoce è da tanto tempo che sono sceso in piazza. E così mi rado. Sono un italiano che prova piacere a guardare i paesaggi della propria Nazione, profili spesso sfregiati dall’incuria, colline che sembrano seni, mi sento ricco per il tesoro delle sue tradizioni frastagliate come certe coste di una Terra che purtroppo, però, sempre più persone non riconoscono più come la propria. Se ne vergognano. Come se quei seni non stessero più su. Emerge un senso di schifo e indignazione, è vero che abbiamo tanti difetti, che mettiamo la macchina nel posto degli invalidi, e che dopo Pavarotti, Dolce e Gabbana, e Valentino Rossi, anche Umberto Tozzi è stato condannato per evasione fiscale. Oggi infatti canta “Si poteva dare di più”. Perché tutti possiamo dare di più, tutti, per cercare di vergognarci di meno, vorrei posteggiare le carrozzine degli invalidi nei posti degli incivili. Vorrei indignarmi. Poi però è anche vero che in Italia a trent'anni sei troppo giovane per avere il diritto di lavorare o essere considerato un professionista, ma sono sufficienti a cancellare, o se preferiamo di più utilizzare il termine giuridico delle sentenze, a prescrivere un reato di disastro ambientale. Ma la morte non si prescrive, e lo svizzero non più reperibile potrebbe commentare la sentenza (anche se le sentenze non si commentano ma si rispettano): “Vado, faccio una strage e poi torno in montagna col cioccolato che tanto in Italia non funziona niente figurarsi la giustizia”. Passi Renzi col koala mentre l'Italia sprofonda nel fango, ma sulla sentenza Eternit la Cassazione fa una cassanata. Qualcuno sostiene che ci meritiamo di essere dati in concessione d'uso (gratuito) ad un paese dell'Europa del nord a scelta, come residenza di vacanze. Io che sono orgoglioso di essere italiano, rivendico il mio far parte di questo popolo di santi, poeti e navigatori, malgrado Schettino e i sindacati, e per non dimenticare questa come altre, uso le parole di Roberto Roversi che furono pubblicate su “Paese Sera” il 6 agosto del 1980, quattro giorni dopo la strage:

BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.20
il cielo è un forno di pane pronto per la cottura
scappare sul mare di questa pianura e poi
approdare a isole azzurre felici ma tu
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.21
dicevi dicevi tu dicevi che hai bisogno di riflettere
se in questi giorni le parole hanno un senso
anche fra noi
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.22
d’accordo, non si può buttare via niente
d’altra parte non è possibile conservare tutto negli angoli della memoria
salvare l’indispensabile
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.23
lo so che non sono migliore o peggiore di tanti
cerco con gli anni di diventare diverso
ho fatto errori tremendi
ma non mi sono mai consolato
la vita non è una prova di formula uno
per guadagnare la prima griglia in partenza
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.24
dammi la tua mano
vivere una volta per tutte definitivamente
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.25
senza un fiato di vento il cielo ha buttato
un grido tremendo
un sole nero corre per le strade
io voglio provare i miei sentimenti come su una lastra di fuoco
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.26
ahi il cuore
piange piange adesso piange come un sasso che ha vita
chiamano contiamo i morti
la libertà è lì a terra ferita
non possiamo più dare
soltanto pietà
questa estate è finita
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.27
ma dammi la tua mano
io non mi rassegno non mi voglio rassegnare.


79 commenti:

  1. Grande Pollock,immenso editoriale,ineguagliabile

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  2. La provvidenza é astrattista, i suoi disegni sono incomprensibili- ai più. Poi arriva qualcuno e spiega logiche, manovre, semplici concetti spesso nascosti...Buongiorno, POLLOCK.

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  3. Stavolta ti sei superato, hai dato ennesima e forse definitiva prova che questo sito è, usando termine che utlizzai diverso tempo fa', ossigenato, aria salubre e pura. Toccando i temi sui portatori di handicap, temi a me particolarmente cari, mi hai un po' anticipato leggendomi forse nel pensiero, perché avevo proprio intenzione di scrivere lo schifo che ho provato ieri: dopo che i portatori di Sla sono stati costretti, loro stessi nelle condizioni che si conoscono, a dover andare in strada per reclamare, dovrei dire elemosinare, il reintegro del criminale taglio di 150 mln di euro per le loro cure, il governo ha pomposamente annunciato che tale taglio non ci sarà. E mi pare il minimo dei minimi, aggiungo.
    Lo schifo aumenta quando, questa volta sottovoce, gli stessi dicono che però ci sarà dal 2016, in pratica hanno dato il confettino, veramente microscopico, per questo anno. Abbiamo a capo del governo forse il peggiore elemento che ci poteva mai capitare, un tizio che per propaganda si fa filmare mentre gli gettano secchi d'acqua gelata, ma che poi taglia le già miserabili sovvenzioni, un tronfio ducetto eletto da nessuno che non risponde ad alcuna interrogazione parlamentare e che va avanti nella sua strada a colpi di voti di fiducia, che nello stesso giorno in cui il suo governo annuncia il criminale taglio previsto per il prossimo anno, si precipita ad allargare la social card ai nuovi immigrati, che invece di cercare soluzioni attraverso il dialogo, non perde occasione di alimentare lo scontro sociale coi lavoratori, lui che col petto in fuori "crea lavoro", frase che da sola dovrebbe spalancargli gli ingressi di qualsiasi casa di cura bene attrezzata. Il peggio del peggio della storia.

