Si è parlato molto di Pizarro in questo periodo, non solo perché in tempo di consuntivi la sua stagione non è stata all’altezza di quella scorsa, ma perché ultimamente certi aspetti del suo carattere hanno generato più di qualche perplessità. Permaloso, schivo, i suoi atteggiamenti sembrano far emergere un certo disagio, e ripensando al fatto che la scorsa estate aveva persino manifestato la volontà di andarsene, è cresciuta in me l’esigenza di capire cosa ci fosse dietro a quel carattere che genera la stessa ombra del Cupolone. E chi meglio della Bice poteva indagare così in profondità, lei che prima di lavorare per la Riblogghita viveva nelle metropolitane indagando nei cestini, e così è riuscita a intervistare il vicino di casa del cileno raccogliendo indiscrezioni molto importanti. Intanto ha confermato i nostri sospetti, l’uomo ha infatti dichiarato che il centrocampista Viola è un misantropo della peggior specie. Odia gli altri esseri umani, soprattutto quando sono arbitri, li rifugge e quindi preferisce starsene sempre da solo per godere pienamente dell’unica compagnia di se stesso. Ma il vero scoop della Bice è stato quello di riuscire a fotografare nel garage del cileno l’ultimo suo grande acquisto, altro che Ferrari o Porsche, perché David si è comprato un tandem per andarci in giro da solo. Poi incalzata dalla mia sete di conoscenza, la Bice ha fatto luce anche sullo strano comportamento di questa estate, quello che il suo procuratore aveva scambiato per la voglia di cambiare aria. Non era così. Scosso dal finale di campionato, infuriato con la classe arbitrale aveva solo deciso di scappare da tutto e da tutti, non solo quindi dalla Fiorentina. Da tutto. Il suo caratteraccio aveva definitivamente preso il sopravvento. La Bice ha tracciato un quadro fosco di quelle frenetiche ore subito dopo la fine della stagione, mentre ne ha disegnato un profilo psicologico chiaro anche se lui alla fine è bruno, e così sono giustappunto venute fuori delle analogie caratteriali con l’orso bruno marsicano. Il giocatore ama il mare ma odia le persone. Ama il mare anche se poi è troppa tutta quella sabbia, troppo il caldo, e insopportabili tutti quei bambini che frignano. Già odia il Guetta figuriamoci le radioline a tutto volume. E così finito il campionato aveva deciso di andarci cercando però gli angoli più lontani dalla confusione. La Bice racconta che per raggiungere oasi di pace aveva messo in conto di affrontare anche un po’ di cammino per arrivare fino alla battigia. Insomma, Pizarro aveva deciso di andare al mare sulla riviera romagnola ma era stato costretto a piantare l’ombrellone in piazza Maggiore, a Bologna. Chiarito poi che per fare i regali di Natale è dovuto andare in un centro commerciale dismesso in Abruzzo, è arrivata l’ora di fare gli auguri a tutti quelli che mi hanno sopportato, mentre ci accingiamo ad aspettare l’anno nuovo e Gomez con più di qualche speranza. E non moriremo cacando. Solo un velo di risentimento mi accompagnerà verso il citofono, si lo so che quando suonerà non potrò fare altro che chiedere se è il 2014 ed aprire, stapperò un Franciacorta, ci abbracceremo, ma so già che un pensiero dolce-amaro mi porterà diritto all’ultima considerazione dell’anno, al fatto che non sarà finito solo il 2013, ma anche una lunga stagione della nostra politica, e se Berlusconi prima di andarsene ci avrà comunque fatto il regalo di portarsi via Montolivo, il nostro amato Renzi, invece, ci ha tirato un “pacco di perridere”, più ancora di Calvarese. Ci ha portato Max Pezzali. Comunque in alto le Coppe. Tutte e due.