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  4. Lotito "Tavecchio non é razzista...é stato in Togo e ha pure adottato tre cosi....tre cosi....".
    No comment.

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  5. LELE, il fratello di mia madre in carrozzella da 30 anni, io accompagnandolo tantissime volte ho assistito a scene da film, sia comico sia drammatico.
    Ha vissuto in Francia, dove da 40 anni non esistono più barriere architettoniche. 40 anni. Provate a far salire un disabile in carrozzella su un autobus in Italia (medie città...non parliamo delle piccole...), oppure a Cicenza, dove la sede a difesa dei disabili ha 10 gradini senza pedana o ascensore....Vergogna.

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  6. Questo purtroppo è il livello di chi dirige il nostro calcio e poi ci meravigliamo del fatto che siamo in decadenza...

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  7. In Togo andava per le battute di caccia al "plisnot" senza dubbio.

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  8. I numeri sono scomodi e in questo momento vengono solo interpretati in termini di "costi" per lo Stato. Nessuno dice che in Italia le famiglie che vivono la disagevole condizione di avere uno o più figli minori diversamente abili, sono 800.000.
    Ottocentomilaaaaaa

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  9. Come vedi, caro Belva, non c'è niente di strano od oltraggioso, chiamare questo governo criminale. Non che quelli precedenti abbiano brillato, ma questo si era presentato come rottamatore delle vecchie logiche politiche e sta facendo peggio di tutti, con l'aggiunta di un'arroganza mai vista. Voler tagliare i 250 € a persone con gravi handicap, non ha bisogno di commenti e neppure di un giudizio. Finirà male per lui, ma sempre troppo tardi perché nel frattempo la gente muore.

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  10. La Spagna pure è un altro mondo, mondo che dovrebbe essere regola e non eccezione. Le denunce di Bertolucci su quanto la capitale sia indietro secoli nelle infrastrutture per disabili, sono viste dai politici come un fastidio.

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  11. Non capisco veramente questa mossa di Renzi, uno così attento all'immagine...Anche se dopo le proteste ci ha messo la toppa, il danno è incalcolabile. Davvero non sapeva dove altro prendere quei soldi, dove tagliare senza suscitare tanto clamore?

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  12. Credo sia di Gandhi la considerazione "La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali": spero non sia presa come una gaffe alla Lotito, ma allargherei il concetto ai disabili.

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  13. Ma se hanno già dichiarato che il taglio lo faranno il prossimo anno... Poi se arriva Chantal Borgonovo a Firenze, scommettiamo che la va ad abbracciare per farsi fotografare, coi giornalisti lecchini e prezzolati a seguito?

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  14. Io penso che il problema non siano i politici in quanto politici.Prima di offendermi ferocemente vi prego di leggere.La classe dirigente politica italiana è (purtroppo) l'espressione della maggioranza degli italiani(quindi non tutti).E gli italiani non hanno la minima coscienza civica.Quotidianamente c'è chi non paga le tasse,chi guarda solo ed esclusivamente al proprio orticello,chi si comporta ed agisce in nome e per conto del proprio esclusivo tornaconto personale (non tutti,la stragrande maggioranza).La scuola e la famiglia(sia mista,allargata,eterosessuale,omosessuale,genitori single) non educano;o meglio,educano al peggio(se il ragazzo è un bullo violento per i genitori è semplicemente un ragazzetto esuberante;se il ragazzo prende 2 a scuola è perchè vittima degli insegnanti;se il ragazzo non gioca titolare è colpa dell'allenatore e così via,all'infinito).E le conseguenze disastrose sono sotto gli occhi di tutti.Chi fa politica è semplicemente una propaggine del mondo "civile" italiano.Girando per il mondo si nota che quasi tutti(specialmente nei paesi nord europei) hanno una coscienza civica estremamente sviluppata(mediamente).Ed i politici,anche in questo caso propaggine della società civile,si comportano in modo proporzianale ai comportamenti medi dei propri concittadini.Ovviamente non sono tutte rose e fiori,ma mediamente non si possono paragonare nemmeno lontanamente i politici di quei paesi ai nostri(sempre parlando di un contesto generalizzato e generalizzatore).Ritengo che per avere politici degni di questo nome,lo Stato dovrebbe fare un'azione mostruosa,con l'aiuto della "famiglia".Educare,educare,educare.Con la speranza che le nuove generazioni crescano con ideali diversi dal rubare,fottere gli altri,pensare solo ai propri interessi.Se non attui questa politica di indirizzamento all'educazione,magari può succedere che in un remoto caso,fortuito e fortunato,possa un domani arrivare al governo una persona seria ed onesta,che agisce in nome e per conto del popolo italiano.Ma essendo probabilmente una mosca bianca,non riuscirebbe a produrre nessun atto concreto,se non passeggero ed aleatorio.Renzi è un problema?Diciamo di si.Ma tutti gli altri sono diversi?Penso di no,sinceramente(e non parlo di destra e sinistra o di centro;parlo di persone).Ed anche facendo una simil rivoluzione per mandare a casa e metetre sotto chiave questa classe dirigente,chi li sostituisce?Io la vedo nera,e vedo la soluzione lontana,lontanissima.Ma se per una volta ragionassimo come i giapponesi,che fanno programmi a lunga scadenza,educare,formare ed istruire i giovanissimi potrebbe(condizionale d'obbligo) portare risultati veri,concreti.

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  15. A me capita spesso di trovare molta più diseducazione negli adulti che nei ragazzi.

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  16. Vero Pollock.Ma mediamente i figli tendono ad imitare i genitori.Non è una regola assoluta,ma nella maggioranza dei casi è così.

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  17. Ho la sensazione che siano migliori i nostri figli di noi. In generale.

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  18. Per non dimenticare...

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  19. Te ne approfitti perché non c'è più il Chiari!!

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  20. Ridendo e scherzando anche Campanharo gioca la sua dignitosa stagione in serie A, Corvino sta uscendo sempre più sulla distanza...

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  21. I miei complimenti al boss per l'editoriale. Bologna, Roversi, Dalla, hanno sempre effetto su un mezzo bolognese, grazie...

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  22. soldi per i disgraziati no, soglia - sbarramento riportata sotto il 4% sì, però...

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  23. Di Carmine alla fine è finito all'Inter, Corvo portò lui e il fratello in primavera...

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  24. E dopo le cose serie, quelle da blog ossigenato, per intendersi, a riportare un po di sana mediocrità ci penso, al solito, io. Ieri sera i miei amici Amoruso, Galbiati e Paloscia hanno salutato Macià, già dato al Barcellona, Neto via subito a gennaio per un paio di milioni e primi rimpianti corviniani. 'Sta sindrome, prima o poi, complice il Deyna qua sotto, finirà per contagiarmi...

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  25. D'ambrosio scusa, ahahahah

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  26. Complimenti per il pezzo di oggi, Pollock. Uno dei migliori.

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  27. Bell'articolo Pollock, azzeccata la metafora del parcheggio; condivido anche gran parte di quanto dice Dkne sulla somiglianza tra buona parte dei cittadini e questo Stato menefreghista, egoista, prepotente ed assassino, e ritengo la strada il luogo di massima espressione della convergenza di tali schifezze. Menefreghisti quelli che fregano il posto agli invalidi, perchè non si sensibilizzeranno mai fino a quando non vivranno certi drammi sulla propria pelle, egoisti e prepotenti quelli che per non fare tre passi la mettono in tutti i luoghi in cui è vietato, ma poi si permettono di incazzarsi quando esser chiusi dallo stronzo in seconda fila tocca a loro, come se solo loro avessero il diritto di esser di fretta. Prepotenti e assassini quelli che in autostrada ti si appiccicano al culo per liberar loro la corsia di sorpasso nonostante tu stia già pestando abbastanza, perchè non tenendo la distanza alle alte velocità puoi causare una carneficina. Non sono molto ottimista sulle prospettive di questo paese e in generale dell'umanità.

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  28. "Amo l'umanità. Odio la gente"(Linus)

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  29. Belva non conoscevo questa citazione, che riesco a comprendere appieno qualora "umanità" sia intesa nell'accezione della virtù, mentre mi è meno comprensibile se l'accezione è l'insieme dei popoli (che a loro volta sono insieme dei singoli)

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  30. Per quelli che amano il rock...qui c'é un anello di congiunzione tra il rock "rock" anni '70 e i "cambia regole" Metallica. Storica session Diamind Head & Metallica...

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  31. In attesa di STEFANO, cosa ne diciamo sulla formazione di domenica? Sembra che vedremo di nuovo Ilicic in campo....é una terapia per noi o per lo sloveno?
    Anche Mati candidato...É accanimento?
    Quanti ex vedremo? Agostini, Campanharo, Toni...Chi marcherà Toni di testa?
    Il CorSport mette in campo la stessa formazione che ha perso con il Napoli, eccetto Toni al posto di Mati.
    ....o é presto per parlarne/scriverne?

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  32. È la prima come hai colto.
    L'argomento posto da Lele ha toccato la mia sensibilita'.
    L'Europa esprime il 25% del PIL mondiale ma ha il 50% della spesa per il Welfare al mondo . L'input di quelli che tirano i fili è di abolire quella che loro considerano una anomalia

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  33. Non è presto e grazie a tutti.

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  34. Sono figlio di un uomo di 68 anni (ieri, auguri papà) che a sedici è stato costretto ad emigrare in Germania, per mandare soldi e una possibilità di sopravvivenza ad una famiglia povera e numerosa. E sono il figlio di una donna di 63 anni, nata e cresciuta in una famiglia altrettanto povera, che ha conosciuto, in ogni sua generazione, solo la parte più umile dell'essere contadina. Col lavoro e con un ottimismo che ha vinto sull'unica realtà che avevano conosciuto fino ad allora, sono stati capaci di crescere, istruirsi per quello che hanno potuto e dare a tre figli una vita molto più che dignitosa e con possibilità di scelta molto più numerose di quelle che hanno avuto loro.
    Loro si sentono e si sono sempre sentiti italiani, hanno sempre vissuto nella legalità più assoluta e non hanno mai smesso di sperare e di costruire. Nonostante lo stato sia stato, nel corso della loro vita, un'entità astratta che si è manifestata quasi unicamente per mettere in difficoltà, più che aiutare e garantire.
    Sono cresciuto circondato da questo modo di pensare e di vivere le difficoltà, e credo che, nonostante il libero arbitrio assoluto concessomi, l'ho fatto mio.
    Mi sento Italiano come loro e come tanta gente come loro che non si fa prendere dallo sconforto. Neanche quando devi scegliere tra la cena ed il pranzo del giorno dopo. Riconosco lo schifo, non sono scemo, ma ho ancora la sensazione che la maggioranza sia pulita e attiva. Magari è solo un meccanismo di autodifesa, ma proprio non ce la faccio a vedere tutto nero.

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  35. A questo giro pollock sei stato una spanna sopra a tutto il resto. Un piacere essere qui, mi sento fortunato ad essere inciampato in questo blog.

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  36. Foco abbiamo origini simili, discendo da numerosa famiglia plebea povera in canna, da nonni dignitosi muratori nullatenenti e genitori (rispettivamente 62 lui e 59 lei) che hanno da pochi anni raggiunto la pensione, dopo essersi fatti lo straculo per 40 anni a testa per comprarsi una casa e non far mancare scuole e bistecche a me (37 e mezzo) e mia sorella (quasi 30, bella fuori e dentro, ma la presento solo a chi ha da presentarmi altrettanto ahahah). Li ho visti non fermarsi mai davanti a qualsiasi a sbattimento per i comodi miei, non li ho mai sentiti lamentarsi della vita che hanno fatto e del nulla di materiale che hanno avuto, non mi hanno mai rinfacciato quanto mi hanno fatto e dato, nonostante mio padre abbia pagato tutto ciò anche con la salute che oggi non è più granchè. Sono riconoscente, li amo e mi sento strafortunato, ho un carattere (a detta di chi mi conosce) solare e sempre positivo, al punto che non mi fermo mai e che più che aver paura per me (e dovrei averne tantissima) ce l'ho per gli altri

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  37. Grandi, grandi, grandi!

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  38. Pareva troppo, Di Carmine all'Inter, ahahah. D'Ambrosio lo proponevo al posto di De Silvestri nell'era-Sinisa, oggi vorrei di meglio, ma è un discreto giocatore.

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  39. Toppa provvisoria con colla a orologeria, intendevo...

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  40. La spanna montata con i cialdoni. Bona!!!!

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  41. "Prima il mondo filava le sue ore lentamente e ogni scena era per tanti, tutti insieme nel pochissimo bene che c’era e nel male che aveva il suono sotto le coppole e le mantelle nere. Era la terra dei cafoni e dei galantuomini, era un uovo, un pugno di farina, un pezzo di lardo. Ora è una scena dissanguata, ora ognuno è fabbro della sua solitudine e per stare in compagnia si è costretti a bere, a divagare nel nulla, a tenersi lontani dal cuore. È uno stare che non contesta niente, ma è senza pace, senza convinzione. Ora non vi può convincere nessuno.Tutto è spaccato, squarciato, separato. Sentiamo l’indifferenza degli altri e l’inimicizia di noi stessi. È una scena che non si muta in un solo giorno, ma è importante sollevare lo sguardo, allungarlo: la rivoluzione del guardare. Uscite, contestate il vomito invecchiato su una mattonella a cui si è ridotta la politica. Contestate con durezza i ladri del vostro futuro: guardateli bene e fategli sentire il vostro disprezzo. Siate dolci con i deboli, feroci coi potenti. Uscite e ammirate i vostri paesaggi, prendetevi le albe, non solo il far tardi.Vivere è un mestiere difficile a tutte le età, ma voi siete in un punto del mondo in cui il dolore più facilmente si fa arte: e allora suonate, cantate, scrivete, fotografate. non lo fate per darvi arie creative, fatelo perché siete la prua del modo: davanti a voi non c’è nessuno.L'Italia è un inganno e un prodigio. Lasciate gli inganni ai mestieranti della vita piccola. Pensate che la vita è colossale. Siate i ragazzi e le ragazze del prodigio."Franco Arminio è lo scrittore di questo pezzo sul quale mi sono soffermato nel contesto di una bacheca universitaria qualche giorno fà,credo smuova la coscienza dei pochi che si soffermano a leggere tra i molti che camminano a passo veloce.Bisogna provare a vivere positivamente a prescindere,malgrado i mille problemi che questo paese possiede,non possiamo farci sopraffare dalla negatività distruttiva che ci vogliono imporre.Mi associo anch'io agli apprezzamenti del post odierno che sfiora temi che toccano di ognuno la sensibilità,nel nostro piccolo possiamo tutti fare qualcosa,almeno in campo sociale ed educativo,che è forse uno degli ambiti dove troviamo le rare certezze ed a volte alcune risposte,anche nella nostra rabbia e avversità verso ingiustizie quotidiane.

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  42. Vita, tua sorella ha scatenato curiosità interbloggatorie eheheheh

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  43. Bello il testo di Franco Arminio. Bella la foto.

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  44. Le date e i numeri(anche nel post di ieri),mi dicono che siamo quasi coetanei,oltre che aver vissuto una realtà simile e a pochi chilometri di distanza.Entità astratte che hanno avuto la fortuna di avere grandi esempi da seguire...

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  45. FOCO arriva al pluralis majestatis quando la cosa lo interessa.....

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  46. Immagino FOCO al ristorante...arrivano per la comanda "Signor FOCO, le faró portare i maccheroni alla puttaniera..." e FOCO "Bene, chi li porta........?!?". Ah ah ah ah ah ah ah...

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  47. Comunque la disperazione aguzza l'ingegno....forse.....

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  48. Ma c'é ruba ovunque, anche su Facebook..

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  49. E chi ruba, é brutto ma per il gentil sesso va bene lo stesso (pure la rima....!)...

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  50. Un Gian Aldo oggi insolitamente moderato:

    Gian Aldo Traversi 21/11 17.37

    E' più forte lui [Castan] da solo di tutti i broccacci della difesa scelti come titolari da Vicenzino (al momento) Sette scemenze. Che se mettesse in campo ancora Bidon Gonzalo andrebbe trascinato in Piazza della Signoria e impalato.

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  51. Sembra che "scenda in campo"...

    http://www.firenzeviola.it/news/ddv-io-in-politica-un-mese-e-saremo-pronti-168116

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  52. Che fosse scemo lo si sapeva da tempo. Che consideri il buon Castan (difensore passabile e non di più) più forte dei cosiddetti (da lui) broccacci viola presi in bloccò, non depone a favore della sua sanità mentale. Il suo problema è che non vede le partite e pretende di ragionare di calcio seguendo le contorte vie del suo scombiccherato cerebro. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.

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  53. E' davvero un gran piacere leggere i post dei coetanei Foco, Vita ed Effe. Nelle loro righe trovo la speranza, la luce e l'onestà di cui questo paese ha bisogno. Un fottuto bisogno. Non mi è mai mancato nulla e di questo, al pari dei compagni di blog, non posso che ringraziare e lo farò fino in fondo, chi mi ha cresciuto e portato alla soglia degli 'anta. Penso che il solo rendersene conto, sia un gesto tanto semplice quanto straordinario. I genitori, che ricchezza inestimabile, godiamoceli finchè quello lassù ce lo concede.

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  54. Se lo farà, temo che commetterà un grave errore. Spazio politico non ne ha, e neppure appeal, nel campo conservatore, che è quello suo di riferimento. Appartenendo a quello schieramento politico, posso dirlo e senza neanche timore di essere smentito. Già Berlusconi ha combinato casini mai visti, ma DDV, con tutto il rispetto che comunque merita, non possiede le doti necessarie per guidare uno schieramento liberale (nel senso più autentico del termine).

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  55. Ho letto con interesse i post molto belli di Foco e di Vita riguardo ai loro genitori, che sono miei coetanei. Anche la mia infanzia è stata molto simile alla loro ed anche i miei genitori lo sono stati. E mi hanno educato al rispetto, ma anche alla convinzione nelle proprie idee. Mi hanno insegnato ad essere un cittadino nel senso più vero di questa parola. Le stesse cose che ho cercato di trasmettere ai miei figli che hanno all'incirca la stessa età di Foco e Vita.
    Molto meno sono d'accordo con lo scrittore citato da Effe. Discorsi del genere ne ho sentiti millanta, ma sono sempre rimasti fini a se stessi. Io non ho alcun rimpianto per i tempi andati, né tantomeno per gentiluomini e cafoni. Io vivo in questo mondo ed in questa realtà, che pur essendo dura, non è neppur lontanamente paragonabile a quella esistente in tempi ormai lontani. La visione falsamente bucolica dei tempi andati non mi appartiene. Io sono fiero di vivere in questo mondo, in questo preciso istante. So benissimo che è un mondo assolutamente imperfetto ed ingiusto, ma assai migliore di quello in cui hanno vissuto i miei nonni ed i miei genitori. Io non voglio guardare indietro, ma ho sempre cercato di guardare avanti. Nella professione e nella vita di tutti i giorni. Seguendo i miei principi e la mia visione della vita. Ho battuto testate e mi sono preso le mie soddisfazioni, come è normale e giusto che sia. Mi sono illuso ed ho subito disillusioni. Ho vinto ed ho perso. Insomma ho fatto una vita normale e non ho rimpianti. Le lamentele non hanno mai fatto parte del mio carattere, ma i problemi ho cercato di affrontarli sempre a viso scoperto. Forse sarò un illuso, ma, tirando le somme della mia vita, posso dire di essermi divertito a viverla e, se potessi tornare indietro, vorrei viverla come già l'ho vissuta, commettendo anche gli stessi sbagli. Perché la vita di un uomo ha da essere sempre imperfetta. Come tutti noi.

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  56. In questo momento storico i portatori di handicap dovrebbero andare a berlino a protestare. Se qualcuno organizzasse un azione del genere, sono pronto a dare una mano.

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  57. Grazie a POLLOCK che ha dato l'abbrivio moltissimi bei post ispirati, pieni di emozioni e ricordi personali. Credo sia importante soprattutto in un social network, nel mondo virtuale dove spesso le persone si nascondono dietro nick per sembrare quello che non sono.Io sono stato cresciuto all'insegna di un rigido rispetto delle regole: mio nonno (paterno) carabiniere e mia madre poliziotta (una delle prime in Italia). Ho paura che il numero delle persone "per bene" sia diminuito negli anni del Berlusconismo (icona vivente della illegalità, non che gli altri siano puri come bimbi, ma almeno tentano di salvare le apparenze), ma voglio sperare che siano ancora la maggioranza, lo voglio sperare per Gaia e Giulio, i miei figli di 9 e 5 anni.
    In questo clima di ricordi personali vi voglio raccontare la storia di mio nonno, carabiniere nel paesino X vicino alla grande città di Y (omissione per citare alcuni scrittori russi dell'ottocento).
    Un giorno nel dopoguerra arrivò al comando retto da mio nonno l'ordine di elevare un certo numero di multe. Un problema in paese c'erano due tre macchine, del sindaco, del dottore e del farmacista, a chi potevano farle? Ai contadini che all'alba venivano con i carretti dalle campagne al paese nel giorno del mercato, con i lumini spenti per risparmiare l'olio, bene prezioso in quel dopoguerra di povertà e disperazione (la zona era stata oggetto di furiosi bombardamenti). Elevarono alcune multe, anche a un contadino poverissimo che mio nonno conosceva. Si senti in colpa, ma lo multò lo stesso e pago lui la multa. Il contadino tornato alle campagne incaricò una donna che faceva la spesa di portare una gallina in regalo a mo nonno. La donna non trovò mio nonno in servizio e lascio la gallina alla moglie (lei con un senso del dovere meno spiccato..). Al ritorno, mio nonno trovata la gallina iniziò a bestemmiare e disse a mia nonna di restituire la gallina, che fu riconsegnata alla donna, che però a sua volta non riusci a trovare subito il contadino, e cosi, - come i capponi di Renzo - la gallina andò avanti e indietro dalla città alle campagne per una settimana. Mio nonno è morto, fedele alla benemerita come amava dire lui, nel 1984, aspettando invano una integrazione alla pensione per gli anni passati in prigionia in Germania, dove fu deportato dopo essere stato arrestato dai tedeschi per essere rimasto dalla parte del re,a cui lui - fascista e mussoliniano di ferro - aveva giurato fedeltà.
    Ciao a tutti e scusate per lo spazio che ho invaso

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  58. nel frattempo, il genio si ricorda di essere gobbo, anzi, il capo dei gobbi...





    http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/21-11-2014/juventus-agnelli-moggi-ha-fatto-nostra-storia-possiamo-perdonarlo-10015150439.shtml

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  59. Grazie Mc e Louis, anch'io ho letto con piacere le vostre testimonianze

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  60. Ahah ho letto, ma in questo periodo non posso fare da tramite, lei si sta esercitando a parlare solo francese per riesumarne le reminiscenze scolastiche, ma in non so una parola perciò il ponte si interrompe per forza di cose su di me

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  61. "L'Italia ha un senso etico molto basso e gli scivoloni non creano particolare sorpresa"

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  62. già, che simpaticone... diciamo che, essendoci oramai tristemente abituati... ;-)

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  63. Avete confermato, con le vostre parole, le ragioni del mio ottimismo. Siamo un gruppo di persone messe insieme dal caso e dalla passione per una squadra di calcio, eppure certi valori sono presenti in ognuno di noi, aldilà delle sfumature.
    Il giorno che mi accorgerò di non poter condividere certe cose, comincerò ad avere paura del futuro.

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  64. Comunque, Vita, propongo "carillonante" come parola del decennio. Io da quella penna, mi beccherei gioiosamente anche una maledizione o un anatema riguardante tutti i miei tessuti molli.

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  65. Mio padre (classe '42) penultimo di 7 fratelli, saga di fiaccherai; il migliore negli studi*, poi a 16 deve andare a lavorare. Salí su un camion ("Per pochi anni, figliolo, poi farai quel che desideri", dissero), dal quale é sceso nel 2008. A 25 fece società con il fratello maggiore (una volpe!) e a 40 scopre che lo zio aveva creato un buco di 800 milioni di vecchie lire. Rompe società e prende 300 milioni di debiti e un camion (il fratello 500 mil.di debito e tre camion).
    Mio padre nella sua vita ha ripianato il debito, ha dato una casa a me e mio fratello, e una piccola tenuta con casa per lui. Il parco mezzi con gli anni é arrivato a 10 tir.
    Mio padre ha concorso a quel che vedete e fruite: ha portato le travi dell'autostrada del sole, l'ha vista nascere. Ha visto nascere il GRA di Roma, ha portato le prime cisterne di azoto a Bagnoli, Taranto, Fornaci Di Barga, Terni.
    Ha visto nascere e morire l'Italsider, ha visto nascere e morire Marghera, ha visti l'Enichem crescere, ha portato l'ossigeno negli ospedali
    Io lo vedevo solo la domenica (ed ero 24 ore con lui, anche in bagno)e raramente il sabato. Nel frattempo mise su un maneggio con 15 cavalli e tre persone che lo portavano avanti. Ha fatto studiare un pelandrone come me, ha messo mio fratello al timone della sua società. Sono cresciuto con una sua frase: "Vedi questo camion? Finché le ruote girano, ci sarà vita e ci sarà lo star bene".
    Mia madre, graziosa italiana cresciuta in Francia (Souvigny) con lui sia con una sola ciabatta, sia con il décolleté.
    Ho colto il suo insegnamento: ho fatto per 15 anni oltre 90.000 km l'anno ("le ruote girano...") e ora sto facendo qualcosa per Manuel**, Federico, Edoardo, Rebecca Viola.

    *recita da impallidire l'Odissea e la Divina Commedia.
    ** nato nell'istante nel quale Rui Costa segnó un gol alla Sampdoria....(meno male non segnó Robbiati...Anselmo non mi piace molto-scusatemi se c'é un Anselmo tra di noi).

    A chi mi chiede chi é il più grande uomo della storia io rispondo "Pietro", mio padre.
    In un mondo che cambia simboli, riferimenti, targhette, etc., qui-sulla Riblogghita- quando non leggo il vostro nickname....mi mancate.

    Francesco (per gli amici "Il Papa", nel senso buono del termine).

    P.s.: mi hanno offerto di far lavorare le materie prime della mia azienda (piccola!) in Polonia con risparmio del 40%. Io rimango in Italia. Ho detto no.
    Vi confido che.....nata da un anno e mezzo, la mia società, é stata invitata come unico partner italiano per la cultura a Mons (Belgio)- città della cultura 2015. Motivo? Ho creato 16 posti di lavoro in un anno nel campo della cultura...e, come ha scritto il Gazzettino di Padova , ci sono, esistono ancora "Due folli che aprono un'azienda nel 2913 in Italia".
    Il mi' babbo? Lui ancora mi chiede "Ma a lavorare, di fatica, quando ci vai? Cosa farai da grande?" e io rispondo "Sono come te, e spero di restarci...hai chiuso un'azienda a 68 anni e ne hai riaperta un'altra....".
    Scusate la prolissità.

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  66. É "..aprono un'azienda nel 2013"....guardavo troppo avanti.

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  67. 8 post su 15 sono di Lud stesso.....mah...

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  68. Non vorrei dar seguito a questo topic dell'Amarcord perchè non mi piace frignare mentre scrivo e sono un po' geloso dei miei ricordi, belli, tanti. Anche noi nel dopo guerra non è che facessimo le capriole, mio padre si era rifutato di seguire la Galileo, enlla quale era entrato a sedici anni, nel Nord e si era messo con mio zio che aveva un fabbrica di biciclette a Bellariva ad inventarsi i primi motorini. La Beta, il "betino" nacque così, inventata da loro. Mio padre era il vero ingegnere, anche se, come scuola, non era andato aldilà delle "tecniche". Me lo ricordo ancora, bambino, a guardarlo estasiato fare i suoi schizzi sul marmo del tavolo di cucina. Lui aveva il pallino della creazione della macchina e ci ha dedicato una vita. Non potevo non studiare ingegneria, era il suo sogno. A scuola andavo bene in tutto, studiare non era un problema e potevo anche giocare a calcio senza che il profitto ne risentisse gran che, ma non avevo nessun sogno. Tanto valeva realizzare quello di mio padre. Grazie a loro ho sofferto troppo poco il che ha portato indubbi benefici al mio carattere ma mi ha anche impedito di sviluppare quella grinta senza la quale, nel calcio, come nella vita, si resta distanti dai propri massimi. Ma quali sono i massimi? A cosa si deve tendere? Ma q questo pensiamoci nel prossimo numero.

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  69. Io, caro Jordan, non ho avuto sogni finché non m'è esploso l'inferno dentro. Dopo ho cominciato a sognare la tranquillità e tutte quelle cose che vengono etichettate come "normali". Perché il meglio di me stesso non può prescindere da una condizione di normale serenità.

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  70. Io a 40 anni, grazie alla mia compagna, mi sono liberato di una dei Mali della società: la paura, il più grande freno di un uomo.
    Paura del giudizio, paura di sbagliare, paura di ferire, paura di non essere all'altezza, paura di osare, paura del domani, paure psicologiche che questa società alla deriva ti inietta con le stronzate che dice la tv, che scrivono i giornali...paura di non rispondere a una telefonata perché può essere importante, paura dei debiti, paura di affrontare "le situazioni" che si rimandano sempre.
    JORDAN, al mio paese chi aveva il Beta in genere erano "quelli di Roma", quelli che andavano oltre i motorini convenzionali....

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  71. Mio padre invece studiava ingegneria, ma si ammalò di tubercolosi, e dovette lasciare gli studi, che già faticava a permettersi venendo da una famiglia povera. Dal male il bene, perché ciò gli permise di dedicarsi alla sua vera vocazione, la politica, a cui dedicò tutta la vita, nel PCI. Non la faccio lunga, ma se oggi ho ancora fiducia che ci sia una speranza, che esca fuori una classe dirigente che abbia veramente a cuore gli interessi del paese, lo devo a lui, e a quel che ho visto in famiglia. E' vero che la classe politica è l'espressione della maggioranza del popolo, che si è degradato assai, ma per avere speranza mi basta avere visto un politico che ha dedicato la sua vita agli ultimi, quasi con un'ossessione, trascurando per questa "missione" tutto il resto, a partire dalla salute e dal suo interesse personale. Sembra quasi incredibile oggi parlare di un politico onesto, infatti non ne parlo quasi mai, ma se ho le prove che uno è esistito, allora statisticamente è impossibile che non ne esistano, mi dico. Ed anche se il momento non li favorisce, spero che trovino modo di "riconoscersi", trovarsi, e creare qualcosa di buono. La famiglia di mia madre per me è un libro-film tra Dostoevskij, Jodorowsky e Garcia Marquez, una saga in cui si fondono vita dura, mito, sogno lucido, episodi sentiti raccontare mille volte che mi sembra di aver vissuto, anche se sono accaduti sessant'anni fa. Mio nonno e suo fratello, macellai, che incartavano la carne da dare al prete del paese nell'Unità, l'aiuto ai partigiani e la via dei monti, le donne che si facevano ogni giorno chilometri a piedi in collina tra le pietre, quale che fosse il tempo e prima che facessero alcune strade che oggi facilitano i collegamenti, per andare a vendere vino, olio e "pannina". Cari trentatre trentini, dedico una canzone a mia mamma: domani è il suo compleanno, anche se non ci crede molto.

    https://www.youtube.com/watch?v=L2IpQnY4guU

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  72. Di chi è "carillonante", mi dev'essere sfuggito

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  73. Via Pollock, prima o poi dovrai organizzarla una cena tra tutta 'sta bella gente.
    Una ribloggata.

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  74. Io non ce l'ho con voi che avete tutto il diritto di esprimere le vostre opinioni su moduli e tattiche -oltre ad essere certamente delle persone perbene (grazie anche a chi vi ha educato)-, ce l'ho con quelll'ex-giocatore che sarebbe pagato più di un milione di euro per capirci qualcosa di calcio e che, nel mezzo della crisi, sembra che proporrà un 352 che è un invito a nozze per le squadre avversarie. Io lo manderei un paio d'anni ad allenare il Canicattì così magari impara qualcosa. Datemi un Iachini e io vi solleverò il mondo!

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  75. Che possa esistere o essere esistito un politico onesto non c'è dubbio, il problema è che dovrebbero esserlo se non tutti, almeno i più. Invece sono "rarae aves" e, purtroppo, sempre più rare, addirittura quasi introvabili oggi. D'altra parte non vedo come, oggi, un politico onesto potrebbe far politica, perchè il problema è che la disonestà, la furbizia, lo scarso o nessun rispetto del prossimo è diventato cultura nazionale e allora chi rappresenterebbe un politico onesto? Non i pupari perchè loro i fili li voglion tirare dalla parte che gli conviene, ma nemmeno purtroppo gli altri, i "piglianculi" per destino e vocazione, perchè invece di elevarsi come insieme pensano a metterselo in tasca a vicenda e più ancora a tutto l'insieme che non gli riesce nemmeno di capire che li comprende. Non son più i tempi eroici di tuo padre Deyna. Lotta di classe? e dov'è la classe? Si possono riunire quelli della Terni per un problema impellente che li riguarda, ma il cemento che unisce tutte le varie "Terni" piccole o grandi dov'è finito? La voglia di crescere, tutti insieme, dov'è? Perchè tutti insieme signifca anche rinunciare a qualcosa per il compagno, o l'amico, o un altro, significa anche accettare i propri limiti, ma soprattutto rispettare il prossimo. E qui casca quasi sempre penosamente l'asino. Per questo la domanda è purtroppo molto più ampia. Siamo onesti noi? Non io o te o il singolo, noi, come contesto nazionale? Velo pietoso.

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